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Avio spicca il volo in Borsa grazie all’Esa

L'Agenzia spaziale europea (Esa) assegna contratti da 350 milioni di euro ad Avio per potenziare Vega C e sviluppare Vega E. Il titolo della società con sede a Colleferro sale a Piazza Affari. Fatti, numeri e approfondimenti

Avio decolla in Borsa dopo i nuovi contratti con l’Agenzia spaziale europea (Esa).

Oggi l’Esa ha firmato due contratti con la società italiana leader nella propulsione spaziale che realizza il vettore Vega per proseguire nello sviluppo del lanciatore di nuova generazione, Vega-E, e aumentare il numero di voli annuali del razzo Vega-C. Lo rende noto una nota del gruppo guidato da Giulio Ranzo.

Il valore complessivo dei contratti è di circa 350 milioni di euro e con un orizzonte temporale di tre anni.

La notizia segue il recente ritorno in volo del razzo Vega C, con il lancio dello scorso 5 dicembre da Kourou. Dopo due anni di stop, il lanciatore europeo Vega C è tornato nello spazio posizionando in orbita Sentinel-1C, il satellite di Copernicus per l’osservazione della Terra, che fornirà immagini radar essenziali per comprendere i cambiamenti climatici e preservare il nostro pianeta. Per il lanciatore è prevista una cadenza fino a 6 lanci per anno.

E sulla scia della notizia dei contratti dell’Esa, il titolo di Avio schizza a Piazza Affari: alle 15:30 le azioni scambiano a 14,34 euro, con un aumento del 9,47%.

COSA PREVEDE IL PRIMO CONTRATTO TRA AVIO ED ESA RIGUARDO VEGA E

Il primo contratto siglato con l’Esa consentirà di proseguire lo sviluppo della prossima evoluzione del lanciatore, il Vega-E, fino alla fase di qualificazione a terra, ultimo passo prima del volo inaugurale, spiega la società di Colleferro.

Come ricorda Europeanspaceflight, nel 2017 l’Agenzia ha assegnato ad Avio un importo iniziale di 53 milioni di euro per iniziare lo sviluppo di Vega E. A questo sono seguiti altri 118,8 milioni di euro a luglio 2021 per continuare il suo sviluppo. Quindi, con il contratto odierno l’Esa finanzierà completamente il progetto.

Nello specifico, il contratto copre tutti gli aspetti del sistema di lancio, come l’assemblaggio del razzo, la costruzione della piattaforma di lancio, il rifornimento, i sistemi della rampa di lancio e la logistica, oltre ai test integrati e combinati dell’intero sistema Vega-E.

Inoltre, spiega la società, Vega-E sarà dotato di tre stadi anziché quattro e utilizzerà una nuova piattaforma di lancio che sarà costruita sull’ex complesso di lancio dell’Ariane 5. Mentre Vega-C non richiede rifornimento sulla piattaforma, Vega-E sarà dotato di uno stadio superiore a propellente liquido (metano e ossigeno liquido) che sostituirà sia il motore Zefiro 9 sia lo stadio AVUM che verrà rifornito a poche ore dal decollo. La nuova configurazione del lanciatore permetterà di incrementare la capacità di carico utile fino a 3 tonnellate rispetto alle attuali 2,3 del Vega-C.

LE OPERAZIONI DI VEGA C

Dopo il ritorno in volo di inizio mese, la firma del contratto odierno migliorerà le operazioni a terra per aumentare il numero di voli annuali e ridurre il tempo tra due lanci consecutivi, indica Avio.

Presso lo Spazioporto Europeo della Guyana Francese sarà costruito un nuovo edificio per l’integrazione del lanciatore Vega-C. Questo permetterà ai tecnici di lavorare contemporaneamente su due razzi in fase di assemblaggio – uno sulla rampa di lancio e l’altro nel nuovo edificio di integrazione – e di condurre due campagne di lancio in parallelo, precisa la nota. Questa configurazione ridurrà il tempo necessario tra due lanci, eliminando al contempo vincoli operativi per lo sviluppo delle attività del Vega-E.

“Ciò aumenterà notevolmente la capacità”, ha affermato Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio, in un’intervista ripreso da Spacenews. L’azienda sta pianificando quattro lanci del Vega C nel 2025 utilizzando l’infrastruttura attuale, ma ha affermato che il nuovo edificio di integrazione supporterà un aumento a sei lanci all’anno in futuro.

IL COMMENTO DI EQUITA

Infine, per gli analisti i contratti odierni sono coerenti con la guidance. Lo scorso novembre il gruppo ha confermato infatti la guidance 2024 che stima un portafoglio ordini a 1,5 miliardi, ricavi netti nel range di 370-390 milioni, un ebitda reported tra 21 e 26 milioni e un utile netto di 6-10 milioni.

“Come indicato anche nella call dei risultati del 3Q, i contratti erano attesi e già inclusi nella raccolta ordini FY24 insieme a quelli annunciati di recente per la propulsione tattica (150 milioni di euro), necessari per centrare la guidance di portafoglio ordini +10/+18% YoY a 1,5-1,6 miliardi di euro – commenta Equita, ripresa da Borsa italiana – Se questi 350 milioni di euro venissero integralmente inclusi nella raccolta ordini di quest’anno riteniamo che il portafoglio ordini possa anche superare l’intervallo della guidance”.

L’ANALISI DI INTESA SANPAOLO

“I contratti annunciati sono coerenti con la guidance di backlog di fine 2024 di 1,6 miliardi di euro (rispetto a 1,348 miliardi di euro al 30 settembre 2024) ribadita dalla società lo scorso novembre e con la strategia annunciata in termini di nuovi prodotti e sviluppo di Vega C”, commentano gli analisti di Intesa Sanpaolo.

“Riteniamo che gli annunci di nuovi contratti siano un’ulteriore conferma del ruolo strategico svolto da Avio nel supportare i programmi di sviluppo dell’Agenzia Spaziale Europea”, concludono da Intesa.

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