Il G7 a guida canadese è stato colpito dalle tensioni globali e pare avere esito incerto, ma i canadesi sono in grado di ottenere il meglio da questi eventi, anche in questo grande caos.
Il meeting dei Leader del G7 si tiene a Kananaskis, nello stato dell’Alberta e vi prendono parte il presidente della Commissione e del Consiglio Europee e altri leader, tra cui l’ucraino Zelensky.
I leader dei 7 paesi democratici e più indebitati del mondo al loro arrivo sono stati accolti nella città di Kananaskis, nello stato dell’Alberta dal premier canadese, Mark Carney, e dal premier dell’Alberta, Danielle Smith.
La premier dell’Alberta è una leader preparatissima e ha tenuto testa alle affermazioni prive di senso di Donald Trump al suo arrivo in Canada. Il soggiorno del presidente è stato breve e sostanzialmente privo di successi, come era prevedibile.
Il Presidente Usa sa che gli elettori americani non sono interessati ai temi globali, men che meno alle relazioni politiche globali. Meglio andare a giocare a golf.
I temi dell’agenda del G7 canadese del meeting sono stati annunciati il 7 giugno scorso dal premier Carney e riflettono il ruolo geopolitico del paese e la complessità dell’era che viviamo.
Tra i temi più caldi quelli legati alla sicurezza energetica. Oltre a consolidare le relazioni globali con i paesi alleati, è necessario realizzare azioni su un mutato scenario.
Il Canada è un grande produttore di fossili, ma ha scarse infrastrutture di trasporto interno e soprattutto internazionale. L’Alberta è tra i maggiori stati produttori di fossili (carbone, petrolio e gas) e Mark Carney ha deciso di rilanciare l’industria, in contrapposizione all’egemonia cinese sulle batterie e per contrastare i dazi americani.
Il Canada fornisce energia agli Stati Uniti e con i dazi avrà un forte surplus commerciale per finanziare questo ambizioso piano di industrializzazione. Good old days are back.