skip to Main Content

2022

Creval, ecco i veri rischi dell’aumento di capitale del Credito Valtellinese

Numeri, commenti e scenari sull’aumento di capitale del Credito Valtellinese partito in Borsa il 19 febbraio con un tonfo… Tutti i dettagli Aumento di capitale ad alto rischio e ad alte tensioni borsistiche per il Credito Valtellinese (Creval) che parte il 19 febbraio. Le previsioni della vigilia sono state rispettate: il 19 febbraio in Borsa…

Aumento di capitale ad alto rischio e ad alte tensioni borsistiche per il Credito Valtellinese (Creval) che parte il 19 febbraio. Le previsioni della vigilia sono state rispettate: il 19 febbraio in Borsa il titolo Creval è cascato del 7%, con i diritti sull’aumento di capitale in caduta del 68%. Era la stessa banca a sottolineare nel prospetto informativo i rischi potenziali. Tanto che l’istituto di credito ricorda che la ricapitalizzazione da 700 milioni non è sufficiente a finanziare tutti gli obiettivi del piano industriale (al 2020), che complessivamente necessitano di 803 milioni. Ma vediamo i dettagli della ricapitalizzazione, con numeri, consorzio di garanzia e i giudizi di Borsa Italiana e Consob.

I NUMERI ESSENZIALI

Da lunedì 19 febbraio sul mercato arriveranno quasi 7 miliardi di nuove azioni al prezzo di sottoscrizione di 0,1 euro, livello che incorpora uno sconto di circa il 16% sul Terp calcolato sulla base della media dei prezzi degli ultimi 3 mesi. Le nuove azioni saranno offerte in opzione ai soci nel rapporto di 631 per ogni titolo posseduto. Da ricordare che per gli attuali soci della banca – che oggi capitalizza 100 milioni circa – c’è il rischio di una iper-diluizione, pari a circa il 99%.

IL CONSORZIO DI GARANZIA

Al nutrito consorzio di garanzia – 11 banche, guidate da Mediobanca – si sono aggiunti tre sub-garanti, per un totale di 55 milioni. Si tratta del fondo Algebris di Davide Serra, del Credito Fondiario e di Dorotheum (quest’ultimo dovrebbe partecipare con 15 milioni, gli altri due con 20 a testa). “Un po’ come era successo in occasione dell’aumento di capitale Carige – ha scritto Repubblica – a questi soggetti sono stati riconosciuti diritti di esclusiva e altri accordi commerciali sugli Npl in via di cessione, sulla loro gestione e sulla banca dei pegni”.

NOVITA’ E PARTICOLARITA’

“Quello del Creval – ha notato il Sole 24 Ore – il primo aumento di capitale che viene varato sotto la cornice della nuova normativa che rende più stringenti le regole sul mercato finanziario europeo, e di fatto l’impianto potrebbe essere preso ad esempio per operazioni simili in futuro”. Per questo c’è la massima attenzione dedicata al dossier da parte di Consob, che in una nota ha sottolineato la «necessità» che gli intermediari distributori delle nuove azioni Creval «tengano conto, nell’ambito delle loro procedure, delle indicazioni fornite da Credito Valtellinese ad esito del processo di product governance». Un modo per invitare gli intermediari a proporre l’investimento azionario, considerato ad alto rischio, solo a chi ha un profilo adeguato.

I FATTORI DI RISCHIO

Le azioni dell’aumento di capitale di Creval ( e anche le vecchie) hanno “la massima classe di rischio”. E’ la stessa banca a dichiararlo, in ottemperanza alle nuove direttive della Mifid 2 appena entrata in vigore, nel prospetto informativo che la scorsa settimana ha avuto l’ok della Consob. La banca valuterà, nel caso di suoi clienti-azionisti, l’adeguatezza del nuovo investimento: ove non lo fosse, se il cliente volesse sottoscrivere lo stesso le nuove azioni dovrà rilasciare dichiarazione olografa. Se invece il cliente non è già azionista, ma è inadeguato secondo il profilo Mifid, la banca non potrà in ogni caso vendergli i titoli.

CHE COSA DICE LA CONSOB

Non sono mancate le sottolineature delle authority. La Consob in un “Richiamo di attenzione” ha ricordato i doveri imposti da Mifid 2 adegli intermediari nei rapporti con la clientela. Un’attività di monitoraggio ancora più delicata nel caso del Creval, che ha una platea di piccoli azionisti molto diffusa in quanto fino a un anno e mezzo fa era ancora una popolare. Inoltre, la Consob ricorda che l’aumento è iperdiluitivo e per ridurre al massimo i rischi di disallineamento dei prezzi in Borsa l’operazione verrà eseguita con la modalità rolling. Insomma, chiunque vorrà – è facoltativo – potrà esercitare i diritti e sottoscrivere le nuove azioni subito (perdendo però in questo caso la possibilità di esercitare la revoca, nell’eventualità che l’emittente sia costretta ad effettuare un’integrazione del prospetto), ha scritto il Sole.

Back To Top