Decolla Avio Piazza Affari.
Lo scorso venerdì a mercati chiusi la società quotata sul segmento Star – leader nella propulsione spaziale che realizza il vettore Vega e il motore P120C impiegato nei quattro booster laterali dell’Ariane 6, oltre che nel Vega C – ha riportato i risultati per i primi nove mesi del 2024. L’azienda guidata da Giulio Ranzo ha archiviato il periodo gennaio-settembre con ricavi e profitti in crescita grazie alla propulsione in ambito difesa e ai progetti di sviluppo tecnologico.
Inoltre, la società si prepara al ritorno in volo del razzo Vega C, con il lancio previsto il 3 dicembre da Kourou trasportando il satellite di imaging radar Sentinel-1C. «È un evento atteso dagli investitori», osservava di recente Ranzo. Il programma di lanci è in crescita. «Dopo i 4 lanci previsti nel 2025 potremo arrivare a 5-6 lanci l’anno».
E oggi il titolo corre in Borsa grazie ai commenti positivi degli analisti sui conti: alle 16 le azioni di Avio scambiano a 12.76 euro (+ 2.08%) dopo aver toccato un aumento del 4,48%.
Tutti i dettagli.
I NUMERI DEI PRIMI NOVE MESI DI AVIO
La società con sede a Colleferro ha registrato ricavi per 277,9 milioni nei primi nove mesi dell’esercizio 2024, in crescita del 24,6%, con un ebitda rettificato di 5,9 milioni (+12,3%) e un risultato operativo netto rettificato di 3,1 milioni (in aumento di 1,2 milioni rispetto all’anno precedente). L’ebitda “reported” cresce a 12,1 milioni (+38,5%) mentre l’utile operativo “reported” resta negativo per 700mila euro, anche se in miglioramento rispetto ai -3,5 milioni di settembre 2023. Stabili gli ordini a 1,348 miliardi (-0,8%) con acquisizioni di commesse nei primi nove mesi pari a 267 milioni prevalentemente derivanti dalla propulsione per il settore della difesa, dalla produzione di motori P160 e lo sviluppo del lanciatore Vega E. La posizione finanziaria netta a settembre è negativa per 0,1 milioni dai -76,3 milioni di dicembre.
CONFERMATA LA GUIDANCE
Il gruppo ha confermato la guidance 2024 che stima un portafoglio ordini a 1,5 miliardi, ricavi netti nel range di 370-390 milioni, un ebitda reported tra 21 e 26 milioni e un utile netto di 6-10 milioni.
TERZO TRIMESTRE COERENTE CON LA GUIDANCE PER EQUITA
Per gli analisti di Equita, che ha un target price di 12,30 euro per azione e una raccomandazione “Hold”, i risultati del terzo trimestre risultano leggermente migliori delle attese e coerenti con la guidance FY24. Per quanto riguarda gli spunti dalla call, la sim evidenzia che la posizione finanziaria netta ha risentito di un effetto timing legato ai pagamenti degli anticipi, che il management prevede siano riassorbiti entro fine anno (di fatti il 2 ottobre la NFP era già net cash di 30 milioni di euro). Inoltre, per centrare la guidance di raccolta ordini FY24 nel 4Q sono necessari 0,3/0,4 miliardi di euro di ordini che il management si aspetta di sottoscrivere dalla propulsione tattica per il maxi ordine della Polonia a Mbda, dall’ultima tranche di sviluppo del Vega E e dalla produzione di Vega C, sostengono gli anlisti ripresi da Teleborsa.
ATTENZIONE AL RITORNO IN VOLO DEL VEGA C PER INTESA SANPAOLO
Intesa Sanpaolo, che ha un target price di 14,30 euro per azione e una raccomandazione “Buy”, parla di risultati 3Q/9M24 ampiamente in linea con le attese. “Riteniamo che i risultati annunciati supportino pienamente il raggiungimento degli obiettivi finanziari dell’azienda per il 2024 e apprezziamo i recenti sviluppi aziendali negli Stati Uniti, che potrebbero dare impulso alla crescita del gruppo nel medio termine – si legge nella ricerca ripresa da Teleborsa – Riteniamo che nel breve termine, l’attenzione degli investitori sarà rivolta al ritorno in volo del Vega C”.
RISULTATI LEGGERMENTE PIÙ FORTI DEL PREVISTO PER INTERMONTE
Secondo Intermonte, che ha un target price di 14,00 euro per azione e una raccomandazione “Outperform”, Avio ha riportato risultati leggermente più forti del previsto, soprattutto per la top line, aumentando così la visibilità sulle previsioni per il 2024.
Confermiamo la nostra visione positiva sul titolo in base all’aspettativa di un costante miglioramento nei numeri e di una continuazione del solido slancio di acquisizione ordini, soprattutto nella propulsione tattica, anche grazie alla nuova partnership negli Stati Uniti, che è potenzialmente un punto di svolta per Avio”, si legge nella ricerca.
Come previsto, il trimestre ha visto una forte crescita del fatturato grazie ai progetti di sviluppo tecnologico (NextGen EU) e alla produzione di propulsione per la difesa, portando a un fatturato di 97,3 milioni di euro, in aumento del 49,3%, molto più del 24,7% YoY previsto. Poiché il margine era ampiamente allineato alla nostra stima ma su una base di ricavi molto più elevata, l’Ebitda rettificato è arrivato a 5,3 milioni, al di sopra della nostra stima di 4,4 milioni, un notevole miglioramento rispetto a 3,6 milioni di euro registrati l’anno scorso.
FOCUS A STELLE E STRISCE
Dopodiché, Intermonte si concentra sugli ulteriori progressi negli Stati Uniti.
La scorsa settimana Avio Usa, la controllata della società italiana, ha stretto un accordo con Acmi Properties, società immobiliare texana, per avviare il primo impianto di produzione motori propellente solido negli Stati Uniti.
Quindi il produttore di razzi italiano ha in programma di avviare il suo primo stabilimento americano per soddisfare la crescente domanda nei mercati dello spazio e della difesa. D’altronde lo scorso luglio l’azienda ha firmato con il colosso statunitense Raytheon per sviluppare “motori a propellente solido essenziali per applicazioni di difesa”. Inoltre, Avio collaborerà anche con l’esercito americano “per lo sviluppo e la prototipazione rapida di un motore a propellente solido per applicazioni terra-aria”.
LE STIME SUI RICAVI USA
“Questo annuncio è arrivato prima del previsto, il che suggerisce che lo sviluppo di nuove soluzioni per il mercato americano potrebbe avvenire più rapidamente del solito nel settore. Ci aspettiamo che la produzione di motori a combustibile solido per Raytheon e l’esercito sia pienamente operativa in circa 3 anni. L’entità dell’investimento per il nuovo impianto non è ancora nota e potrebbe variare in modo significativo in base ai co-investimenti dei partner e ai potenziali incentivi” prosegue il broker.
Tuttavia, le stime di Intermonte non incorporano ancora alcun rialzo dagli accordi statunitensi, in attesa di ulteriori dettagli, ma in base all’ordine di grandezza pensa che i ricavi dagli Stati Uniti possano aggiungere più di 100 milioni di euro di fatturato una volta operativi (almeno tra 3 anni), con un buon margine.