Bacini idrici a secco, soffre l’agricoltura. La crisi attuale ha provocato danni per 1 miliardo di euro
Sos acqua. L’Italia è a secco: dopo un inverno poco piovoso, in cui anche la neve ha tardato a far visita, le risorse idriche scarseggiando. E mentre i raccolti agricoli soffrono, partono dai diversi Comuni le disposizioni per razionalizzarla,con l’uso predisposto a giorni alterni, ad esempio, o con la chiusura del servizio in alcune fasce orarie. Ma andiamo per gradi.
La situazione italiana
I principali bacini idrografici sono in crisi. Lo stato di riempimento del lago Maggiore, in base all’ultimo monitoraggio di Coldiretti, è al 51,5%, quello del Lago di Iseo al 22,1% quello del Lago di Como al 17,1% mentre piu’ positiva è la situazione del Garda con il 79,2%.

Situazione critica anche in Veneto e Friuli Venezia e Giulia. In Veneto il governatore Luca Zaia ha firmato lo stato di crisi. Mentre i Consorzi irrigui dell’Adige dovranno ridurre il prelievo di acqua dal fiume secondo uno schema a step progressivi, in Fiuli è stata ridotta la portata del previelo dal fiume Tagliamento (le precipitazioni nel bacino del fiume sono state il 54% del valore medio mensile).
Nemmeno le isole se la passano meglio. In sardegna è caduta troppa poca pioggia negli ultmi mesi: il 30 e il 45% in meno rispetto alla media. In Sicilia le riserve idriche sono calate del 15 per cento. La situazione è grave, come denunciano i dati dellOsservatorio regionale sulle acque, illustrati durante l’iniziativa Watec Italy 2017: negli invasi mancano oltre 80 milioni di metri cubi di acqua.
In difficoltà sono anche la Lombardia, dove è attivato l`Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici, il Trentino Alto Adige, l’Abruzzo e la Basilicata.
La manifestazione dei cambiamenti climatici

Danni all’agricoltura
A pagare il prezzo più alto della mancanza di acqua è l’agricoltura. “Sono a rischio ortaggi, frutta, cereali, pomodoro, ma anche girasoli e vigneti, il fieno per l’alimentazione degli animali e la produzione di latte per i grandi formaggi”, ha spiegato Coldiretti. Nelle aree colpite dal terremoto é crollato del 15% il raccolto di grano, mentre la produzione di latte è calata del 20% anche per stress, decessi e chiusura delle stalle.
Problemi anche in città
Non mancano, però, i problemi in città. A Parma e Piacenza, hanno denunciato le amministrazioni, l’elevato numero di turisti ha richiesto un’elevato quantitativo di acqua, portando allo stato d’emergenza.
Le conseguenze economiche
A calcolare gli enormi danni economici della crisi degli ultimi giorni è sempre Coldiretti. “Le anomalie climatiche della prima parte del 2017 hanno già provocato perdite per quasi un miliardo di euro”, spiega l’assoziazione.

Le restrizioni
Numerose la Amministrazioni che hanno deciso di imporre delle restrizioni sull’utilizzo di acqua. Virginia Raggi, sindaco di Roma Capitale, ha deciso che sino a settembre l’acqua comunale dovrà essere usata solo per servizi strettamente personali, con restrizioni sull’utilizzo dell’oro blu per il riempimento delle piscine.






