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Tesla inchioda in Europa. Cosa dicono i dati di vendita di aprile

Inizio di anno tutto in salita per Tesla in Europa dove registra continui tonfi nelle immatricolazioni. Fanno eccezione, almeno in aprile, la Norvegia e l'Italia. Numeri, stime e classifiche

Se si escludono le incoraggianti percentuali registrate nel nostro Paese (attenzione: percentuali, non numeri di singole unità) e il rimbalzo in Norvegia, l’Europa per il quarto mese di fila sembra essere diventato un continente parecchio ostile a Tesla di Elon Musk (a livello globale la situazione non è più rosea). Che non a caso ha iniziato a introdurre una serie di sconti nel cuore del Vecchio continente: in Spagna i saldi permettono di spendere 3.290 euro in meno rispetto al prezzo pieno, mentre il Lussemburgo il taglio di listino della Model 3 è pari a 4mila euro, che diventano 10mila sommando gli incentivi statali sull’acquisto di un’auto elettrica.

TESLA PERDE TERRENO IN EUROPA

In Germania le scarse vendite di aprile hanno permesso di certificare un crollo del 46 per cento. Si tratta di un Paese benchmark non solo perché è il più popoloso del Vecchio continente ma anche in quanto scelto dalla Casa di Austin per impiantarvi il suo primo stabilimento europeo. In Francia, secondo mercato continentale per l’elettrico, secondo i dati dell’associazione dei produttori Plateforme Automobile, Tesla è calata del 59,4% su base annua non riuscendo nemmeno a raggiungere le 900 vetture immatricolate e confezionando il peggior risultato degli ultimi due anni. Questo mentre nell’Hexagon ad aprile ripartiva il mercato delle elettriche con un incoraggiante +2,78 per cento.

I MERCATI OSTILI ALL’AUTO ELETTRICA DI MUSK

In Danimarca, altro mercato tradizionalmente favorevole all’elettrico, Tesla ha perso il 67,2% rispetto ad aprile 2024, fermandosi a 180 nuove immatricolazioni. In marzo il calo era stato quasi identico (-65,6%). In Spagna il calo è del 36 per cento e nel vicino Portogallo del 33% in aprile rispetto allo stesso mese del 2024, mentre le immatricolazioni di veicoli elettrici leggeri sono aumentate di circa il 32%, secondo l’associazione portoghese dell’industria automobilistica Acap. Peggio di Tesla (-26,7 per cento) nei primi quattro mesi dell’anno l’italiana Fiat, le cui vendite sono crollate del 36% a 2.239 unità.

IN UK CORRONO VW E BYD

Proseguendo il tour lungo l’Europa geografica e non solo politica, le vendite di nuove Tesla in Gran Bretagna sono crollate del 62% su base annua ad aprile, toccando il livello più basso in oltre due anni, nonostante l’aumento della domanda di veicoli elettrici, secondo i dati diffusi martedì dal gruppo di ricerca New AutoMotive. Il mese passato Elon Musk in UK ha piazzato solo 536 auto elettriche, in calo rispetto alle 1.404 dell’aprile 2024, portando la quota di mercato dei veicoli elettrici del marchio al 9,3% da inizio anno. Parallelamente le vendite di veicoli elettrici marchiati Volkswagen in Gran Bretagna sono aumentate del 194% a 2.314 veicoli il mese scorso, mentre le immatricolazioni della cinese Byd sono balzate del 311% a 1.419 auto. Anche il resto dell’Europa non riserva numeri positivi per Tesla: in Belgio il calo è stato del 55 per cento, in Olanda del 74 per cento e in Svezia dell’81.

TESLA RIMBALZA IN NORVEGIA

Non c’è solo il dato positivo sulle vendite delle auto elettriche a suggerire che non siamo di fronte a mercati – specie quelli del Nord Europa – ormai inflazionati. Anche i numeri registrati in Norvegia, che rappresenta il 90% delle nuove immatricolazioni di auto alla spina, spingono a ipotizzare che la crisi di Tesla sia da ricercare altrove. In Norvegia infatti il saldo è positivo, con vendite aumentate dell’11,8% in aprile a 976 veicoli rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, secondo quanto ha riportato la Norwegian Road Federation. Allargando lo zoom è comunque possibile notare che nel primo trimestre il Paese nordico non avesse fatto eccezione rispetto al resto d’Europa: il calo per Tesla era stato del 25 per cento, con 3.808 auto elettriche vendute contro le 5.090 dello stesso periodo del 2024.

FOCUS SUL MERCATO ITALIANO

Corre invece Tesla in Italia con immatricolazioni cresciute del 29,28% anche se, come si anticipava, il dato numerico resta invece irrisorio rispetto al resto dell’Europa: 446 vetture immatricolate. L’auto elettrica di Elon Musk nel nostro Paese è sulle montagne russe, avendo totalizzato nei tre mesi precedenti ad aprile risultati molto differenti: un imperscrutabile +0,99 a gennaio, un negativo -54,46 per cento a febbraio e un incoraggiante +51,3% a marzo. Il trimestre si è chiuso con una flessione del 3,67% rispetto allo stesso periodo del 2024 mentre nei 12 mesi dello scorso anno il calo era stato del 5,91%. A ogni modo col 30 per cento sfiorato ad aprile Tesla porta ora a casa due mesi di crescita consecutivi. Ma è presto per parlare di un trend.

LE BEV PIU’ APPREZZATE DAGLI ITALIANI

Guardando all’intero segmento delle Bev, la più venduta in Italia ad aprile è stata la francese Citroën C3 con 724 nuove immatricolazioni, seguita dalla Jeep Avenger (337 nuove targhe). Terzo gradino del podio per la Model Y (263). L’Alfa Romeo Junior ha piazzato 248 unità, seguita dalla citycar cinese distribuita da Stellantis Leapmotor T03 (224), dalla tedesca Bmw iX1 (196), dalla Ford Explorer (188). Si ritrova quindi nuovamente Tesla con le 182 Model 3 vendute, tallonata dalla Dacia Spring (174) e dalla Renault 5 (172 nuove immatricolazioni).

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