Banca Etruria, Banca Marche e non solo. Ecco come Bruxelles ha sgambettato l’Italia
La Corte di giustizia della Unione europea ha emanato il 19 marzo una sentenza storica. In sostanza, ha ammesso che l’intervento del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) per finanziare il salvataggio di una banca non è un aiuto di stato, e quindi non è un motivo sufficiente per fare scattare il bail-in. La rigidità della Commissione Ue è costata cara. Costrinse il governo italiano, nel novembre del 2015, a decretare in tutta fretta la risoluzione delle quattro banche locali (Etruria, Marche, Chieti, Ferrara), ponendo costi a carico degli azionisti e degli obbligazionisti subordinati delle banche stesse. L’impatto sull’opinione pubblica fu tale da costringere poi il governo a prevedere il “ristoro” dei detentori di obbligazioni subordinate. Il commento dell'economista Angelo Baglioni per il sito Lavoce.info
Banca Etruria e Banca Marche. Perché Lega e Assopopolari picchiano su Bruxelles e governo Renzi dopo la decisione della Corte di Giustizia Ue
Ecco le prime reazioni nella maggioranza di governo dopo il provvedimento della Corte di Giustizia Ue e i riflessi postumi su Banca Marche e Banca Etruria