Nel secondo trimestre del 2024 i rendimenti operativi di Volkswagen sono calati al 6,6 per cento – un anno prima erano al 7 per cento -, un risultato inferiore alle aspettative che porterà la casa automobilistica a effettuare ulteriori tagli ai costi nella seconda metà dell’anno in modo da rispettare gli obiettivi: così ha dichiarato Arno Antlitz, il direttore finanziario.
I RISULTATI DI VOLKSWAGEN
Il gruppo tedesco – proprietario di marchi come Audi, Skoda, Seat e l’omonimo Volkswagen – ha visto calare del 5 per cento i rendimenti nei primi sei mesi del 2024. Le previsioni sul flusso di cassa sono state abbassate a 2,5-4,5 miliardi di euro, mentre in precedenza arrivavano a 6,5 miliardi. Gli utili del secondo trimestre al netto di interessi e imposte sono ammontati a 5,4 miliardi, contro i 5,6 miliardi di un anno prima.
Dall’inizio dell’anno il valore delle azioni è sceso del 10 per cento.
TAGLI ALLA CAPACITÀ PRODUTTIVA
Volkswagen punta a ridurre del 10 per cento la capacità in Europa e l’ha già tagliata del 25 per cento in alcuni stabilimenti, incluso quello di Wolfsburg, il più importante.
Antlitz ha spiegato che la spesa per gli investimenti nel periodo 2025-2029 verrà ridotta a 165 miliardi di euro, rispetto ai 180 miliardi del periodo 2024-2028.
UNA CRISI GENERALE
Volkswagen non è l’unica casa automobilistica in difficoltà, comunque: anche altre aziende del settore – come Stellantis, Renault e Nissan – hanno riportato un calo degli utili nella prima metà dell’anno a causa dell’infiacchimento della domanda di auto, specialmente in Cina, e della debolezza delle vendite di veicoli elettrici, mediamente più costosi dei modelli tradizionali e per questo ancora dipendenti dagli incentivi.
LA CRESCITA DEGLI ORDINI PER I PROSSIMI MESI
Tra le note positive, Volkswagen ha fatto sapere che nel periodo gennaio-giugno c’è stata una crescita del 2 per cento degli ordini in Europa occidentale e un raddoppio degli ordini di vetture a batteria. Il portafoglio degli ordini arriva “fino al quarto trimestre” del 2024 e nel secondo semestre la società ha in programma il rilascio di un gran numero di nuovi modelli, puntando in particolare ai mercati dell’elettrico negli Stati Uniti e in Cina.
LE DIFFICOLTÀ SULL’AUTO ELETTRICA
La casa tedesca, però, sta avendo difficoltà nell’elettrificazione dell’offerta: per questo il mese scorso ha annunciato un accordo con il produttore statunitense Rivian, in perdita, al quale trasferirà 5 miliardi di dollari in cambio dell’accesso ai suoi software e alle sue tecnologie per le batterie.
Sempre in tema di mobilità elettrica, l’anno scorso Volkswagen aveva investito 700 milioni nella casa cinese Xpeng con l’obiettivo di recuperare terreno in Cina – un mercato fondamentale, nonché il più grande al mondo per i veicoli elettrici -, dove la concorrenza dei produttori locali è cresciuta parecchio: nel secondo trimestre del 2024, infatti, le consegne di Volkswagen nel paese sono diminuite del 19 per cento.
L’amministratore delegato Oliver Blume ha fatto sapere che Volkswagen prolungherà la sua linea di vetture con motore a combustione interna, forse aggiungendo anche nuovi modelli tra i vari marchi del gruppo senza però che questo comporti un aumento della spesa totale per gli investimenti.
COSA RISCHIA VOLKSWAGEN IN EUROPA
Nell’Unione europea, in particolare, il gruppo tedesco deve trovare il modo di aumentare le vendite di auto elettriche altrimenti potrebbe non riuscire a rispettare gli obiettivi sui livelli di emissioni della flotta, rischiando così una multa che impatterebbe sugli utili dell’anno prossimo per 2 miliardi di euro.