skip to Main Content

Amazon

Amazon Prime, che cosa è successo e perché gli abbonati sbuffano

Bufera su Amazon, ovvero su Amazon Prime. E in rete, tra gli abbonati, c’è già chi sbuffa. Ecco fatti, numeri e primi commenti. LA NUOVA TARIFFA La nuova tariffa di Amazon Prime, che passa da 19,99 a 36 euro annui, entrerà in vigore il 4 aprile per i nuovi iscritti, mentre per chi è già utente Prime l’aumento scatterà al rinnovo dell’abbonamento.  LA…

Bufera su Amazon, ovvero su Amazon Prime. E in rete, tra gli abbonati, c’è già chi sbuffa. Ecco fatti, numeri e primi commenti.

LA NUOVA TARIFFA

La nuova tariffa di Amazon Prime, che passa da 19,99 a 36 euro annui, entrerà in vigore il 4 aprile per i nuovi iscritti, mentre per chi è già utente Prime l’aumento scatterà al rinnovo dell’abbonamento. 

LA NOTA DI AMAZON

L’incremento, spiega Amazon, sarà a partire dal 4 aprile 2018 per le nuove iscrizioni, e dal 4 maggio per le persone che sono già iscritte, per le quali il rincaro scatterà al momento del rinnovo. Contestualmente la compagnia di Jeff Bezos ha annunciato una nuova formula su base mensile, che consente di avere le stesse condizioni dei clienti prime annuali a un costo di 4,99 euro al mese: “Aumentare il prezzo di Prime non e’ una decisione che prendiamo alla leggera. Siamo orgogliosi di offrire prezzi bassi per tutti i nostri prodotti e servizi”, si legge nella nota. “Mentre continuiamo a migliorare il valore di Prime e soddisfare le crescenti esigenze dei nostri clienti, i benefici che abbiamo aggiunto a Prime nel corso degli anni sono aumentati e migliorati. Tuttavia, questa e’ solo la seconda variazione di prezzo negli 8 anni di storia del programma Prime in Italia”, dopo l’aumento scattato a giugno 2015. 

IL COMMENTO DI WIRED

Un rincaro che al momento non appare giustificato dall’aggiunta di ulteriori servizi rispetto a quelli già inclusi – ha commentato Wired ma che si porta dietro una sorta di salvaguardia per i clienti più fedeli: se il loro rinnovo cadrà prima del 4 maggio avranno diritto a un altro anno alle stesse condizioni di prima. Cioè a 20 euro scarsi”.

LE PRIME PROTESTE

Il rincaro dell’80% ha, com’era prevedibile, scatenato la reazione dei consumatori, con l’Adoc che chiede la possibilità di modulare il prezzo a seconda dei servizi effettivamente fruiti dai clienti. “Solo in minima parte i clienti utilizzano i servizi paralleli come Amazon Prime Video o Amazon Prime Photos – sostiene il presidente Roberto Tascini -. Per questo chiediamo ad Amazon di lasciare libero il consumatore di rimodulare l’offerta Prime, prevedendo riduzioni di costo per quei clienti che vogliono usufruire solo di una parte dei servizi connessi a Prime”.

TRAMUSTI SPAGNOLI

E i trambusi per Amazon non finiscono qui oggi. I dipendenti del più grande centro logistico di Amazon in Spagna sono entrati in sciopero per chiedere migliori salari e condizioni di lavoro. Secondo quanto riferito dal sindacato Ccoo, lo sciopero ha avuto inizio ieri sera, con l’adesione del 98% dei lavoratori del magazzino di San Fernando de Henares, vicino a Madrid, e dovrebbe durare fino a domani. Sempre secondo il sindacato, lavorano sul posto circa 1.100 dipendenti Amazon e 900 impiegati delle agenzie di lavoro. I dipendenti del centro di San Fernando de Henares, sottolinea ancora il sindacato, non hanno registrato aumenti di stipendio dal 2016.

Back To Top