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Steadfast noon

Steadfast Noon 2024, tutti i numeri dell’esercitazione nucleare della Nato

È iniziata Steadfast Noon, l'esercitazione nucleare annuale della Nato. Sono oltre 60 velivoli che prenderanno parte a voli di addestramento sull'Europa occidentale. L'Alleanza Atlantica precisa che le manovre coinvolgono jet da combattimento in grado di trasportare testate nucleari statunitensi, ma non coinvolge armi vere.

Manovre di guerra sopra i cieli dell’Europa occidentale con 60 jet della Nato.

Ha preso il via lunedì 14 ottobre Steadfast Noon 2024, l’esercitazione nucleare della Nato che durerà circa due settimane. Si tratta di un’attività di addestramento di routine e ricorrente che si svolge ogni ottobre.

Quest’anno Steadfast Noon sarà guidata da Belgio e Paesi Bassi, utilizzerà otto basi militari e coinvolgerà 2.000 militari e 60 velivoli da 13 nazioni. Protagonisti una varietà di aeromobili, tra cui jet con capacità nucleare, bombardieri, scorte di caccia, aerei di rifornimento e aerei in grado di ricognizione e guerra elettronica.

Inoltre, parteciperanno per la prima volta i primi aerei da caccia F-35A alleati provenienti dai Paesi Bassi  accreditati come abilitati al trasporto degli ordigni nucleari. La maggior parte dell’esercitazione si terrà a circa 900 chilometri dalla Russia nel Mare del Nord in un momento già incandescente nel mezzo della guerra in Ucraina e alla luce dell’intenzione di Putin di modificare la dottrina nucleare russa. Mosca è stata informata delle esercitazioni, affermano i funzionari dell’Alleanza Atlantica. Da parte sua il Cremlino sostiene che le esercitazioni nucleari della Nato alimentano le tensioni alla luce della “guerra calda” in Ucraina.

Tutti i dettagli.

I PAESI OSPITANTI

L’esercitazione di quest’anno prevede voli principalmente sui paesi ospitanti Belgio e Paesi Bassi e nello spazio aereo sopra Danimarca, Regno Unito e Mare del Nord.

COME FUNZIONA L’ESERCITAZIONE STEADFAST NOON

Dunque vi prendono parte bombardieri e jet da combattimento in grado di trasportare testate nucleari americani, ma non vengono utilizzate munizioni vere.

Come già detto “Per la prima volta partecipano i “caccia invisibili” F35 degli Usa e dei Paesi Bassi, accreditati come abilitati al trasporto degli ordigni. Da Aviano (Pordenone) e da Ghedi (Brescia) invece parteciperanno gli F16 americani e i Tornado italiani: lì si troverebbero complessivamente 35 bombe” riporta Repubblica.

In particolare, l’F-35 è certificato come vettore di bombe termonucleari B61-12. Secondo un’analisi della Federazione statunitense degli scienziati, circa 100 esemplari del precedente modello B61 sono immagazzinati in Belgio, Germania, Italia (a Ghedi e Aviano), Paesi Bassi e Turchia. Il B61-12 è un programma di estensione della vita utile che ha avuto origine durante l’amministrazione Obama e sta sostituendo i vecchi modelli -3, -4, -7 e -10. Nell’ottobre 2023 l’amministrazione Biden ha annunciato che avrebbe sviluppato una nuova variante dell’arma denominata B61-13. Si prevede che il nuovo -13 avrà una resa simile al -7, hanno detto i funzionari, che corrisponderebbe approssimativamente a un’esplosione equivalente a 360 kilotoni. Tecnicamente, né le B61-12 né le -13 sono “nuove” armi nucleari che aumentano le scorte, poiché prendono le testate delle bombe più vecchie e le collocano in nuovi alloggiamenti.

LE PAROLE DEL NEO SEGRETARIO RUTTE

Mentre la Russia ha alzato nuovamente la tensione tramite le dichiarazioni della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo cui il pericolo di una guerra nucleare “è seriamente aumentato” a causa delle “politiche distruttive dell’Occidente”, la Nato continua a testare la propria deterrenza nucleare.

“In un mondo incerto, è fondamentale testare la nostra difesa e rafforzarla in modo che i nostri avversari sappiano che la Nato è pronta e in grado di rispondere a qualsiasi minaccia”, ha spiegato ai giornalisti a Londra il nuovo Segretario generale della Nato Mark Rutte. Entrato in carica il 1° ottobre, Rutte ha sottolineato che mentre la retorica nucleare di Putin era “sconsiderata e irresponsabile”, non c’erano prove di alcuna minaccia imminente di utilizzo di armi nucleari. Il neo Segretario ha aggiunto che è importante lasciare che Putin “parli del suo arsenale nucleare. Vuole che anche noi discutiamo del suo arsenale nucleare, e penso che non dovremmo farlo”.

L’OBIETTIVO DELL’ESERCITAZIONE

Ripreso da Ap, Angus Lapsley, assistente segretario generale della Nato per la politica di difesa e la pianificazione, ha affermato che l’esercitazione mira a dimostrare che la capacità dell’alleanza di contrastare qualsiasi minaccia ai suoi 32 paesi membri è credibile e qualcosa che “qualsiasi avversario dovrebbe prendere estremamente sul serio”. Lapsley ha aggiunto che la Nato ha monitorato l’emergere della Corea del Nord come potenza nucleare, la rapida espansione delle capacità nucleari della Cina e gli sviluppi in Iran, “ma ovviamente ciò che ci preoccupa di più è la Russia”. Inoltre, ha ricordato che Mosca ha investito nelle sue forze nucleari “con intensità crescente” negli ultimi due anni e che sta “introducendo molti nuovi sistemi e ponendo maggiore enfasi sugli investimenti in sistemi di armi a corto e medio raggio”.

Da parte sua Daniel Bunch, capo delle operazioni nucleari presso il quartier generale militare della Nato, ha osservato che, sebbene siano coinvolte decine di aerei, gran parte dell’esercitazione avviene dietro le quinte.

“Sotto Steadfast Noon cerchiamo di mettere sotto stress il sistema nel suo complesso; mettere le persone in posizioni difficili, ritmi operativi elevati”, ha affermato Bunch. Ha affermato che la sfida di coordinare le cose “letteralmente fino al minuto in cui piazziamo un’arma su un bersaglio è un’attività molto complessa”.

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