Inizia la rincorsa a Starlink: Amazon ha lanciato i primi 27 satelliti per l’Internet satellitare Kuiper.
Lunedì, il colosso americano dell’e-commerce fondato da Bezos ha lanciato in orbita terrestre bassa i primi 27 satelliti del suo progetto Kuiper. Si tratta dell’inizio del dispiegamento della costellazione che rivaleggerà con il sistema di Internet satellitare Starlink di SpaceX, la società aerospaziale di Elon Musk, con la rete europea OneWeb, e nuovi player come SpaceSail della Cina.
La missione darà infatti il via all’implementazione su vasta scala di Kuiper da parte di Amazon, una rete simile a una maglia progettata per superare i 3.000 satelliti in orbita terrestre bassa che fornirà Internet ad alta velocità a livello globale.
La società afferma che prevede di iniziare a servire i clienti entro la fine dell’anno. Recuperare terreno con Starlink sarà la vera sfida: SpaceX ha costantemente ampliato la sua rete Starlink e le offerte di prodotti dal suo debutto nel 2020. Attualmente ci sono oltre 7mila satelliti Starlink (con un totale pianificato di 42.000) in orbita a circa 500 km sopra la superficie terrestre che collegano oltre 4,6 milioni di clienti in 125 paesi, secondo l’azienda di Musk.
Proprio ieri SpaceX, che controlla oltre il 60% di tutti i satelliti in orbita, ha messo in orbita altri 23 satelliti per il sistema internet Starlink, segnando il suo 250° lancio per la costellazione satellitare.
Tutti i dettagli.
IL LANCIO CON RAZZO ATLAS DI ULA
Inizialmente previsto il 9 aprile, ma rimandato a causa del maltempo, il lancio del primo lotto di 27 satelliti Kuiper è avvenuto ieri con successo tramite razzo Atlas V di Ula-United Launch Alliance, la joint venture tra Boeing e Lockheed Martin, dalla rampa di lancio dell’azienda presso la Cape Canaveral Space Force Station.
ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO ENTRO LA FINE DELL’ANNO
Se tutto andrà secondo i piani, l’azienda ha dichiarato di prevedere di “iniziare a fornire il servizio ai clienti entro la fine dell’anno”.
A CHE PUNTO È IL PROGETTO KUIPER
Amazon ha lanciato il progetto Kuiper nel 2019, sperando di utilizzare i satelliti nell’orbita terrestre bassa per aumentare l’accesso alla banda larga ad alta velocità e a bassa latenza nelle aree che attualmente non dispongono di una connettività Internet affidabile, con l’intenzione di investire 10 miliardi di dollari nello sviluppo della rete.
La società gestisce un centro di ricerca e sviluppo per il progetto a Redmond e nel 2022 ha annunciato piani per un impianto di produzione a Kirkland per fabbricare i satelliti.
A luglio 2023 il colosso di Seattle fondato da Jeff Bezos ha annunciato che investirà 120 milioni di dollari in un impianto di preparazione di satelliti Kuiper al lancio, presso il Kennedy Space Center della Nasa in Florida.
IN RITARDO SULLA TABELLA DI MARCIA
Alla fine del 2023 Amazon ha lanciato due prototipi di satelliti e ha previsto di iniziare i test di servizio l’anno successivo, con una maggiore disponibilità a seguire nel 2025. Ma il lancio è stato ritardato poiché i costruttori dei razzi che Amazon ha contrattato per i viaggi nello spazio hanno riscontrato problemi tecnici, osserva Bloomberg.
Non solo, il lancio per Kuiper è stato ritardato perché Ula ha dato priorità a due missioni della U.S. Space Force.
L’azienda intende lanciare un totale di 3.236 satelliti per fornire connettività globale e, in base alla sua attuale licenza con la Federal Communications Commission, Kuiper deve avere in volo metà della sua costellazione pianificata entro luglio 2025.
I ritardi nella produzione e nel lancio fanno sì che Kuiper difficilmente raggiunga questo obiettivo e dovrà probabilmente richiedere una deroga. In caso contrario, entro la metà del prossimo anno potrà lanciare solo il doppio dei satelliti in orbita, rileva il Financial Times.
RECUPERARE IL TERRENO CON STARLINK
Intanto Bezos con il progetto Amazon Kuiper si sta posizionando in concorrenza con Starlink che, al momento, rende SpaceX il più grande operatore satellitare del mondo. Gli altri rivali di Amazon includono la canadese Telesat, che non ha ancora lanciato satelliti, e OneWeb che ha costruito una rete di 620 satelliti ora della società satellitare francese Eutelsat, che offre il suo servizio Internet principalmente a governi e imprese.
Ma la questione è se questi player riusciranno effettivamente a recuperare terreno su Starlink di Elon Musk.
I bassi costi di ingresso di Starlink hanno permesso di conquistare una vasta base di consumatori, che a sua volta consente a SpaceX di promettere larghezza di banda dedicata a clienti “di priorità più elevata” come governi nazionali e forze armate, ha spiegato a Breaking Defense Tim Farrar, consulente di lunga data nel settore delle telecomunicazioni.
“Il problema principale [per Kuiper] sarà competere con Starlink su tutti i fronti, nel mercato consumer, in quello enterprise e in quello militare, e cosa questo significherà in termini di prezzi da offrire”, ha aggiunto Farrar. “Credo che il problema più grande sia che Musk e le sue aziende non si siano mai concentrati sul ritorno economico, quanto piuttosto sull’andare il più velocemente possibile, crescere il più possibile e aumentare il fatturato. Quindi, se Amazon tentasse di competere con Starlink sul prezzo, sembra fin troppo probabile che Starlink taglierebbe semplicemente i propri prezzi.”
LA STRATEGIA DI JEFF BEZOS
Ma il gigante tecnologico di Seattle si mostra ottimista.
In un’intervista a inizio anno concessa a Reuters, il presidente esecutivo di Amazon, Jeff Bezos, ha espresso fiducia nel fatto che Kuiper possa competere con Starlink, sottolineando che “c’è una domanda insaziabile” di internet. “C’è spazio per molti vincitori. Prevedo che Starlink continuerà ad avere successo, e prevedo che anche Kuiper avrà successo”, aveva dichiarato.
“Sarà un sistema principalmente commerciale, ma ci saranno senza dubbio usi difensivi per queste costellazioni in orbita terrestre bassa”, ha spiegato Bezos riguardo alla sua costellazione Kuiper.