Il Creval porta a casa l’asta dell’inoptato in Borsa dell’aumento di capitale. All’esito dell’offerta del terzo giorno, venerdì scorso, sono stati acquistati i 293.957 diritti che restavano. Il titolo del gruppo ha guadagnato il 2,4% a 0,109 euro con un massimo di giornata a 0,112 euro. C’è tempo fino al 20 marzo per la sottoscrizione. Anche lunedì 19 marzo, in mattinata, il titolo era in territorio positivo.
LA TEMPISTICA
La vendita dei diritti inoptati da calendario è fissata al 19 marzo e la sottoscrizione potrà avvenire entro il 20 marzo. Date le premesse è presumibile che già oggi, 15 marzo, e quindi in anticipo sui tempi, possa concludersi l’operazione.
IL RUOLO DI SERRA
Chi ha prodotto l’accelerazione in Borsa? “A muoversi – ha scritto la scorsa settimana il Sole 24 Ore – sarebbero stati soprattutto investitori istituzionali e tra questi, secondo quanto appreso da ambienti finanziari, ci potrebbe essere il fondo Algebris, il gruppo finanziario fondato da Davide Serra che già aveva assunto un impegno (di cosiddetto sub-underwriting) a sottoscrivere l’eventuale inoptato”. Da considerare che, prima della partenza dell’aumento, Dorotheum, Credito Fondiario e Algebris hanno sottoscritto impegni di sub-underwriting per l’eventuale inoptato per massimi 55 milioni. Questi ultimi soggetti non dovrebbero dunque intervenire in seconda istanza. Tanto che, secondo i rumors, Algebris avrebbe dunque scelto la strada della sottoscrizione in asta dell’inoptato, chiosa il Sole.
LA PROSPETTIVA
L’effetto immediato dell’accelerazione? È scemata la prospettiva di un intervento del consorzio di garanzia per sottoscrivere i 118 milioni di aumento di capitale del Creval inevasi durante la fase di offerta in opzione ai soci: è quindi diminuito “il rischio di dover acquistare azioni da parte del consorzio, guidato da Mediobanca, diventa a questo punto assai basso”, scrive il Sole.