L’Fbi ha inviato una lettera al senatore statunitense Chuck Schumer asserendo che considera le applicazioni mobili sviluppate in Russia, come FaceApp, “potenziali minacce di controspionaggio”. I fatti e la replica del Cremlino
FaceApp, tutto sulla società russa Wireless Lab (su cui politici Usa invocano l’Fbi)
L’approfondimento di Alessandro Sperandio