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Pagamenti elettronici, si abbassano commissioni per utilizzo bancomat

L’Italia recepisce la PSD 2, la direttiva europea sui servizi di pagamento ed il regolamento sulle commissioni interbancarie nelle operazioni con bancomat e carte di credito   Siamo ancora (troppo) attaccati al contante, ma qualcosa potrebbe finalmente cambiare. Il Consiglio dei Ministri. Infatti, nelle scorse ore, ha dato il via libera al decreto che recepisce…

L’Italia recepisce la PSD 2, la direttiva europea sui servizi di pagamento ed il regolamento sulle commissioni interbancarie nelle operazioni con bancomat e carte di credito

 

Siamo ancora (troppo) attaccati al contante, ma qualcosa potrebbe finalmente cambiare. Il Consiglio dei Ministri. Infatti, nelle scorse ore, ha dato il via libera al decreto che recepisce la PSD 2 – Payment Services Directive, ovvero la direttiva europea sui servizi di pagamento ed il regolamento FR – Interchange Fees Regulation, sulle commissioni interbancarie nelle operazioni con bancomat e carte di credito.

Le nuove norme hanno l’obiettivo di aumentare la trasparenza, la concorrenza e l’integrazione (vera) di questi sistemi di pagamento. È con questo obiettivo che il Consiglio dei Ministri, dà una sforbiciata alle commissioni interbancarie, fissando un limite a quelle applicate in relazione ai pagamenti basati su carte di pagamento. In particolare, per i pagamenti con bancomat e prepagata la commissione interbancaria per ogni operazione di pagamento non potrà superare lo 0,2% del valore dell’operazione stessa. Per le carte di credito è prevista una commissione interbancaria non superiore allo 0,3% del valore dell’operazione stessa.

E ancora. Sono previsti anche nuovi requisiti tecnici e regole commerciali uniformi, allo scopo di rafforzare l’armonizzazione del settore. In questo senso è stata approvata la riduzione della franchigia massima a carico degli utenti in caso di pagamenti non autorizzati, che passa da 150 a 50 euro. Confermato anche il divieto di surcharge, ossia il divieto di applicare un sovrapprezzo per l’utilizzo di un determinato strumento di pagamenti elettronicipagamento.

Sempre per promuovere l’utilizzo dei pagamenti elettronici anche per cifre molto basse, per quanto riguarda invece le commissioni interbancarie per le operazioni nazionali, i prestatori di servizi di pagamento saranno tenuti ad applicare, per tutti i tipi di carte, commissioni di importo ridotto per i pagamenti fino a 5 euro rispetto a quelle applicate alle operazioni di importo pari o superiore. Per le sole operazioni nazionali tramite carta di debito, in via transitoria, fino al dicembre 2020, i prestatori di servizi potranno applicare una commissione interbancaria non superiore all’equivalente dello 0,2% calcolato sul valore medio annuo di tutte le operazioni nazionali tramite carta di debito all’interno di ciascuno schema di carta di pagamento.

Finalmente il nostro Paese si mette al passo con l’Europa sui pagamenti elettronici recependo una norma che introduce nuove tutele e garanzie per i consumatori, riduce al minimo il rischio di frode per chi acquista online e taglia le commissioni sulle transazioni con carta”, ha commentato Francesco Luongo, Presidente nazionale del Movimento Difesa del Cittadino. “Bisogna agevolare i pagamenti elettronici che permettono ai consumatori di fare acquisti in modo veloce e in sicurezza, rispettando il loro pieno diritto di scelta dello strumento di pagamento che preferiscono. Certo manca ancora il via libera del Tesoro alle famose sanzioni di 30 euro per chi rifiuta di accettare pagamenti con il bancomat, ma siamo sicuri che nel 2018 l’Italia si aprirà al mondo dell’open banking e degli Istant Payment, per i quali nei prossimi 5 anni sono previste 300 milioni di transazioni che saliranno a 500 milioni entro 7 anni”.

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