Lo scandalo Volkswagen per la manomissione dei software per il controllo delle emissioni di 11 milioni di vetture in tutto il mondo ha monopolizzato i siti delle principali testate tedesche. Mentre il costruttore numero uno al mondo cede il borsa il 23% e annuncia accantonamenti di 6,5 miliardi nel terzo trimestre per il pagamento della maxi multa da parte dell’autority americana stimata a 18 miliardi dollari, le testate tedesche puntano il dito sui possibili responsabili della vicenda. Principale imputato dell’ “ABGAS-Skandal” è il sessantott’enne Martin Winterkorn, AD della casa con sede a Wolfsburg.
Per il principale giornale conservatore Die Welt «L’ABGAS-Skandal potrebbe minacciare l’esistenza di Volkswagen». Secondo la testata di Amburgo «Volkswagen deve ammettere che il software per il controllo del gas di scarico è stato manomesso per aggirare i controlli di circa undici milioni di automobili». Chiaro l’editoriale di questa mattina: «La Volkswagen era sinonimo di solidità. Era il fiore all’occhiello dell’ingegneria tedesca. Dallo scorso fine settimana questa immagine è rovinata».
Handelsblatt, quotidiano di economia e finanza di Dusseldorf, pone al centro gli interventi delle autorità tedesche e l’inchiesta sostenuta dalla Cancelliera Angela Merkel. Per i giornale tedesco «Questo scandalo solleva interrogativi le cui risposte devono far tremare i piani alti di Wolfsburg».
La testata bavarese Suddeutsche Zeitung da’ spazio alle possibili reazioni da parte delle delle autorità statunitensi, il titolo laconico spiega bene il clima: «Stati Uniti contro VW. Il CEO di Volkswagen Winterkorn sotto pressione: Gli Stati Uniti preparano dura reazione contro i gravi errori delle case automobilistiche». L’editoriale di questa mattina è stato piuttosto chiaro sulle responsabilità del CEO: «Martin Winterkorn sa bene che il capo della Volkswagen non si interessa solo delle grandi linee e della strategia complessiva, ma dell’ultima vite e di ogni minimo dettaglio del motore»
Anche Frankfurter Rundshau, giornale dell’omonima città, insiste sulle sulle responsabilità di Winterkorn. Lo scandalo rischia di demolire la reputazione di affidabilità dell’intera industria tedesca: «La manipolazione del gruppo con sede a Wolfsburg è dannosa per l’industria tedesca. Ad essere responsabile è l’amministratore delegato del gruppo Martin Winterkorn.»
Altri come Frankfurter Algemeine concentrano l’attenzione sulle dichiarazioni del capo VW, che da poco ha annunciato che non si dimetterà. Le voci però corrono e stando alle indiscrezione del Tagesspiegel la testa del manager cadrà nel prossimo consiglio di amministrazione previsto per venerdì, Matthias Mueller attuale guida della controllata Porsche è in lizza tra i possibili sostituti.
Intanto tra i dubbi, domande, rancori e la ricerca di un capo espiatorio, nei siti delle testate tedesche trova spazio una sola pubblicità, Mercedes-Benz.