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Guardia Costiera

Tutti i compiti della Guardia Costiera

Struttura, organizzazione e compiti del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera. L'approfondimento di Francesco D’Arrigo, direttore dell’Istituto Italiano Studi Strategici “Niccolò Machiavelli”

 

Il naufragio avvenuto Steccato di Cutro in Calabria ha fortemente impressionato l’opinione pubblica e scatenato polemiche politiche che però non riescono ad inquadrare le cause che possono aver contribuito alla morte di almeno 67 persone, tra le quali numerosi bambini.

Secondo il portavoce della Guardia Costiera si tratta di “una tragedia non prevedibile alla luce delle informazioni che pervenivano. Gli elementi di cui eravamo a conoscenza noi e la Guardia di Finanza – ha aggiunto – non facevano presupporre che ci fosse una situazione di pericolo per gli occupanti. Non erano arrivate segnalazioni telefoniche né da bordo né dai familiari. E allo stesso tempo la barca, partita 4 giorni prima dalla Turchia, non aveva riportato alcuna informazione alle altre omologhe organizzazioni di guardia costiera che ha attraversato”.

Il Gip del Tribunale di Crotone ha convalidato il fermo dei due scafisti arrestati due giorni fa con l’accusa di avere guidato l’imbarcazione naufragata davanti alla costa di Steccato di Cutro, con l’accusa di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, naufragio colposo e lesioni. Inoltre, ha avviato un’altra inchiesta per ricostruire la concatenazione dei fatti ed accertare eventuali responsabilità per omesso soccorso.

Ci si domanda com’è possibile che nessuno sia riuscito a individuare quel barcone prima che si spezzasse a poche decine di metri dalle coste italiane. Ci sono state oppure no lacune, negligenze, errori, nella gestione dei soccorsi?

IL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO – GUARDIA COSTIERA

Il Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera è un Corpo della Marina Militare che svolge compiti e funzioni collegate in prevalenza con l’uso del mare per i fini civili e con dipendenza funzionale da vari ministeri che si avvalgono della loro opera: primo fra tutti il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha “ereditato” nel 1994, dal Ministero della Marina mercantile, la maggior parte delle funzioni collegate all’uso del mare per attività connesse con la navigazione commerciale e da diporto e sul cui bilancio gravano le spese di funzionamento. Il Corpo dispone di un organico complessivo di circa 11.000 persone tra ufficiali, sottufficiali e truppa.

In particolare il Corpo delle capitanerie di porto ha una duplice dipendenza:

  • Ministero delle Difesa in quanto Corpo della F.A. Marina Militare per i compiti attribuiti dalla L. 1178/26 e successive modifiche e int.;
  • Ministero delle infrastrutture e trasporti per i compiti in materia di navigazione e trasporto marittimo, vigilanza nei porti, sicurezza della navigazione e demanio marittimo.

Inoltre si avvalgono dell’opera delle Capitanerie di porto:

  • Ministero Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare: tutela e difesa ambiente marino (25 aree marine estese su 18.000 ettari di mare e 580 Km di costa); sorveglianza aree marine protette; vigilanza ed intervento nelle emergenze per inquinamento.
  • Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali: il Comando Generale è il referente italiano in ambito UE per il controllo delle attività di pesca (CCNP – Centro Controllo Nazionale Pesca); funzioni amministrative periferiche in materia di pesca marittima e sorveglianza sull’intera filiera della pesca; accertamento infrazioni alle norme nazionali e comunitarie, sia in mare che a terra.
  • Ministero dell’Interno: concorso vigilanza immigrazione clandestina; concorso contrasto traffico stupefacenti.
  • Ministero per i Beni e delle Attività Culturali: concorso alla tutela del patrimonio storico, artistico e archeologico sommerso.
  • Dipartimento Protezione Civile: gestione operativa della Stazione COSPAS-SARSAT; concorso agli interventi di protezione civile in situazioni di emergenza; struttura permanente CP presso PROCIVILMARE/COEM.

L’ampiezza, la varietà e la complessità delle attività svolte pongono le capitanerie come organo di riferimento per le attività marittime e ne fanno un vero e proprio “sportello unico” nei rapporti con l’utenza del mare. Il Corpo si configura come una struttura altamente specialistica, sia sotto il profilo amministrativo che tecnico-operativo, per l’espletamento di funzioni pubbliche statali che si svolgono negli spazi marittimi di interesse nazionale. Tali spazi comprendono 155.000 Kmq di acque marittime, interne e territoriali, che sono a tutti gli effetti parte del territorio dello Stato, nonché ulteriori 350.000 KMq di acque sulle quali l’Italia ha diritti esclusivi (sfruttamento delle risorse dei fondali) o doveri (soccorso in mare e protezione dell’ambiente marino): un complesso di aree marine di estensione quasi doppia rispetto all’intero territorio nazionale che, com’è ben noto ammonta a 301.000 KMq. Secondo le linee di tendenza che si stanno affermando in Europa, l’autorità marittima – guardia costiera deve esercitare un effettivo controllo sui mari per la salvaguardia della vita umana, per la sicurezza della navigazione, per il corretto svolgimento delle attività economiche (pesca e sfruttamento della piattaforma continentale) e per la tutela dell’ambiente marino.

ORGANIZZAZIONE

Il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera è articolato in una struttura centrale ed una periferica. La prima fa capo al Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, responsabile del coordinamento e del controllo di tutte le attività svolte dalle Capitanerie di Porto e del coordinamento generale delle attività di ricerca e soccorso (Search&Rescue), per le quali si avvale della dipendente Centrale Operativa.

La struttura periferica del Corpo presente lungo gli 8.000 chilometri di coste nazionali è articolata nei seguenti Comandi Periferici:

  • 15 Direzioni Marittime, cui fanno capo altrettanti Comandi Operativi di Zona Marittima;
  • L’autorità Marittima della Navigazione dello Stretto di Messina;
  • 54 Capitanerie di Porto;
  • 48 Uffici Circondariali Marittimi;
  • 128 Uffici Locali Marittimi;
  • 48 Delegazioni di spiaggia.

Inoltre fanno parte del Corpo:

SICUREZZA DELLA NAVIGAZIONE

Con legge 23 dicembre 1996, n°647, il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera – ha assunto le competenze in materia di sicurezza della navigazione. Queste, a livello centrale, vengono esercitate dal 6° Reparto – suddiviso in quattro Uffici – che segue lo sviluppo della normativa internazionale, comunitaria e nazionale e ne cura l’applicazione, svolge le funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo nei confronti dell’attività degli Uffici periferici, cura la formazione professionale degli Ufficiali e Sottufficiali del Corpo nonché delle Amministrazioni estere che ne facciano richiesta.

Presso il 6° Reparto è altresì allocata la Segreteria Permanente della Commissione Centrale di Indagine sui Sinistri Marittimi di cui al D.lvo n°28/01 – art.15. Il presidente è il Capo dello stesso Reparto.

MARITIME SECURITY

Con l’emendamento del 2002 alla Normativa SOLAS ’74, sono state introdotte le norme di SECURITY in campo marittimo (ISPS Code, ovvero International Ship and Port Security).

Alla Safety si aggiunge la Security ed ha origine così, negli anni 2000, il concetto di sicurezza globale:

  • Dal 1° luglio 2005 il Regolamento Europeo n.725/2004, ha esteso l’applicazione delIe misure di Security previste dall’ISPS Code alle navi passeggeri di classe A (Dirett.98/18/CE) adibite a viaggi nazionali ed agli impianti portuali con i quali si interfacciano.
  • Dal luglio 2007 è inoltre in atto l’applicazione di “istruzioni” in materia di Security ad altre categorie di navi adibite a viaggi nazionali e connesse port facilities.
  • L’Italia, tramite il CISM (Comitato Interministeriale per la Sicurezza dei Trasporti Marittimi e dei Porti), al fine divulgare e rafforzare criteri applicativi e migliorare ulteriormente la definizione di compiti e sinergie tra Autorità, Forze di Polizia ed operatori del settore per l’implementazione delle misure di Security, ha approvato il “Programma nazionale di sicurezza marittima contro eventuali azioni illecite intenzionali”, in vigore dal 20 giugno 2007.
  • In Italia è stato individuato il Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera quale Autorità Nazionale responsabile per la “Security”.
  • Il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto svolge le funzioni tecnico-operative, nonché quelle di “Autorità Competente” e “Punto di Contatto“ per la Security, come previsto dal Reg. EU n.725/2004.
  • Il Capo del Compartimento Marittimo, competente per territorio, è “l’Autorità Designata”, a livello periferico, incaricata di far applicare le disposizioni di Security.

(Prima parte; la seconda parte dell’approfondimento – dedicato alla necessità di istituire un’Agenzia nazionale per la sicurezza marittima – si può leggere qui)

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