Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dovrà aspettare ancora per salire a bordo del nuovo Air Force One.
Venerdì l’Aeronautica Militare statunitense ha dichiarato che la consegna del primo dei due nuovi Air Force One in fase di realizzazione da Boeing è posticipata di un altro anno, a metà del 2028, l’ultimo di una serie di ritardi, segnala Reuters.
L’Air Force One è un Boeing 747 modificato. Ne esistono due e il presidente vola su entrambi gli aerei che hanno più di 30 anni, ricorda Ap. Nel luglio 2018, durante la prima amministrazione Trump, Boeing ha ricevuto un contratto da 3,9 miliardi di dollari per costruire due velivoli 747-8 da utilizzare come Air Force One, la cui consegna era prevista entro dicembre 2024. Tuttavia, il colosso aerospaziale ha posticipato la consegna al 2028, verso la fine del secondo mandato di Trump.
Tecnicamente il programma è noto come VC-25B, poiché la famosa designazione “Air Force One” è riservata a quando il presidente si trova effettivamente su qualsiasi aereo dell’aeronautica americana, non quando è a terra, e tanto meno in costruzione, precisa la Cnn.
L’ultimo ritardo rischia di irritare ulteriormente l’inquilino della Casa Bianca, che ha dichiarato di voler volare sui nuovi aerei prima della fine del suo mandato, nel gennaio 2029.
Nel frattempo, lo scorso maggio gli Stati Uniti hanno ricevuto un aereo Boeing 747 (da centinaia di milioni di dollari) donato dal Qatar. La Casa Bianca ha chiesto all’Aeronautica Militare di potenziare il velivolo donato per utilizzarlo come Air Force One. Lo segnala ancora Reuters aggiungendo che il governo ha incaricato l’appaltatore della difesa L3Harris Technologies, di revisionare il 747 del Qatar.
Tutti i dettagli.
A CHE PUNTO È IL PROGRAMMA
Nel luglio 2018, sotto l’amministrazione Trump, Boeing ha ricevuto un contratto da 3,9 miliardi di dollari per costruire due velivoli 747-8 da utilizzare come Air Force One, la cui consegna era prevista entro dicembre 2024.
Nel 2021 l’azienda aveva comunicato all’aeronautica americana che il prezzo dell’aereo presidenziale di prossima generazione avrebbe potuto aumentare. Il contratto aveva un prezzo troppo basso per gli aerei dotati di avionica militare, comunicazioni avanzate e un sistema di autodifesa per resistere agli scenari di sicurezza peggiori. Non solo, il produttore di aerei stava cercando anche di ottenere più tempo per consegnarlo, citando difficoltà dovute alla pandemia e a un subappaltatore.
Inoltre, i costi sono aumentati da allora: Boeing ha addebitato 2,4 miliardi di dollari di oneri derivanti dal progetto. Il costo attuale della Boeing per la costruzione dei due nuovi jet è di oltre 5 miliardi di dollari.
“ERRORE” PER L’EX CEO
Nel 2022 l’allora numero uno di Boeing, Dave Calhoun, aveva ribadito che la compagnia aveva commesso un errore nell’accettare i termini aggressivi richiesti da Trump sull’Air Force One.
LA POSIZIONE DI BOEING
Da parte sua Boeing ha dichiarato in una nota di stare facendo progressi sul programma. “Il nostro obiettivo è consegnare due eccezionali aerei Air Force One al Paese”.
Già a inizio anno Trump ha espresso il suo disappunto nei confronti di Boeing per i ritardi, ma ha escluso la rivale europea Airbus come alternativa. Più o meno nello stesso periodo, l’attuale ceo di Boeing, Kelly Ortberg, ha dichiarato che Elon Musk, consigliere di Trump, stava “aiutando molto” nella gestione della consegna del jet presidenziale. Infine, sempre Reuters segnala che lo scorso giugno Boeing ha assunto un ex dirigente di Northrop Grumman, per guidare il programma Air Force One. Si tratta di Steve Sullivan, che in precedenza aveva lavorato a programmi chiave di Northrop, tra cui il bombardiere B-21.




