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Bitcoin

Bitcoin, valore ai minimi storici. Ecco il perchè del crollo improvviso

  Crolla il valore del Bitcoin: la criptomoneta è scesa nelle ultime ore a 3.907,26 dollari   Dopo aver superato anche le difficoltà estive, la guerra civile e lo scisma, il Bitcoin sembrava imbattibile. Sembrava, appunto, perchè è basta una dichiarazione del ceo di Jp Morgan per far crolare il valore della moneta virtuale, ai minimi…

 

Crolla il valore del Bitcoin: la criptomoneta è scesa nelle ultime ore a 3.907,26 dollari

 

Dopo aver superato anche le difficoltà estive, la guerra civile e lo scisma, il Bitcoin sembrava imbattibile. Sembrava, appunto, perchè è basta una dichiarazione del ceo di Jp Morgan per far crolare il valore della moneta virtuale, ai minimi storici. Andiamo per gradi.

Cosa è il Bitcoin

bitcoinBitcoin è una moneta virtuale e digitale, scambiata via internet, direttamente fra due persone. La cripto-valuta sfritta la tecnologia peer-to-peer per non operare con alcuna autorità centrale o banche; la gestione delle transazioni e l’emissione di tale moneta viene effettuata collettivamente dalla rete.

Questa moneta virtuale è open-source; la sua progettazione è pubblica, nessuno possiede o controlla Bitcoin e ognuno può prendere parte al progetto.

La moneta virtuale permette utilizzi entusiasmanti, che non potrebbero essere coperti da nessun altro sistema di pagamento precedente, senza perà transitare sui nostri conti correnti.

Bitcoin in caduta libera

Dicevamo, la moneta virtuale è in caduta libera. Dopo il picco di 5.013,91 dollari, registrato il 2 settembre 2017, la criptomoneta è scesa nelle ultime ore a 3.907,26 dollari.

In realtà dovremmo essere abituati all’andamento altalenante della valuta. Nei mesi scorsi, infatti, in pochi giorni, infatti, la valuta virtuale ha collezionato diversi record, superando la quota di 3.000 dollari (il massimo del momento). Ma il 12 giugno 2017 il Bitcoin perse perso il 23,9% del proprio valore, scendendo a quota 2.283. Un crollo improvviso dovuto ad un report di Morgan Stanley e ai problemi di organizzazione esterna.

Perchè il Bitcoin perde valore?

jp morganQuesta volta a pesare sulle spalle del Bitcoin ci sono le dichiarazioni del ceo di JP Morgan che oha definito la moneta una “frode”, destinata a “fare una brutta fine”.

“Se avessimo trader che fanno trading di Bitcoin li licenzierei in un secondo” dichiara Jamie Dimon. “Se si è in Venezuela, in Ecuador o in Corea del Nord, se si è uno spacciatore o un assassino allora è meglio usare i bitcoin rispetto ai dollari. Quindi ci potrebbe essere un mercato, anche se limitato”, ha poi continuato Dimon.

 Come i tulipani?

Il ceo di JP Morgan, parlando di Bitcoin ricorda i tulipani olandesi. In Olanda, nel 1600 alcuni speculatori fecero salire i costi dei bulbi a prezzi esorbitanti, per poi vedrli crollare all’improvviso. Così potrebbe finire anche per il Bitcoin.

Cina: illegale offerta iniziale di bitcoin

Anche la Cina, proprio nei giorni scorsi, si è espressa a sfavore della moneta virtuale, dichiarando illegale l’offerta iniziale di bitcoin per raccogliere fondi. Pechino, ovviamente, ha ordinato di fermare tutte le attività di raccolta, impedendo alle piattaforme di trading la conversione dei bitcoin in valuta ufficiale e obbligando tutti coloro che avevano raccolto fondi attraverso l’offerta di bitcoin a rimborsare gli investitori.

Goldam Sachs consiglia di investire sulla criptomoneta

Le previsioni, positive, sul futuro del Bitcoin arrivano direttamente dalla banca d’investimenti Goldman Sachs. Come scrive la Cnbc, in un memo dell’analista Sheba Jafari, si prevede che il valore dei Bitcoin sia destinato a crescere ancora per parecchio tempo.

La carta TenX per pagare con monete digitali

Una importante e nuova spinta al Bitcoin arriva da Singapore: è da qui che TenX prova a vincere la sfida per l’integrazione della moneta digitale. TenX sta lanciando la sua carta di debito come convertitore istantaneo di più monete digitali in denaro, ovvero in dollari, in yen e in euro che alimentano la maggior parte del commercio quotidiano.

bitcoinLa società avrebbe già ricevuto ordini per più di 10.000 schede. Le transazioni sono soggette ad un tetto massimo di 2.000 dollari l’anno, ma gli utenti possono richiedere di aumentare il limite se vengono sottoposti a identificazione delle procedure di verifica. In pratica, grazie a questa carta, quando si effettua un pagamento in un bar o in un ristorante, il commerciante viene pagato in valuta locale, mentre l’addebbito all’utente è in criptomoneta.

“Stai mescolando due mondi che sono notte e giorno”, ha detto il co-fondatore Julian Hosp in un’intervista. “Quando l’utente effettua un pagamento in criptomoneta, dobbiamo immediatamente cambiare queste valute per finire e pagare immediatamente tramite Visa.”

Al momento non sono previste commissione per la conversione delle monete. TenX attualmente gestisce circa 100.000 dollari di transazioni al mese. Entro la fine del 2018, si prevede gestirà 100 milioni di dollari in transazioni mensili e un milione di utenti.

Criptovalute: valgono 110 miliardi di dollari

bitcoinCrolli momentanei a parte, le criptovalute hanno conquistato il mercato: attualmente hanno superato la soglia dei 100 miliardi e viaggiano verso 110 miliardi. Si tratta, senza dubbio, di un’ascesa vertiginosa: a gennaio 2017, infatti, il settore delle valute digitali non superava i 20 miliardi.

A trainare la crescita, ovviamente, è il Bitcoin, che incide sul 40% del mercato con una capitalizzazione sopra i 45 miliardi. Ma c’è anche Ethereum a volare: proprio questa criptovaluta, mentre le altre perdevano valore in questi giorni, continuava a guadagnare il 20%.

Rischio bolla?

Un’ascesa così rapida fa pensare al rischio bolla. È presto, ora, predire il futuro, difficile stabilire se quella delle monete digitali è una moda passeggera. Se è vero, comunque, che facilmente il Bitcoin acquista valore, è anche vero, come abbiamo visto, che facilmente lo perde.

A fine 2013 valeva già oltre 1.100 dollari, ma solo un anno dopo era sceso sotto i 400 dollari. Solo dopo è iniziata la risalita.

Sono proprio le debolezze strutturali cui abbiamo accennato sopra, che fanno temere agli analisti un classico effetto bolla. A pesare sul futuro dlle valute digitali anche il fatto che queste (si guardi a Monero) siano largamente utilizzate per attivtà illecite.

C’è anche la questione dell’utilizzo e di come la domanda possa davvero incidere sull’economia reale: i Bitcoin saranno realmente spesi? La maggior parte degli investitori, con Bitcoin tende a comprare altre criptovalute. E questo alimenta il richio bolla.

Non dobbiamo dimenticarci, poi, del limite di emissione. Ci spieghiamo: la tecnologia prevede un limite di emissione di 21 milioni di bitcoin. Cosa si farà una volta toccato il limite? Forse solo dopo potremo avere idee più chiare sul futuro della criptomoneta.

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