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La Francia sbraita contro la partnership italo-tedesca fra Leonardo e Rheinmetall

Secondo i senatori francesi l’accordo siglato nel luglio 2024 tra Rheinmetall e Leonardo per sviluppare congiuntamente una versione del KF-51 Panther solleva la questione del futuro del programma Mgcs. L'articolo dell'analista Aurelio Giansiracusa di Ares Difesa

In Francia è stato reso pubblico il rapporto legislativo del Senato relativamente la Legge Finanziaria 2025 con pareri e raccomandazioni.

È interessante notare che il Senato si è soffermato sia sul programma Fcas/Scaf che sul programma Main Ground Combat System (Mgcs), entrambi condotti con la Germania e, le rispettive valutazioni non sono per nulla positive.

Senza mezzi termini la relazione definisce “Le programme Mgcs affaibli par l’alliance entre Rheinmetall et Leonardo autour du KF-51” che, tradotto, significa “il programma Mgcs indebolito dall’alleanza tra Rheinmetall e Leonardo attorno al KF-51”.

Secondo i senatori francesi l’accordo siglato nel luglio 2024 tra Rheinmetall e Leonardo per sviluppare congiuntamente una versione del KF-51 Panther solleva la questione del futuro del programma Mgcs che non sembra ancora essere una priorità per i costruttori tedeschi Rheinmetall e Knds Deutschland, visti i tempi numerosi ordini per i carri armati Leopard II ed ora l’alleanza suggellata con gli Italiani.

Il Senato sottolinea che, sebbene gli eserciti francese e tedesco condividano l’obiettivo di poter disporre entro il 2040/2050 di un sistema corazzato “dirompente” basato sulla stessa architettura tecnica, resta aperta la questione – date le difficoltà nel promuovere la competenza reciproca dei partner – di sapere quanto la scelta di un programma comune, dominato in realtà sempre più dagli industriali tedeschi, possa rispondere ancora ai bisogni ed agli interessi francesi.

La Direction Générale de le Armement (DGA) da parte sua ha indicato ai relatori che l’anno 2025 sarà caratterizzato dalla creazione della società di progetto Mgcs e dalla firma dei primi contratti con i produttori. Peraltro, il carro armato Leclerc attualmente in linea con l’Armée de Terre non sarà sostituito prima del 2040 e che c’è, quindi, ancora tempo per continuare il programma Mgcs o scegliere un’altra soluzione per soddisfare lo stesso livello di necessità.

I relatori hanno constatano che ad oggi non sussistono le condizioni per una serena cooperazione franco-tedesca sul carro armato, come dimostra l’impossibilità per Knds France di commercializzare l’ASCALON, un sistema d’arma equipaggiato con i cannoni da 120 o 140 mm su un telaio tedesco per non competere con il Leopard 2A8 di Knds Deutschland. Sebbene questa innovazione francese costituisca un importante contributo al progetto Mgcs, essa sembra esclusa da qualsiasi prospettiva di commercializzazione per preservare la leadership di Rheinmetall e Knds Deutschland, il che mette in discussione l’interesse stesso della creazione di Knds e, a fortiori, di continuare il programma Mgcs.

I relatori ricordano che questa situazione è anche la conseguenza diretta dell’impasse creato dalla Legge di Programmazione Militare (LPM) sulla collocazione dei carri armati nelle FF.AA. francesi nel periodo 2025-2040, oltre al rinnovamento in corso dei carri armati Leclerc.

La Francia non ha scelto oggi di aumentare la sua flotta di carri armati principali (Mbt) – e, quindi, di lanciare la produzione di un’evoluzione del carro armato Leclerc, condannando così le ambizioni di esportazione di Knds France e riducendo l’influenza di Parigi nel programma Mgcs – nonostante la guerra in Ucraina (e non solo) abbia ricordato il ruolo essenziale giocato dagli Mbt sul campo di battaglia.

I relatori ritengono che, in definitiva, il ritorno alla “non scelta” operata nel LPM sul Mbt, previa mobilitazione di nuove risorse, consentirebbe di aumentare la “massa critica” del Armée de Terre e, quindi, anche la sua vocazione a guidare un Corpo d’Armata della NATO in vista di un impegno nell’Europa orientale.

La relazione si conclude con l’indicazione della raccomandazione del Senato al Governo a non escludere, a seconda dell’evoluzione della minaccia, l’ordine dopo il 2027 per un’evoluzione del carro armato Leclerc per aumentare il numero degli squadroni cingolati (le compagnie carri nel Esercito Italiano) del Armée de Terre, che consentirebbe anche di riconquistare un posto sul mercato internazionale dei veicoli corazzati pesanti e realmente pesare nel ambito del programma MGCS.

Tutto questo, ovviamente, al netto della grave crisi politica che ha colpito sia la Francia che la Germania, quest’ultima nel prossimo mese di gennaio con “la spada di Damocle” della prospettiva sempre più nitida di elezioni anticipate che potrebbero stravolgere l’attuale quadro politico, riportando al Governo del Paese la CDU/CSU come principale partito di coalizione che sarà chiamato ad affrontare la grave economica che attanaglia il Paese.

La stessa Francia sta attraversando un periodo di forti turbolenze politiche che hanno letteralmente falcidiato gli esecutivi che si sono susseguiti in continuazione, non avendo più il partito del Presidente Macron la maggioranza nell’Assemblea Nazionale con evidenti problemi di continuità dell’azione esecutiva.

Pertanto, il Senato ha preso una posizione particolarmente critica nei confronti del Esecutivo “reo” di non aver preso decisioni sul Leclerc in ordine ad un aumento della componente corazzata del Armée de Terre ed al contempo “bastona” la controparte tedesca sottolineandone l’interesse a proteggere la produzione dei Leopard 2A8 e del KF-51 Panther, mettendo una seria ipoteca sul futuro del futuro Mgcs.

Interessante, è anche il passaggio della relazione sulla opportunità o meno di continuare la cooperazione tra Nexter Group e Krauss Maffei Wegmann al interno di Knds FR, considerate le limitazioni lamentate dai senatori francesi.

Non è detto che il prossimo quadro politico tra i due Paesi sia ancora favorevole ad una stretta cooperazione industriale, considerato che quella militare non sembra più in cima ai desiderata di Parigi e Berlino.

Ricordiamo che la nuova società Leonardo Rheinmetall Military Vehicles (LRMV) avrà sede legale a Roma e sede operativa a La Spezia ed avrà come obbiettivo primario lo sviluppo industriale e la successiva commercializzazione del nuovo Main Battle Tank italiano (Mbt) e della nuova piattaforma Lynx per il programma Armored Infantry Combat System (Aics) nell’ambito del programma per i sistemi terrestri dell’Esercito Italiano (EI). È previsto anche lo sviluppo e la produzione di altri veicoli di questa famiglia, come veicoli da recupero, del genio e gittaponti. Entrambi i partner si aspettano, inoltre, che i loro prodotti congiunti offrano ampie opportunità di vendita sui mercati internazionali.

Per lo sviluppo del nuovo Main Battle Tank italiano (Mbt) si farà ricorso come base al KF-51 Panther, di cui Rheinmetall ha lanciato l’iniziativa nel 2022 presentandola ad Eurosatory a Parigi.

In gioco ci sono più di un migliaio di piattaforme Aics e quasi trecento tra Mbt e versioni speciali da realizzare per il rinnovamento della componente pesante del Esercito Italiano e non si può escludere che, dati i problemi del Ariete C2 AMV riscontrati e resi pubblici dalla stessa Forza Armata, i numeri degli Mbt possa salire.

Quello che è certo è che con in nuovo Main Battle Tank derivato dal KF-51 Panther l’Esercito Italiano avrà a disposizione ben più di un semplice mezzo ad interim, non avendo addosso la pressione per sviluppare e mettere in linea nel medio periodo un Mgcs come ha invece la Francia e come ha, peraltro in misura minore, la Germania che, comunque, ha avviato un programma di acquisizione dell’ultima versione A8 del carro armato Leopard 2.

(Estratto di un articolo pubblicato su aresidfesa.it)

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