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omnibus difesa

Ecco come la Commissione europea andrà alla guerra sulla difesa

La Commissione europea ha presentato il regolamento Omnibus: pacchetto di misure per accelerare gli investimenti e la produzione nel settore della difesa. Tutti i dettagli

“Non è un tempo di guerra, ma nemmeno di pace: viviamo in un’epoca di prontezza. Le nostre normative dovrebbero rifletterlo”.

È con queste parole che il commissario europeo per la Difesa e lo spazio Andrius Kubilius ha presentato il pacchetto “Omnibus per la difesa”, proposto ieri a Strasburgo dalla Commissione europea,  illustrato in conferenza stampa insieme alla vicepresidente esecutiva responsabile della sicurezza Henna Virkkunen e al commissario per l’Economia Valdis Dombrovskis (Economia).

Le misure, stabilite nel regolamento “Defence Readiness Omnibus”, mirano ad aiutare gli Stati membri e l’industria a potenziare le capacità e le infrastrutture di difesa con regole più snelle per il settore a partire da una maggior chiarezza normativa e autorizzazioni molto più rapide, con uno “sportello unico”, compatibilità con i criteri di sostenibilità degli investimenti, “certezza del diritto” nell’attuazione delle normative ambientali e trattamento più favorevole, da parte dell’antitrust comunitario, per le fusioni e gli aiuti di Stato nel campo della difesa.

Al fine di rendere l’Ue più sensibile alle sfide odierne in materia di sicurezza – come indicato nel Libro bianco della difesa presentato lo scorso marzo dalla Commissione europea – le misure riducono così la burocrazia, facilitano gli investimenti nelle capacità di difesa e forniscono una maggiore prevedibilità all’industria. Inoltre facilitano l’accesso ai finanziamenti dell’Ue.

“Stiamo inviando un chiaro segnale politico: l’Europa prende sul serio la difesa”, ha dichiarato la vicepresidente Virkkunen. “Stiamo riducendo la burocrazia per aiutare gli Stati membri e l’industria ad agire più rapidamente, investire in modo più intelligente e rafforzare la nostra deterrenza collettiva”.

Tutti i dettagli.

CON L’OMNIBUS RIDOTTI I TEMPI PER I PERMESSI PER LE AZIENDE DELLA DIFESA

Innanzitutto, la proposta introduce un regime di autorizzazioni accelerato per i progetti nel settore della difesa. In tutta l’Ue, la procedura di autorizzazione può richiedere diversi anni. La proposta riduce questo lasso di tempo a 60 giorni.

“Stiamo riducendo da anni a 60 giorni i tempi necessari per ottenere i permessi per le aziende della difesa: questo e altro ancora nel nostro Defence Readiness Omnibus” ha dichiarato il commissario Kubilius.

SPORTELLI UNICI PER L’INDUSTRIA DELLA DIFESA

Inoltre, tra le misure proposte anche quella di istituire sportelli unici negli Stati membri per l’industria della difesa.

RIGUARDO L’EDF

Per quanto riguardo il Fondo europeo per la Difesa (Edf), l’Omnibus propone di ridurre gli oneri amministrativi sia per i richiedenti sia per i partecipanti. Faciliterà inoltre una maggiore partecipazione delle entità ucraine al Fondo europeo per la difesa.

FAVORIRE GLI ACQUISTI CONGIUNTI E NON SOLO

Il pacchetto prevede anche l’agevolazione degli appalti incoraggiando gli acquisti congiunti e aumentare le soglie contrattuali, accelerando in tal modo i trasferimenti transfrontalieri di prodotti per la difesa.

Con l’Omnibus per la difesa, la Commissione punta a chiarire l’applicazione delle norme vigenti a livello dell’UE, quali la legislazione in materia di concorrenza o di ambiente. Non finisce qui: prevede anche di garantire che le normative in materia di sostanze chimiche rispondano alle esigenze della difesa e di migliorare l’accesso ai finanziamenti razionalizzando i criteri di ammissibilità di InvestEU, fornendo orientamenti sugli investimenti sostenibili nella difesa e chiarendo la nozione di armi vietate nell’ambito del quadro per la finanza sostenibile.

IN MERITO AI CRITERI ESG

Riguardo ai finanziamenti, Kubilius ha affermato: “Basta con le controversie sui criteri Esg (gli standard etici ambientali, sociale e di governance utilizzati dagli investitori per valutare la sostenibilità e l’impatto sociale di un’azienda, ndr): la difesa è compatibile con i criteri di sostenibilità, come qualsiasi altro settore. E basta – ha aggiunto il commissario – con le polemiche su cosa siano considerate armi ‘controverse’ in questo contesto. Stabiliremo un elenco chiaro di armi proibite (quelle vietate dai trattati internazionali ndr). Gli investitori sapranno cosa evitare se vogliono soddisfare i criteri Esg. Vogliamo sbloccare capitali per la sicurezza e la pace: il finanziamento della difesa non può più essere considerato controverso”.

RIVEDERE LE REGOLE PER FAVORE IL CONSOLIDAMENTO DELL’INDUSTRIA DELLA DIFESA

Come evidenzia il Financial Times, la proposta giunge mentre l’Ue sta rivedendo le sue modalità di gestione delle fusioni e acquisizioni (M&A).

Da tempo l’industria della difesa europea sta perseguendo l’obiettivo di un maggiore consolidamento, ostacolato spesso dalle normative rigide in materia antitrust.

In tale contesto, Bruxelles sta anche valutando altre potenziali modifiche alle norme sulle fusioni per il settore, tra cui una valutazione più positiva delle tecnologie che possono avere applicazioni sia civili che militari.

Inoltre, come ha indicato ancora il commissario Kubilius, “vogliamo che le nostre norme sulla concorrenza non ostacolino la nostra prontezza alla difesa. Per questo, forniamo delle linee guida chiare su come tratteremo le fusioni e gli aiuti di Stato nel settore della difesa”.

I PROSSIMI STEP PER L’OMNIBUS DELLA DIFESA UE

Infine, la proposta sarà oggetto di negoziati in seno al Parlamento europeo e al Consiglio, secondo la procedura legislativa ordinaria.

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