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WhatsApp, in arrivo contrassegno “non letto”

WhatsApp sarebbe pronta ad introdurre il contrassegno “non letto” evitando la comparizione della doppia spunta blu. Possibile anche l’introduzione di un tasto “Mi piace” destinato ai contenuti multimediali.  Cambiamenti in casa WhatsApp. Secondo alcune indiscrezioni la celebre applicazione di messaggistica istantanea potrebbe introdurre il contrassegno “segna come non letto”. L’introduzione del contrassegno, in modo non…

Cambiamenti in casa WhatsApp. Secondo alcune indiscrezioni la celebre applicazione di messaggistica istantanea potrebbe introdurre il contrassegno “segna come non letto”.

L’introduzione del contrassegno, in modo non differente da quanto accade in altri servizi di messaggistica, permetterebbe di evitare la comparizione della doppia spunta blu, facendo sapere all’altro contatto che il messaggio non è stato letto. L’introduzione della nuova opzione potrebbe essere utile quando non vi è stato il tempo di leggere con attenzione un messaggio, ma anche evitare il deragliamento di numerosi rapporti a causa della doppia spunta.

Per WhatsApp non si tratta dell’unica novità che potrebbe essere introdotta nei prossimi aggiornamenti. Negli scorsi giorni si è fatta sempre più spazio la voce che l’applicazione potrebbe permettere di segnalare il proprio gradimento a un contenuto pubblicato attraverso un tasto “mi piace”. A diffondere la notizia è stato Ilhan Pektas, beta tester che si occupa della sperimentazione di nuove funzionalità, rendendo pubblica la futura introduzione tramite un Tweet.

Dietro alla nuove funzionalità vi sarebbe la volontà del gruppo guidato da Zuckerberg di integrare maggiormente l’applicazione con l’ecosistema Facebook. Prima che si realizzi l’introduzione delle funzioni, è più probabile che vi sarà l’inizio di una fase di sperimentazione delle novità tramite un beta test che ne valuti la positiva ricaduta commerciale.

Facebook e WhatSapp
Mark Zuckerberg

Entrambe le novità non sono state per il momento confermate e non vi sono dettagli ufficiali che parlino della tempistica di diffusione e che ne confermino l’introduzione effettiva, ma le voci si fanno sempre più frequenti e insistenti.

 

 

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