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OLED

Oled vs LCD. Come sarà il futuro dei display?

Samsung e Sony puntano allo sviluppo della tecnologia LCD, Panasonic e LG credono invece che il futuro sarà degli schermi OLED. La grande battaglia per la conquista del mercato dei display vede contrapposte due fazioni, una che sostiene la tecnologia OLED, l’altra punta invece sullo sviluppo della tecnologia LCD. In prima linea per la sfida…

La grande battaglia per la conquista del mercato dei display vede contrapposte due fazioni, una che sostiene la tecnologia OLED, l’altra punta invece sullo sviluppo della tecnologia LCD. In prima linea per la sfida all’ultimo pollice sono schierati i colossi del tech asiatici: Samsung e Sony capeggiano lo schieramento pro LCD, LG e Panasonic sperano in futuro fatto di schermi OLED.

La differenza tra le due tecnologie è in primo luogo la modalità di illuminazione. La tecnologia OLED, il cui acronimo è “diodo organico a emissione di luce”, sfrutta materiali capaci di emettere una propria luce; al contrario la tecnologia LCD ha necessità di sistemi di illuminazione come lampade a LED. Il tipo d’illuminazione ha ricadute sulla vivacità dei colori. Gli OLED grazie alla possibilità di “spegnere” o “accendere” i pixel garantiscono colori più vivaci, il nero è molto più nero e i colori più accesi; Gli LCD garantiscono invece una resa più realistica dei colori. Altre differenze sono le possibilità di lavorazione: la tecnologia OLED consente con maggiore facilità lo sviluppo di schermi curvi, flessibili o trasparenti che potrebbero avere ricadute negli indossabili, la tecnologia LCD appare invece un po’ più rigida anche nello sviluppo di forme alternative.

La coreana LG è la prima sostenitrice della tecnologia OLED. Lo dimostra la scelta di investire 8,71 miliardi di dollari per la costruzione di un impianto industriale nella citta sudcoreana di Paju. La nuova fabbrica inizierà a produrre i primi pannelli OLED a partire dal 2018. Anche la giapponese Panasonic ha deciso di puntare sul “diodo organico”, come dimostrato dal lancio sul mercato all’inizio del 2015 di nuovi schermi OLED. Tuttavia a settembre Masahiro Shinada, capo del braccio tv della società giapponese, ha riconosciuto che un’ ampia diffusione degli schermi OLED sarà possibile non prima di due o tre anni. Il più grande limite sembra essere al momento quello dei costi di sviluppo troppo elevati che si ripercuotono ovviamente su quelli di listino. E’ proprio la questione dei costi che ha spinto Samsung e Sony ad mettere in secondo piano lo sviluppo di questa tecnologia per puntare al contrario su schermi LCD, al momento i più diffusi. In un angolo restano ancora gli schermi al Plasma che sebbene garantiscano una grande qualità d’immagine consumano molta più energia rispetto alle altre tecnologie e hanno costi di smaltimento superiori.

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A guardare dalla collina lo scontro tra i giganti asiatici è seduta comodamente Apple, le cui scelte potrebbero influire sull’esito dello scontro. Apple in passato aveva affidato la produzione dei display LCD a Sharp e alla concorrente Samsung per poi passare a LG e a Japan Display. Per quanto riguarda la tecnologia utilizzata qualcosa potrebbe però cambiare. Voci vogliono che il colosso californiano avrebbe intenzione di utilizzare per il nuovo iPhone (atteso per il 2018) schermi OLED; secondo alcuni sarebbe proprio questa la ragione per cui LG ha deciso di farsi bella e incrementare il budget per lo sviluppo in schermi OLED.

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