Stop al finanziamento di Gavi, l’alleanza globale che aiuta ad acquistare vaccini per i bambini più poveri del mondo. A stabilirlo per gli Stati Uniti è il segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., il quale – senza fornire prove – ha accusato l’organizzazione di “ignorare la sicurezza”. Ma la sua lotta ai vaccini prosegue anche in casa. Ieri e oggi infatti si riunisce per la prima volta il nuovo comitato consultivo dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) scelto dal segretario dopo aver licenziato l’intero gruppo e nominato otto nuovi membri, metà dei quali hanno espresso posizioni contrarie ai vaccini. La riunione esaminerà i dati esistenti e voterà sui vaccini contro virus respiratorio sinciziale (RSV) e influenza, oltre che sul timerosal, un conservante utilizzato in flaconi di farmaci e vaccini.
IL NUOVO COMITATO SUI VACCINI TRA DISERZIONI E FALSITÀ
Il nuovo panel consultivo sui vaccini scelto da Kennedy Jr. ha iniziato ieri i lavori con l’intenzione di rivedere il calendario delle vaccinazioni infantili e adolescenziali, oltre a esaminare l’uso di vaccini più datati. Diversi esperti medici e l’influente American Academy of Pediatrics hanno boicottato la riunione, esprimendo profonda preoccupazione per la direzione intrapresa dal nuovo comitato. Anche un membro appena nominato si è ritirato, alimentando ulteriormente le polemiche.
Il presidente del comitato, il dottor Martin Kulldorff, ha dichiarato che l’obiettivo è valutare il numero totale di vaccini somministrati ai bambini statunitensi, gli effetti cumulativi e le interazioni tra i vaccini.
Finora, tuttavia, la riunione, stando a Reuters, “è stata caratterizzata da irregolarità procedurali, come la pubblicazione tardiva e le modifiche all’agenda, che hanno incluso una presentazione sul thimerosal condotta da Lyn Redwood, ex leader di un gruppo anti-vaccino fondato da Kennedy, che conteneva anche un riferimento a uno studio inesistente“.
Le implicazioni delle raccomandazioni sono significative, in quanto influenzeranno il calendario ufficiale delle vaccinazioni negli Stati Uniti, la copertura assicurativa e i programmi di approvvigionamento dei vaccini.
I VACCINI E LE AZIENDE SOTTO ESAME
Secondo l’agenda finale pubblicata sul sito dei Cdc e riportata da Reuters, tra le aziende produttrici dei vaccini che verranno discussi durante la riunione, ci sono quelli antinfluenzali di Sanofi (Fluzone e Flublok), che ha registrato vendite negli Stati Uniti per 1,66 miliardi di dollari nel 2024; FluMist di AstraZeneca/MedImmune, che ha generato vendite per circa 258 milioni di dollari nel 2024; e FlucelVax, Afluria e Fluad di CSL Seqirus, che tutti insieme hanno prodotto vendite per 1,72 miliardi di dollari nel 2024.
Sotto la lente del comitato anche gli anticorpi contro l’Rsv di Sanofi/AstraZeneca (nirsevimab, Beyfortus), che ha riportato vendite negli Stati Uniti pari a 1,24 miliardi di dollari nel 2024, e di Merck, il cui Clesrovimab (Enflonsia) ha in programma spedizioni per la stagione 2025-2026.
Infine, il comitato esaminerà il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia di GSK, Priorix, che ha registrato vendite globali per 439,96 milioni di dollari nel 2024 e i vaccini anti Covid-19 di Moderna (1,8 miliardi di dollari di vendite nel 2024), Pfizer/BioNTech (5,35 miliardi di dollari nel 2024) e Novavax (682 milioni di dollari nel 2024, inclusi licenze e royalties).
PERCHÉ RFK JR. SI ACCANISCE SU GAVI
Che Gavi sarebbe stata colpita dall’amministrazione Trump era nell’aria. A fine marzo, il presidente aveva già annunciato che non aveva più intenzione di finanziare l’organizzazione che in 25 anni di attività si stima abbia salvato 18,8 milioni di vite. Tra i suoi principali finanziatori ci sono la Bill & Melinda Gates Foundation, la Banca mondiale, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), l’Unicef e ovviamente i governi che scelgono di dare il loro contributo. Gli Stati Uniti, per esempio, contribuiscono al 13% del suo budget.
In un video esaminato da Politico, Kennedy ha accusato Gavi di “trascurare la sicurezza dei vaccini, di aver fatto raccomandazioni discutibili sui vaccini anti-Covid e di aver messo a tacere le voci dissenzienti”. Motivo per cui, ha detto il segretario, gli Stati Uniti non contribuiranno più a Gavi “fino a quando l’organizzazione sanitaria globale non avrà riconquistato la fiducia del pubblico”.
Kennedy Jr. non ha mostrato alcuna prova a difesa delle sue accuse e ha anche criticato il vaccino contro difterite, tetano e pertosse.
LA RISPOSTA DI GAVI
Gavi ha comunque riaffermato il proprio impegno per la sicurezza e la trasparenza scientifica. “La principale preoccupazione di Gavi è la salute e la sicurezza dei bambini – fa sapere l’organizzazione -. Concordiamo pienamente sulla necessità di considerare tutte le evidenze scientifiche disponibili” e ha aggiunto che il vaccino contro difterite, tetano e pertosse ha contribuito a dimezzare la mortalità infantile nei Paesi sostenuti dal 2000.
Durante il summit di Bruxelles, Gavi ha raccolto 11,9 miliardi di dollari per le attività 2026-2030, superando anche l’obiettivo di 9 miliardi di dollari che si era prefissata. Altri donatori, tra cui Germania, Norvegia e la Gates Foundation, hanno già annunciato nuovi impegni finanziari in suo favore.
LA CANDIDATA DI TRUMP ALLA DIREZIONE DEI CDC IN DIFESA DI GAVI E DEI VACCINI
Anche Susan Monarez, esperta di biosicurezza e candidata di Trump alla direzione dei Cdc, interrogata mercoledì al Senato sulla decisione relativa a Gavi, si è schierata a favore dell’organizzazione: “Credo che la preparazione alla sicurezza sanitaria globale sia un’attività critica e vitale per gli Stati Uniti. Penso che dobbiamo continuare a sostenere la promozione dell’uso dei vaccini”. Monarez, tuttavia, ha riferito di non essere coinvolta in tale decisione ma che si informerà in merito in caso di conferma della nomina.
Durante la sua audizione, ha detto di considerare i vaccini “salvavita” e di non aver mai visto prove di un legame tra vaccini e autismo (su cui Kennedy ha commissionato uno studio). In caso di nomina, Monarez ha affermato che darà priorità alla disponibilità dei vaccini e alla modernizzazione dell’agenzia, pur operando in un Cdc ridimensionato da tagli di bilancio e licenziamenti voluti dal segretario alla Salute che, tuttavia, ha appena fatto sapere di aver riassunto 942 dipendenti precedentemente licenziati dai Cdc e dai National Institutes of Health (Nih).
Se confermata, come è probabile che sia grazie al sostegno repubblicano al Senato, Monarez sarà la prima direttrice dei Cdc senza laurea in medicina dal 1953.