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La Nasa punta su Starshield di SpaceX per le comunicazioni nello spazio profondo

La Nasa si prepara a testare Starshield, la rete satellitare di SpaceX destinata in prevalenza a clienti della sicurezza nazionale, come supporto alle operazioni della Deep Space Network, l'infrastruttura di comunicazione che comunica con i veicoli spaziali in tutto il sistema solare.

Non solo la navetta spaziale Crew Dragon o il megarazzo Starship, la Nasa punta su SpaceX anche per le comunicazioni nello spazio profondo.

Secondo Spacenews, la Nasa intende affidare all’azienda aerospaziale di Elon Musk un contratto a fornitore unico per la sua rete satellitare Starshield, a supporto del Deep Space Network dell’agenzia, In attività ininterrotta dal 1963, la Deep Space Network è l’infrastruttura che consente alla Nasa e a numerose missioni internazionali di comunicare con i veicoli spaziali oltre l’orbita terrestre, fino ai limiti del Sistema Solare e oltre.

L’iniziativa, impostata come programma pilota di sei mesi, punta a rafforzare la resilienza delle comunicazioni tra i principali siti della rete grazie a collegamenti satellitari sicuri e ridondanti, secondo quanto emerge da documenti ufficiali dell’agenzia e da informazioni pubblicate da SpaceNews.

Tutti i dettagli.

LA RICHIESTA DELLA NASA

In una richiesta di appalto dell’11 dicembre, l’agenzia spaziale statunitense ha dichiarato di voler affidare a SpaceX un contratto “one-source” per i terminali Starshield e i servizi dati. La richiesta, che funge da avviso ad altre aziende in grado di fornire servizi simili, non ha rivelato il valore del contratto previsto.

IL PROGRAMMA SCAN PER LE COMUNICAZIONI E NAVIGAZIONE SPAZIALI

L’aggiudicazione prevista include sette terminali Starshield da installare nei tre siti della Deep Space Network in Australia, California e Spagna, secondo la documentazione Nasa citata da SpaceNews. Sono inclusi anche otto abbonamenti dati, ciascuno con una capacità di cinque terabyte al mese, basati su quello che la richiesta definisce un “servizio dati crittografato continuo, riservato esclusivamente al governo”, un dato che evidenzia l’attenzione dell’agenzia verso requisiti di sicurezza elevati.

La richiesta di appalto descrive l’iniziativa come un programma pilota di sei mesi del programma di Comunicazioni e Navigazione Spaziali della NASA, noto come SCaN, per fornire collegamenti di comunicazione ridondanti tra i tre siti DSN.

L’IMPORTANZA DELLA RIDONDANZA DELLE COMUNICAZIONI

“Il programma SCaN della NASA richiede servizi di trasporto dati satellitari sicuri per migliorare la resilienza e la diversità della Deep Space Network”, si legge nella dichiarazione di lavoro. “Questo progetto pilota di sei mesi dimostrerà la capacità di Starshield di potenziare la fibra terrestre esistente con un percorso di comunicazione sicuro, flessibile e ridondante”.

COS’È STARSHIELD

Nel 2022 la società aerospaziale di Musk ha presentato Starshield come nuova linea di business a partire dalla rete satellitare Starlink. Starshield rientra nel gruppo Progetti Speciali di SpaceX. Il vicepresidente è il generale in pensione dell’aeronautica Terrence O’Shaughnessy, ex capo del Comando Nord degli Stati Uniti, ricordava nel 2023 Bloomberg. È entrato a far parte dell’azienda nell’ottobre 2020, poco dopo essersi ritirato dall’aeronautica militare. Prima di andare in pensione, nel maggio 2020, O’Shaughnessy ha chiuso ogni rapporto con SpaceX.

“Starlink offre già una crittografia end-to-end dei dati utente senza pari”, sostiene l’azienda sul suo sito web. “Starshield utilizza capacità crittografiche aggiuntive ad alta sicurezza per ospitare payload classificati ed elaborare i dati in modo sicuro, soddisfacendo i più severi requisiti governativi”.

In un post su X, Elon Musk ha affermato che “Starlink deve essere una rete civile, non un partecipante al combattimento. Starshield sarà di proprietà del governo degli Stati Uniti e controllato dalla DoD Space Force”.

SpaceX promuove il sistema ma fornisce pochi dettagli pubblici sulla rete, inclusi il numero di satelliti e le loro capacità specifiche, un aspetto che limita la visibilità esterna sulle caratteristiche tecniche complessive.

LA SICUREZZA COME FATTORE CHIAVE

Dunque un elemento centrale evidenziato da SpaceX è la sicurezza delle comunicazioni, requisito fondamentale per Nasa. “Starlink offre già una crittografia end-to-end dei dati utente senza pari”, afferma l’azienda sul suo sito web. “Starshield utilizza capacità crittografiche aggiuntive ad alta sicurezza per ospitare payload classificati ed elaborare i dati in modo sicuro, soddisfacendo i più severi requisiti governativi”. Secondo SpaceNews, nella dichiarazione di lavoro l’agenzia statunitense richiede infatti “integrità dei dati e crittografia utilizzando la crittografia AES 128 o superiore”, oltre a misure di protezione conformi agli standard federali per informazioni non classificate e controlli sulle esportazioni.

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