Mentre l’attacco russo all’Ucraina continua, Kiev deve assicurarsi costanti aiuti militari.
Ieri il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha annunciato che Berlino si è unita a Stati Uniti, Regno Unito e Francia nell’eliminare le restrizioni sulla gittata delle armi fornite a Kiev. Sempre ieri gli ultimi F-16 olandesi destinati all’Ucraina hanno lasciato i Paesi Bassi. Il paese ha donato un totale di 24 caccia di fabbricazione statunitense e di quarta generazione all’Ucraina.
È atteso anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al prossimo vertice della Nato in programma il 24 e 25 giugno nei Paesi Bassi. Il vertice giunge mentre gli Stati Uniti ridimensionano il loro ruolo tradizionale di garanti della sicurezza europea: pur avendo ribadito il loro impegno verso l’Alleanza, i vertici della Difesa Usa hanno annunciato per il futuro importanti cambiamenti nelle rotazioni delle truppe.
Nel frattempo, Trump sta anche riducendo il sostegno all’Ucraina, sembra aver abbandonato l’obiettivo di un cessate il fuoco ma non quello di normalizzare le relazioni con la Russia. Intanto, i leader europei stanno accelerando per elaborare un piano per aumentare la pressione su Mosca. Secondo il quotidiano statunitense New York Times l’insistenza di Zelensky nell’ottenere l’adesione di Kiev alla Nato potrebbe alimentare tensioni durante il vertice in programma il mese prossimo.
Sempre il Nyt ricorda che per oltre mille giorni il presidente Usa Biden ha mantenuto un regolare supporto militare all’Ucraina, inviando centinaia di obici con milioni di proiettili da sparare, decine di migliaia di razzi di artiglieria teleguidati e sistemi missilistici di difesa aerea avanzati per aiutare a tenere a bada gli invasori russi. Che succederà ora?
Tutti i dettagli.
F-16 CONSEGNATI A KIEV DAI PAESI BASSI
L’ANNUNCIO DEL CANCELLIERE MERZ
Sempre ieri il cancelliere tedesco Merz ha affermato che ”non ci sono più limiti di gittata per le armi fornite all’Ucraina” da parte di Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Francia. ”Non ci sono più limiti imposti per le armi consegnate all’Ucraina. Né da parte degli inglesi, né dai francesi, né da noi. Nemmeno dagli statunitensi. L’Ucraina ora può anche difendersi, ad esempio, attaccando le posizioni militari in Russia. Un Paese che può contrastare un aggressore solo all’interno del proprio territorio non si difende adeguatamente. E questa difesa dell’Ucraina ora avviene anche contro le infrastrutture militari sul territorio russo”, ha dichiarato Merz.
Sebbene Merz abbia deciso di non rivelare più le consegne di armi sin dal suo insediamento – una posizione in linea con l’approccio di “ambiguità strategica” del presidente francese Emmanuel Macron –, in precedenza aveva dichiarato di essere favorevole alle consegne di missili Taurus a Kiev, purché coordinate con gli alleati europei, segnala il Financial Times.
Si tratterebbe quindi di un cambio di passo rispetto al predecessore Scholz che ha ripetutamente respinto le richieste di Kiev e dei suoi alleati di fornire alle forze armate ucraine i missili tedeschi Taurus.
I TAURUS TEDESCHI IN ARRIVO PER KIEV?
Lo scorso aprile il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius aveva dichiarato che la Germania invierà 100.000 proiettili di artiglieria, 25 veicoli da combattimento per la fanteria, 15 carri armati, 100 radar di sorveglianza terrestre e 120 sistemi di difesa aerea portatili. Berlino invierà inoltre a Kiev quattro sistemi di difesa aerea Iris-T con 300 missili.
Ma l’Ucraina ha continuato a sollecitare Berlino sull’invio dei sistemi d’arma Taurus, missili con una gittata di 500 chilometri, in grado di colpire le infrastrutture militari russe molto dietro la linea del fronte.
I sistemi sono tra i più moderni in uso presso l’esercito tedesco. La gittata è superiore a quella degli Storm Shadow e degli Scalp forniti da Regno Unito e Francia e dell’Atacm fornito dagli Stati Uniti.
Merz non ha specificato se la Germania ha fornito missili a lungo raggio Taurus, come si era impegnato a fare. Francia e Germania hanno deciso di mantenere un’ambiguità strategica nei confronti di Mosca e di non comunicare più sulle loro forniture di armi all’Ucraina. Ma le dichiarazioni di Merz lasciano intendere che i Taurus fanno parte delle dotazioni tedesche per “i colpi a lungo raggio contro obiettivi militari nella retroguardia”, osserva ancora il Ft.
L’IMPORTANZA DEGLI AIUTI MILITARI AMERICANI PER L’UCRAINA
Secondo un rapporto del Telegraph, l’Ucraina è ben finanziata per ora. Merito soprattutto dell’amministrazione Biden che solo nel corso del 2024ha stanziato complessivamente circa 66,9 miliardi di dollari in aiuti per l’Ucraina, comprendenti assistenza militare, finanziaria e umanitaria.
Ma Kiev non può contare su una simile manna dal cielo una volta esauriti i fondi.
Gli esperti avvertono che ci sono alcuni tipi di equipaggiamento che il Paese non potrebbe sostituire se andasse avanti da solo senza il sostegno degli Stati Uniti, come alcuni jet da combattimento. Perdere equipaggiamento come questo è una preoccupazione maggiore per Kiev che rimanere senza risorse economiche, commenta il quotidiano britannico.
