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Disney dice addio ai videogiochi

Disney ha scelto di chiudere Avalanche Software, la divisione dei videogiochi.deludono vendite Infinity Disney chiude la divisione videogiochi. La decisione è stata presa dopo la delusione di “Disney Infinity”, che ha registrato un calo del 2% delle vendite (attestate a 1,2 miliardi di dollari). L’operazione porterà alla chiusura di Avalanche Software, con un costo di…

Disney ha scelto di chiudere Avalanche Software, la divisione dei videogiochi.deludono vendite Infinity

Disney chiude la divisione videogiochi. La decisione è stata presa dopo la delusione di “Disney Infinity”, che ha registrato un calo del 2% delle vendite (attestate a 1,2 miliardi di dollari). L’operazione porterà alla chiusura di Avalanche Software, con un costo di 147 milioni di dollari per la società. “È stata una decisione molto difficile visto che eravamo riusciti a portare Infinity a un alto livello di qualità e considerata la passione dei fan”, ha detto Jimmy Pitaro, presidente della divisione consumer products and interactive media di Disney.

Perchè Disney dice addio ai videogiochi?

La società ha deciso di chiudere la sezione dedicata ai videogiochi come reazione all’arresto della crescita del settore toy-to-life, dove Disney Infinity deve affronatre la concorrenza di Skylanders di Activision e degli Amiibo di Nintendo. Dopo una crescita parti al 7% rivenuta nel 2015, gli analisti prevedono un tracollo per il toy-to-life nel 2016. E’ ininfluente che in Italia si registrino, nel settore, segni positivi, con un incremento del 18% a valore e del 15% a volume.

C’è da dire che il settore dei toys to life non si è rinnovato (Disney, per esempio, non ha nemmeno dato vita ad Infinity 4.0) e il bacino d’utenza è rimasto quello compreso fra gli 8 e i 12 anni. Si tratta di un target troppo piccolo su cui puntare.

Non è un addio definitivo

A dirla tutta non si tratta proprio di un addio definitivo. Ci spieghiamo, Disney non sarà più publisher, ma continuerà a svolgere attività di licensing vendendo i propri prodotti ad altri sviluppatori. E quindi non dovremo dire addio ai videogame sugli X-Men, con i personaggi Pixar o Kylo Ren.

Insomma, la società sceglie di ottimizzare le sue proprietà intellettuali e il loro sfruttamento attraverso terzi, minimizzando i rischi.

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