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Perché l’Ue indaga sugli pneumatici cinesi

La Commissione europea ha avviato una nuova indagine sugli pneumatici cinesi, che arrivano nell'Unione in grandi quantità e a prezzi stracciati. Tutti i dettagli.

La Commissione europea ha avviato giovedì un’indagine anti-sussidi sulle importazioni dalla Cina di pneumatici per automobili, furgoni e autobus, accusando il governo di Pechino di fornire sovvenzioni sleali ai produttori. Non si tratta della prima indagine sui copertoni cinesi: lo scorso maggio, infatti, Bruxelles ne aveva già lanciata una per contrastare la pratica del dumping, cioè la vendita all’estero di un bene a un prezzo artificiosamente più basso di quello praticato sul mercato interno.

Il maggiore produttore cinese di pneumatici è Hangzhou Zhongce Rubber Company, anche noto come Zc Rubber, proprietario del marchio Goodride.

LA SITUAZIONE NEL MERCATO EUROPEO DEGLI PNEUMATICI

Secondo la Coalition Against Unfair Tyre Imports, che raccoglie i produttori europei di pneumatici, dal 2021 a oggi le importazioni di copertoni dalla Cina sono aumentate del 51 per cento e hanno prezzi dal 30 al 65 per cento più bassi di quelli praticati dalle aziende nel Vecchio continente, che inevitabilmente hanno problemi a vendere.

L’associazione ha aggiunto che i produttori cinesi ricevono sussidi dal governo in forma di sovvenzioni, prestiti agevolati, esenzioni fiscali e forniture di terreni ed elettricità a prezzi più bassi di quelli di mercato.

L’industria europea degli pneumatici conta circa 75.000 occupati diretti.

I TEMPI DELL’INDAGINE EUROPEA

La Commissione europea avrà tredici mesi di tempo per concludere l’indagine, ma potrà imporre dazi provvisori sulle importazioni di pneumatici cinesi già entro nove mesi.

LE CONSEGUENZE PER L’INDUSTRIA DELLA GOMMA

L’aumento delle importazioni dalla Cina e la diminuzione delle vendite di pneumatici prodotti in Europa ha avuto delle ripercussioni anche sull’industria della gomma, con la quale vengono realizzati i battistrada.

Stando a S&P Global, che lo scorso maggio aveva raccolto i pareri di diverse aziende del settore, “le importazioni di pneumatici a prezzi competitivi hanno ridotto la domanda di pneumatici [europei, ndr], determinando anche una diminuzione della domanda di gomma”. E ancora: “il mercato europeo della gomma ha registrato una domanda costantemente bassa”, che ha fatto crollare i prezzi del materiale.

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