Dall’esplosione della batteria del Galaxy Note 7 all’esplosione delle lavatrici e al crollo delle vendite: tutti i guai di Samsung
Vendite in calo per Samsung. Dopo il ritiro dal mercato del Samsung Galaxy Note 7, per batteria a rischio esplosione, la società sudcoreana fa i conti con il crollo delle vendite, che secondo i dati del Wanchai Computer Center di Hong Kong sono diminuite del 30% dai primi di Settembre. “Una volta traditi, otto volte evitati”, ha riassunto la situazione Kong Tse di Samsung, invocando un detto locale. “Abbiamo perso la fiducia dei consumatori”.
E il peggio non è certo passato. Secondo l’esperienza di Kong Tse, le conseguenze, purtroppo, non si riverseranno solo su una linea di prodotto. Qualcosa in più si saprà nei prossimi giorni, quando Samsung analizzerà i rapporti dei guadagni per la prima volta dopo la crisi.
Certamente le vendite del Galaxy Note 7 saranno inferiori alle proiezioni originali. Ben sei analisti, interpellati da Bloomberg, hanno tagliato le stime degli ordini del Galaxy Note del 38% a 8 milioni di unità, da un originale 13 milioni. Ma bisognerà valutare l’impatto anche sugli altri prodotti.
“L’impatto nota 7 durerà per un po’, in particolare in Cina”, ha detto Lee Seung Woo, analista di IBK Securities Co. a Seul.”E l’impatto Nota 7 potrà eventualmente estendersi ad altri suoi prodotti, considerando tutto il clamore della vicenda”.
Samsung: esplodono anche lavatrici
C’è da dire che il periodo per la casa coreana non è certo dei migliori. E la causa potrebbe essere la stessa azienda, che avrà dato poca importanza alla divisione del controllo qualità.
A testimoniarlo il fatto che in casa Samsung non esplodono solo smartphone, ma anche lavatrici. Alcuni modelli a carico dall’alto, prodotti tra il marzo 2011 e l’aprile 2016, esplodono. Non si tratta di un’esplosione simile a quella della batteria dei Galaxy Note 7, ma la lavatrice va comunque in pezzi. Il problema è meccanico e si verifica quando si lavano “oggetti ingombranti o resistenti all’acqua”, ha spiegato Samsung sul suo sito web.
Non è difficile credere che l’impatto sia ben più grande di quanto si possa immaginare.