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Canale Di Suez

Canale di Suez ‘raddoppia’. Cosa cambia nei mari?

A quasi un secolo e mezzo di distanza dall’inaugurazione del suo primo braccio, l’Egitto festeggia l’apertura di un nuovo tratto del Canale di Suez. L’ammodernamento dell’infrastruttura garantirà il raddoppio del traffico e la triplicazione degli introiti per Il Cairo. Ricadute positive anche per i porti italiani. Inaugurata il 6 agosto la nuova sezione del canale…

Inaugurata il 6 agosto la nuova sezione del canale di Suez. Il ‘raddoppio’ della via d’acqua che unisce Mediterraneo e Mar Rosso renderà più agevoli i passaggi garantendo una riduzione dei tempi di percorrenza, generando un aumento del traffico navale. Sarà inoltre possibile il passaggio di navi di ultima generazione senza nessuna limitazione di dimensioni.

Secondo le previsioni realizzate dal governo guidato dal generale Al-Sisi, l’ammodernamento dell’infrastruttura permetterà il transito del doppio delle navi con tempi di percorrenza ridotti da 18 a 11 ore. Grazie agli interventi realizzati, l’esecutivo è convinto di poter triplicare gli introiti derivanti dal canale: dai 5,3 miliardi del 2014 sarà possibile raggiungere entro 2024 incassi per 13 miliardi.

L’inaugurazione del canale renderà possibile il transito delle navi di ultima generazione attualmente costrette a circumnavigare il continente Africano  passando per il Capo di Buona Speranza, riducendo i tempi di percorrenza della tratta Rotterdam – Singapore di ben nove giorni. Grazie al nuovo canale sarà inoltre possibile intercettare parte delle navi che dai porti asiatici si dirigono verso la costa atlantica statunitense, al momento obbligati a passare attraverso il canale di Panama. La riduzione dei costi renderà infatti il passaggio per Suez maggiormente conveniente per la rotta Hong-Kong – New York.

canale di suez

Secondo uno studio realizzato da Intesa-San Paolo, il trend del traffico del Canale di Suez ha registrato tra gli anni 2000 e 2014 un aumento di oltre il 120 per cento delle merci transitate, trend che sale al 202 per cento se si considera il traffico container. A incrementare sarà anche il numero delle navi passeggeri che dalle attuali 49 potrà spingersi sino alle 97 giornaliere.

Attualmente il traffico container rappresenta quello principale costituendo il 50% del totale e raggiungendo le 430 tonnellate l’anno. Bene anche il trasporto di prodotti petroliferi, cresciuti da 50 milioni di tonnellate del 2000 a 178 dell’anno scorso.

Sempre secondo lo studio, con l’apertura della nuova via d’acqua sarà possibile un risparmio medio del 4 per cento sui costi operativi per ciascun vettore. Nel rapporto si prevedono inoltre ricadute positive per i porti italiani che potranno registrare un aumento di circa 170 mila containers.

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