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Autostrade Spostamenti

Unipol accelera contro Aiscat sul telepedaggio e l’Antitrust indaga

Agcm apre un provvedimento su Autostrade per l'Italia (Aspi) per un presunto abuso di posizione dominante. La denuncia di UnipolTech e la posizione di Aspi

 

Autostrade per l’Italia finisce nel mirino del Garante per la concorrenza. L’Agcm (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha avviato un procedimento istruttorio per verificare se Autostrade per l’Italia ha abusato della sua posizione dominante attraverso l’Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori (Aiscat).

IL PRESUNTO ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE DI AUTOSTRADE

Sul tavolo dell’Antitrust, dunque, c’è la presunta violazione dell’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea: Aiscat avrebbe escluso o reso difficoltoso l’ingresso di nuovi fornitori nel mercato del telepedaggio. A sollevare la questione è stata la società UnipolTech del gruppo Unipol., attiva nella progettazione, sviluppo ed erogazione di servizi innovativi basati su telematica. AISCAT avrebbe ostacolato la diffusione del prodotto Unipolmove, realizzato da UnipolTech, che consente il pagamento elettronico del pedaggio autostradale.

I TRE SERVIZI NEL MERCATO DEL TELEPEDAGGIO

Per capire cosa UnipolTech contesta ad Autostrade per l’Italia e ad AISCAT è necessario chiarire come funzioni il telepedaggio. Il mercato del telepedaggio vede coesistenza di una triplice tipologia di servizi:

  • il servizio nazionale del telepedaggio nel quale solo Telepass opera da oltre 30 anni sia per i mezzi leggeri che per i mezzi pesanti;
  • il Servizio Europeo di Telepedaggio (SET) attualmente disciplinato dalla Direttiva 2019/520/UE, erogabile sia per i mezzi leggeri che per i mezzi pesanti;
  • il Servizio Interoperabile di Telepedaggio (SIT), il cui accesso è consentito a UnipolT, solo per mezzi pesanti.

LE CONDOTTE DI AUTOSTRADE SEGNALATE DA UNIPOLTECH

La società UnipolTech ha denunciato una serie di condotte messe in atto da AISCAT al fine di ostacolare l’ingresso nel mercato italiano del telepedaggio autostradale. Le condotte segnalate, come riportato nel provvedimento dell’AGCM si distinguono in cinque filoni:

  • predisposizione e applicazione, da parte di AISCAT, di una procedura di accreditamento al nuovo servizio SET lunga e farraginosa, nell’ambito della quale AISCAT avrebbe tenuto comportamenti dilatori;
  • mancato adeguamento di tutti i varchi autostradali per il funzionamento contestuale dei due servizi SIT e SET;
  • mancato adeguamento della cartellonistica dei varchi autostradali per segnalare agli utenti il funzionamento anche dei servizi SET;
  • impedimento all’applicazione agli utenti di UnipolT di agevolazioni tariffarie invece applicate agli utenti Telepass;
  • applicazione, nei contratti stipulati da UnipolT con le concessionarie, di un contratto standard predisposto da AISCAT contenente clausole contrattuali onerose e discriminatorie rispetto alle clausole applicate a Telepass.

In aggiunta a queste segnalazioni UnipolTech ha denunciato la fatturazione ai propri clienti di importi non dovuti a causa dei cosiddetti errati transiti. Tale pratica consiste nell’addebitare al cliente, in caso di mancata rilevazione del transito del veicolo dovuta a malfunzionamenti tecnici, il transito calcolato dalla stazione di entrata geograficamente più lontana anziché dalla stazione di ingresso effettiva determinando, quindi, un costo molto più elevato.

LE PRESUNTE SCORRETTEZZE DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA

In sostanza, come riporta l’AGCM, “Autostrade per l’Italia S.p.A., tramite AISCAT, avrebbe dirottato gli operatori nuovi entranti verso il Sistema Europeo di Telepedaggio (SET) e il Sistema Interoperabile del Telepedaggio per Mezzi Pesanti (SIT-MP), più onerosi del sistema nazionale dal punto di vista dei requisiti richiesti per l’accreditamento e della relativa procedura, nonché delle condizioni applicate (discriminatorie rispetto a quelle applicate a Telepass per il sistema nazionale), sia  sotto il profilo contrattuale, sia sotto il profilo relativo alla possibilità di accordare alla clientela sconti, sia ancora sotto il profilo del trattamento dei cosiddetti errati transiti, cioè l’addebito all’utenza del pedaggio per un transito nonostante la mancata rilevazione del veicolo in entrata”. In aggiunta Autostrade avrebbe ritardato e impedito lo sviluppo del SET rallentando l’adeguamento dei varchi autostradali e della relativa cartellonistica. L’inizio dell’abuso risalirebbe al gennaio 2019 “quando UnipolTech ha presentato una formale richiesta di accreditamento per svolgere il servizio di telepedaggio sulla rete autostradale italiana in concessione, a seguito della quale, l’associazione (dietro la quale agiva Autostrade per l’Italia S.p.A.) sembra aver procrastinato con comportamenti dilatori l’accreditamento della società al SET e imposto l’opzione per il solo SIT-MP”.

LE INDAGINI DELL’AGCM

L’AGCM ha fatto partire le sue indagini svolgendo ispezioni nelle sedi di Autostrade per l’Italia S.p.A. e di alcune società non parti del procedimento, avvalendosi del contributo del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza. I legali di parte hanno sessanta giorni, a partire dalla notifica del provvedimento, per chiedere di essere sentiti. La responsabile del procedimento è la dott.ssa Cristina Lo Surdo e il procedimento si concluderà entro il 31 dicembre 2023.

LA POSIZIONE DI ASPI

“In relazione all’istruttoria dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di Autostrade per l’Italia, la Società ritiene opportuno specificare di aver sempre operato con la massima trasparenza, nel pieno rispetto della normativa vigente e senza alcuna preclusione all’ingresso di nuovi operatori sul mercato del telepedaggio”. È quanto fa sapere Aspi in una nota commentando il procedimento istruttorio avviato dall’Antitrust nei confronti della società per “abuso di posizione dominante, posto in essere tramite l’Aiscat”. Alla base del procedimento vi è l’ipotesi che il comportamento messo in atto da Aspi abbia escluso e/o ostacolato l’ingresso di nuovi fornitori nel mercato del telepedaggio. Aspi ricorda di essere stata il primo concessionario autostradale a sottoscrivere un contratto con operatore di telepedaggio europeo già nel 2019 e fa sapere di aver “messo a disposizione ogni informazione utile sull’argomento, con spirito di collaborazione e di fiducia nei confronti dell’Autorità”.

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