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Alibaba

I big dell’iTech sognano la finanza. Le mosse di Alibaba, Google, Facebook e Apple

I pagamenti elettronici di iPhone 6, Alibaba che si fa una propria banca e già vende fondi comuni, Google che lavora ad una moneta virtuale, Facebook che progetta il trasferimento di denaro online

I grandi dell’I-tech non smettono di correre, ora hanno ambizioni anche nel mondo finanziario. Alibaba aprirà in Cina la sua banca, la quinta banca privata nel paese del dragone, ma il gigante cinese dell’ eCommerce vende già fondi comuni di investimento, fondi che vengono forniti da società di gestione cinesi e che vengono all’ipermercato online Jack.

Google ha forti ambizioni anche in campo finanziario. D’altronde la mole di dati di cui dispone, i big data, danno la possibilità al motore di ricerca più famoso nel mondo di poter indirizzare gusti e preferenze anche in fatto di finanza. Google in campo economico finanziario già investe nel settore delle start up con due divisioni finanziarie: Google Ventures, Google Capital. Google Ventures gestisce 1,5 miliardi di dollari da investire in start uo tecnologiche e dal 2009 ne ha finanziate circa 200; Google Capital ha lanciato nel 2014 ha una funzione diversa: gestisce 300 milioni di dollari da investire in aziende high tech che sono ad uno stadio di crescita diverso.

Google sta pensando, secondo alcune indiscrezioni della stampa anglosassone, di farsi promotore di una moneta virtuale, un concorrente di Bitcoin, una sua versione Android, per così dire. Se si pensa alla gestione di tutti coloro che investono in pubblicità su Google, si fa presto a capire il valore potenziale di questo tipo di operazione.

Facebook tra poco potrebbe favorire non solo lo scambio di foto ma anche lo scambio di moneta, ha ottenuto dalla Banca centrale irlandese una licenza per diventare istituzione monetaria elettronica. Facebook, poi, sta trovando il modo di coinvolgere nel suo lavoro anche alcune start up inglesi specializzate nel trasferimento internazionale di denaro, online e tramite gli smartphone.

Apple invece ha trasformato al sua ultima creatura, iPhone 6, in un vero e proprio borsellino virtuale. Come funziona il borsellino virtuale di iPhone 6? Funziona grazie alla tecnologia Nfc (near field communication) che consente agli utenti di connettersi senza fili ai terminali di pagamento e con le tre principali società di carte di credito, Mastercard, Visa, American Express. Con un sistema di riconoscimento biometrico dell’impronta digitale. Apple può puntare sui suoi 800 milioni di utenti nel mondo: tutti questi potrebbero ritrovarsi in iBank, una futura istituzione finanziaria.

D’altronde la debolezza degli attuali operatori finanziari nell’uso dell’online è nota, per questo i big dell’iTech lavorano a nuovi perimetri, in questo caso infiniti.

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