Si aggiunge un altro tassello nella vicenda ITA Airways – Alitalia. Lo scorso 8 settembre 2023 è arrivata una nuova sentenza sui ricorsi presentati dal personale navigante Alitalia riguardo l’applicazione dell’articolo 2112 del Codice Civile (“Mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimento d’azienda”) nel passaggio delle attività di volo alla società ITA AIRWAYS avvenuto lo scorso 14 ottobre 2021. Bene, il Giudice del Tribunale del Lavoro di Milano ha riconosciuto a una lavoratrice, iscritta al sindacato Assovolo, il diritto alla prosecuzione del rapporto di lavoro alle dipendenze della società ITA – Italia Trasporto Aereo e ha condannato ITA a pagarle le retribuzioni a partire da ottobre 2021, oltre agli interessi.
LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DEL LAVORO DI MILANO: IL REINTEGRO DELLA LAVORATRICE
La sentenza favorevole alla lavoratrice è arrivata perché il Giudice ha accertato che ITA, al suo debutto, non era proprio una startup ma si trattò di cessione di ramo di azienda della morente Alitalia alla tedesca Lufthansa. La questione non è di poco conto e non è un cavillo giuridico. La continuità aziendale permette ai lavoratori di richiedere la prosecuzione del rapporto di lavoro alle dipendenze della società Italia Trasporto Aereo s.p.a. – ITA.
L’ANTEFATTO E L’ACCORDO TRA LUFTHANSA, ITA AIRWAYS E SINDACATI
L’ingresso della compagnia aerea tedesca fu concordato coi sindacati. All’epoca l’accordo fu trovato su 3.400 esuberi necessari per consentire a Ita di debuttare nella forma “startup”. Sinora sono stati più di 1.100 gli ex dipendenti di Alitalia a portare in aula di giustizia la nuova compagnia per chiedere il reintegro ex art 2112 del Codice Civile (“Mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimento d’azienda.
LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI. ROMA E IL REINTEGRO IN ITA AIRWAYS DI 77 LAVORATORI
Prima della decisione del Tribunale di Milano c’è stata una sentenza del Tribunale di Roma che ha sancito il reintegro di 77 ex dipendenti Alitalia. “La decisione del Tribunale del Lavoro di Roma è abbastanza sorprendente in quanto la decisione di fare ripartire ITA Airways in discontinuità rispetto alla vecchia Alitalia è una decisione concordata anche con la Commissione Europea – aveva detto a Start Magazine l’economista esperto di trasporti Andrea Giuricin – Proprio questo punto, la discontinuità, era dirimente per rendere possibile la ripartenza del vettore. Senza discontinuità, non ci sarebbe proprio stata Ita Airways”. Il punto chiave della vicenda, secondo Giuricin, è “l’incertezza che si viene a creare, che non fa bene a Ita e al processo di vendita”.
IL REINTEGRO DEI 77 LAVORATORI IN ITA AIRWAYS CHE AVEVA SPAVENTATO LUFTHANSA
Il reintegro dei 77 lavoratori aveva fatto spaventato il presidente del nuovo vettore preoccupato dalla possibilità che venissero accolti i ricorsi dei 1100 ex dipendenti Alitalia allontanati. “Le conseguenze dirette sono molto limitate. Ma potenzialmente le ricadute possono essere importanti. Nello scenario più estremo (oltre mille persone da assumere) Lufthansa potrebbe ritirarsi dall’accordo con il Tesoro per il rilancio di Ita, come ha detto al Corriere il presidente del vettore Antonino Turicchi – ha scritto a Startmag l’analista Francis Walsingham -. E il futuro dell’aviolinea verrebbe messo in pericolo. Negli ambienti del ministero dell’Economia, azionista unico di Ita, sono determinati ad andare avanti con i tedeschi per dare un futuro all’azienda. Non prevedono piani alternativi. Bollano come «incomprensibile» la decisione del giudice — contro la quale sarà fatto ricorso — soprattutto perché sono stati svolti tutti i passaggi per ottenere la discontinuità con Alitalia come chiesto dall’Antitrust Ue. «Incomprensibile» anche perché le precedenti sentenze (prima dell’accordo con Lufthansa) erano state di senso opposto. Chi segue il dossier non fa troppi giri di parole. Se l’ultimo pronunciamento dovesse consolidarsi nei successivi gradi di giudizio e venire adottato dalle altre vertenze a Ita non resterebbe che portare i libri in tribunale”.
LA REPLICA DI ASSOVOLO: “LE SENTENZE FAVOREVOLI AI LAVORATORI NON ALLONTANANO LUFTHANSA”
Una risposta a distanza a queste preoccupazioni è arrivata da Carlo Furiga, segretario nazionale di Assovolo. “Che sentenze favorevoli alla prosecuzione del rapporto di lavoro possano portare ITA Airways al fallimento è alquanto risibile. Prima di tutto perché l’azienda presenta programmi di assunzioni enormi, oltre mille persone tra i soli naviganti, in virtù dell’ottimo andamento dichiarato e dei piani di sviluppo. La vittoria in tribunale dei lavoratori non ha nessun legame con la discontinuità economica richiesta dall’Europa – ha spiegato a Sussidiario – . La sentenza del giudice Claudio Cottatellucci apre proprio salvaguardando e ribadendo motivatamente la discontinuità economica. Quindi il giudice evita ben bene di accollare il debito di Alitalia ad ITA Airways. Sono invece i legali della stessa azienda a produrre questa tesi come ricatto contro i lavoratori, esponendosi concretamente a un rischio che non c’è”.