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Xiaomi

Auto elettriche, Xiaomi riuscirà dove Apple ha fallito?

Mentre Apple cancella il progetto per l'auto elettrica a guida autonoma, Xiaomi annuncia la data di vendita della sua prima berlina. Il mercato dei veicoli a batteria, però, mostra segni di rallentamento, e anche in Cina la situazione è complicata. Tutti i dettagli.

Xiaomi, la società cinese di elettronica nota principalmente per gli smartphone, ha annunciato nei giorni scorsi la data di consegna in Cina – il 28 marzo – del suo primo modello di veicolo elettrico: una berlina a quattro porte chiamata SU7. Il prezzo, invece, non è stato rivelato.

La notizia, giunta a tre anni di distanza dall’ingresso nell’industria automobilistica, ha causato un aumento delle azioni della società alla borsa di Hong Kong, dove il 14 marzo scorso, giorno dell’annuncio, hanno guadagnato oltre l’11 per cento.

XIAOMI VUOLE METTERSI A PRODURRE AUTO ELETTRICHE

La Cina è sia il più grande mercato per le auto elettriche al mondo, sia il maggiore  produttore. Al di là dei marchi stranieri attivi nel paese, come la statunitense Tesla, esistono aziende locali estremamente competitive: BYD, ad esempio, è diventata la maggiore venditrice di veicoli elettrici del pianeta. Tuttavia, come fa notare Quartz, a febbraio si è verificato un calo del 12 per cento su base annua delle vendite di auto elettriche e ibride plug-in in Cina, dovuto sia all’indebolimento della domanda che ai festeggiamenti per il Capodanno lunare.

L’obiettivo dichiarato di Xiaomi, comunque, è diventare uno dei cinque principali produttori automobilistici al mondo. L’azienda sostiene che la sua SU7 sia dotata di una tecnologia di alimentazione elettrica molto potente che consentirebbe al veicolo di accelerare più velocemente dei modelli di Tesla e Porsche. Per realizzare la sua ambizione, Xiaomi si è impegnata a investire 10 miliardi di dollari in dieci anni nella fabbricazione di auto. A occuparsi direttamente della costruzione della SU7 sarà il gruppo automobilistico statale BAIC, in uno stabilimento a Pechino.

XIAOMI FARÀ LA FINE DI APPLE?

Ci si domanda se Xiaomi avrà successo là dove Apple ha fallito: anche la società tecnologica di Cupertino, famosa soprattutto per gli smartphone, si era infatti lanciata nello sviluppo di un’auto elettrica e a guida autonoma, ma alla fine – dopo una decina d’anni e una spesa di svariati miliardi di dollari – ha preferito cancellare il progetto, comunicando la decisione a fine febbraio.

Secondo Reuters, il mercato dei veicoli elettrici è oggi “molto più cupo” rispetto a tre anni fa, quando Xiaomi annunciò il suo ingresso nell’industria della mobilità. La crescita della domanda di veicoli a batteria sta rallentando: nel 2023 le vendite sono aumentate del 30 per cento, rispetto al +60 per cento del 2022. In Cina, cioè il mercato domestico di Xiaomi, è in corso una feroce “guerra dei prezzi” tra le case automobilistiche, che stanno sacrificando i loro margini di profitto pur di affossare i concorrenti e guadagnare spazi: non esattamente il contesto migliore per un produttore agli inizi.

Secondo Reuters, tuttavia, Xiaomi potrebbe comunque trovare una nicchia: il sistema operativo della SU7 potrebbe connettersi ai numerosi dispositivi dell’azienda – smartphone, tablet, videocamere e quant’altro – per migliorare l’esperienza utente. Xiaomi, inoltre, è in buona salute sotto il profilo economico: nel 2023 ha generato un flusso di cassa operativo di quasi 19 miliardi di yuan (oltre 2,5 miliardi di dollari). Per fare un paragone, uno dei più famosi marchi cinesi di veicoli elettrici, NIO, riporterà una perdita di 15 miliardi di yuan quest’anno, stando alle previsioni.

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