La Corte di giustizia della Unione europea ha emanato il 19 marzo una sentenza storica. In sostanza, ha ammesso che l’intervento del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) per finanziare il salvataggio di una banca non è un aiuto di stato, e quindi non è un motivo sufficiente per fare scattare il bail-in. La rigidità della Commissione Ue è costata cara. Costrinse il governo italiano, nel novembre del 2015, a decretare in tutta fretta la risoluzione delle quattro banche locali (Etruria, Marche, Chieti, Ferrara), ponendo costi a carico degli azionisti e degli obbligazionisti subordinati delle banche stesse. L’impatto sull’opinione pubblica fu tale da costringere poi il governo a prevedere il “ristoro” dei detentori di obbligazioni subordinate. Il commento dell’economista Angelo Baglioni per il sito Lavoce.info
Che cosa succederà a Carige (in stile Popolare Vicenza e Veneto Banca)
L’analisi di Angelo Baglioni, docente di Economia Politica presso l’Università Cattolica di Milano
Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps e non solo. Ecco cosa fare con i bond subordinati
L’articolo dell’economista Angelo Baglioni pubblicato su LaVoce.info che approfondisce l’iniziativa di due autorità europee (European Banking Authority e European Securities Markets Authority) in merito alle obbligazioni bancarie emesse