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Perché il Pentagono ha aperto un sito web sugli ufo

Il Dipartimento della Difesa crea un sito web per avvistamenti inspiegabili. Il Pentagono pubblicherà foto e video sui casi risolti man mano che saranno declassificati e approvati per il rilascio pubblico

Il Pentagono inaugura un nuovo sito per fornire al grande pubblico tutte le informazioni possibili desecretate sugli Ufo.

Dopo aver passato decenni a sfatare gli avvistamenti Ufo, il Dipartimento della Difesa (Dod) americano ha cambiato registro.

“Siamo impegnati alla trasparenza”, ha dichiarato il Pentagono nella nota. Per esempio ultimi anni il Dod ha incoraggiato gli aviatori militari a documentare gli eventi Uap (Unidentified Aerial Phenomena), “fenomeni aerei non identificati”. Ovvero quelli che un tempo venivano chiamati Ufo, eventi del cielo che non sono riconducibili a velivoli o fenomeni naturali noti.

L’esercito più grande del mondo dice che è serio nell’investigare oggetti inspiegabili nei cieli americani e chiederà ai membri del servizio – e alla fine alla gente comune – di segnalare quelli che pensano potrebbero essere avvistamenti alieni, scrive Bloomberg.

Il sito metterà a disposizione anche video e foto, oltre a rispondere alle domande più comuni sugli Ufo.

Tutti i dettagli.

ATTIVO IL SITO WEB DEDICATO AGLI UFO DEL PENTAGONO

Ieri il dipartimento della Difesa Usa ha inaugurato un nuovo sito web che servirà a divulgare le informazioni desecretate del Pentagono relative ai fenomeni aerei non identificati, inclusi gli oggetti volanti non identificati (Ufo). Il sito, che metterà a disposizione anche documentazione audiovisiva, sarà a tutti gli effetti la pagina ufficiale per le relazioni pubbliche dell’All-domain Anomaly Resolution Office (Aaro), un nuovo ufficio del Pentagono incaricato di tentare di far luce sulla mole di materiale documentale relativa agli avvistamenti di presunti Ufo.

Nello specifico, il sito web documenterà il lavoro non classificato del Dipartimento della Difesa su ciò che descrive come “fenomeni anomali non identificati”. Conterrà anche collegamenti a rapporti, trascrizioni e altre risorse come siti di localizzazione di aerei, palloni e satelliti.

Il sito è raggiungibile all’indirizzo “www.aaro.mil”, ma appare ancora in costruzione. Al momento, il sito include solo una manciata di video, alcuni etichettati come “non risolti” o “non classificati”, con brevi descrizioni che offrono spiegazioni delle valutazioni dell’All-domain Anomaly Risoluzione Office, che il National Defense Authorization Act ha istituito lo scorso anno. Include anche sezioni denominate “Prossimamente”.

L’OBIETTIVO

In una nota, il dipartimento di Stato ha ribadito l’impegno “alla trasparenza nei confronti del popolo americano in merito al lavoro dell’Aaro”.

Comprenderà un modo sicuro per inviare gli avvistamenti “per considerazione e revisione”, ha dichiarato alla stampa il portavoce del Pentagono, Pat Ryder. Questa caratteristica ha lo scopo di dissipare quello che alcuni piloti di caccia hanno definito uno stigma contro la segnalazione di quelli che credono potrebbero essere incontri con vita extraterrestre.

ANCHE LA NASA A LAVORO SULLO STUDIO DEGLI UAP

L’interesse per gli avvistamenti alieni è esploso nel mainstream nel 2020, quando il Pentagono ha pubblicato video girati da aviatori navali che mostravano oggetti inspiegabili che volavano ad alta velocità e si muovevano in modi che sfidavano ogni spiegazione, ricorda ancora Bloomberg.

Anche la Nasa si è messa a lavoro sugli Uap. Lo scorso ottobre l’agenzia spaziale americana ha convocato una commissione sui cosiddetti “fenomeni aerei non identificati”. Il 24 ottobre la commissione di 16 esperti ha iniziato a lavorare a uno studio indipendente della durata di nove mesi. Nel panel anche l’astrofisica italiana Federica Bianco dell’Università del Delaware (Usa). E la scorsa primavera il gruppo indipendente della Nasa ha convocato un incontro pubblico per presentare le scoperte preliminari prima della pubblicazione di un rapporto previsto per la fine dell’estate.

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