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Fca studia lo scorporo di Magneti Marelli

Dallo spin-off di Alfa e Maserati allo scorporo di Magneti Marelli: ecco i possibili piani di Fca

 

 

Giorni impegnativi per Fca: si decide il futuro della casa automobilistica italiana. Diverse le indiscrezioni e i possibili piani: mentre Bloomberg parla della possibilità di uno spin-off di Alfa Romeo e Maserati, Sergio Marchionne, Ceo dell’azienda, sembra essere impegnato in un altro progetto: lo scorporo della componentistica con la quotazione di Magneti Marelli e Comau.

E sempre di questi giorni, anche la notizia che Great Wall sarebbe interessata a Jeep (e forse a tutta Fca). Intanto il titolo della casa automobilistica vola. Ma andiamo per gradi.

Lo spin-off di Alfa Romeo e Maserati

fcaFca starebbe valutando la possibilità di uno spin-off dei marchi Maserati e Alfa Romeo. A dare la notizia è l’agenzia internazionale Bloomberg, che cita fonti vicine al dossier.

Una mossa come questa “focalizzerebbe Fca sulle auto mass market rendendola più attraente per una possibile combinazione con un concorrente”, scrive Bloomberg, che sostiene anche che per sapere qualcosa di più concreto bisognerà attendere gli inizi del 2018.

“I colloqui stanno procedendo, con diverse opzioni in corso di valutazione, inclusa la separazione da una o più divisione di componenti” avrebbero rivelato le fonti. Tutto verrebbe fatto con l’obiettivo di “liberare valore per la famiglia Agnelli e gli altri azionisti intanto che la società continua a sottoperformare rispetto ai rivali”.

Secondo gli analisti, aggiunge Bloomberg, le attività di auto di lusso di Fca potrebbero valere circa 7 miliardi di euro.

Lo scorporo della componentistica

Tra i dossier allo studio sulla scrivania di Sergio Marchionne anche lo scorporo della componentistica, con la quotazione di Magneti Marelli e Comau. E il tutto potrebbe avvenire già entro l’anno, bissando quanto già avvenuto per Ferrari.

Questo progetto non è certo una novità assoluta: in occasione della conference call di luglio di presentazione dei conti semestrali, l’amministratore delegato aveva annunciato la volontà dell’azienda di fare pulizia del titolo, liberando tutte le attività non strettamente automobilistiche.

Il futuro di Magneti Marelli potrebbe essere lo scorporo e la quotazione, per far prendere valore all’azienda (che attualmente,secondo Marchionne, oscilla “tra i 3,5 e i 5 miliardi”). Dopo si potrebbe pensare anche ad una possibile quotazione: ricordiamo che proprio l’estate scorsa Samsung aveva dimostrato interesse nella società di componentistica.

Fca in mano ai cinesi?

Mentre si fanno largo i diversi progetti, non si sopiscono le voci di un interesse dei cinesi per il Lingotto. Secondo le indiscrezioni del New York Times, Fca sarebbe in trattative da mesi con alcune aziende cinesi su un potenziale investimento e altri accordi che includevano Ram e Jeep.

Great Wall, tra le altre, ha affermato di essere interessata a tutto il gruppo Fiat Crysler e in particolare a Jeep. In una nota diffusa ieri alla Borsa di Hong Kong il colosso cinese dei costruttori ha anche aggiunto di “stare valutando il dossier” ma, al momento “non ci sono negoziati in corso”. Anche Fca avrebbe confermato che non ci sono stati contatti formali.

Gli analisti di Morgan Stanley valutano Jeep dovrebbe valere circa 23 miliardi, ovvero più dell’intero valore di Borsa di Fca.

Il titolo vola

Tutte le indiscrezioni hanno portato Fca a raggiungere un nuovo massimo storico, in apertura di Borsa a Milano. Il titolo del Lingotto, che ieri aveva raggiunto il record di 12,13 euro in chiusura, segna un rialzo del 2,5% a 12,39 euro nei primi minuti di contrattazioni.

Ieri a Piazza Affari il titolo, prima congelato per eccesso di volatilità e poi riammesso agli scambi, aveva già toccato  nuovi massimi (12.19 euro), con un rialzo finale del 5,75% a 12,13 euro.

Il titolo vola anche a Wall Street, dove in chiusura ha guadagnato ieri il 7,05% a 14,42 dollari per azione.

L’accordo Fca – Bmw – Intel

Il titolo dell’azienda guidata da Sergio Marchionne vola anche per un altro importante accordo. Si tratta di un memorandum per lo sviluppo della piattaforma tecnologica per l’auto a guida autonoma tra Fca, Bmw e Intel. La casa automobilistica italiana entra nel consorzio Bmw-Intel, impegnandosi nello studio del software e nell’applicazione della tecnologia di livello 3 e 4 su un primo gruppo di 40 auto a guida autonoma, entro la fine del 2017.

guida autonomaIl consorzio era nato lo scorso anno, nel luglio del 2016. I due colossi sono al lavoro alla tecnologia di guida autonoma di livello 3. L’ingresso della casa di Torino nel consorzio è dovuto alla sua esperienza nel mercato del NordAmerica, dove registra “significativi volumi di vendita”, si legge in una nota diffusa da Fca.

Fca “beneficerà direttamente delle sinergie e delle economie di scala che sono possibili quando le aziende si alleano con una visione e un obiettivo comuni”, ha commentato l’accordo l’ad Sergio Marchionne.

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