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Così Tesla (s)vende il Cybertruck Foundation che non vuole nessuno

Se il Cybertruck base vende poco, la versione Foundation da oltre 120mila dollari starebbe persino facendo le ragnatele nei concessionari: per questo Tesla intende grattare via loghi e optional per trasformarla in modelli più economici e appetibili...

Il Cybertruck, il giocattolone a quattro ruote motrici griffato Tesla fortemente voluto da Elon Musk, afflitto da numerosi problemi che hanno comportato sei richiami solo nel primo anno di vita, non vende come avrebbe voluto l’uomo più ricco del mondo. Lo si era intuito dal fatto che non esistano numeri ufficiali circa la sua commercializzazione mentre quelli dell’ente federale americano che disponeva i richiami riguardavano puntualmente poche migliaia di unità, al di sotto delle 20mila.

TESLA GRATTA LA CARROZZERIA DEI CYBERTRUCK

Una situazione che Tesla  starebbe provando a superare svendendo alcuni modelli del Cybertruck: in particolare, le officine del costruttore texano strariperebbero di edizioni Foundation che presenta un allestimento superiore a quello base con tanto di logo inciso al laser sulla carrozzeria. Ebbene, secondo fonti di stampa Tesla avrebbe iniziato a rimuovere marchi e “plus” di sorta così da trasformare i Foundation in Cybertruck tradizionali che potrebbero avere maggiore mercato.

GLI SCHERZETTI SUI LISTINI

Del resto molti avevano preordinato questo curioso pick-up ancora prima della pandemia, quando il prezzo dichiarato doveva aggirarsi sui 40mila dollari salvo poi disdire quando s’è scoperto che il modello base s’aggirava sui 60mila dollari.

A partire da questa estate, poi, senza dire nulla dal configuratore online della Casa statunitense è sparita la versione più economica, la Rwd a motore singolo da 402 km di autonomia massima, mentre sono apparse configurazioni il cui prezzo supera i 100mila dollari. E la serie Foundation ha fatto persino schizzare il prezzo del Cybertruck di Tesla a ben 122.135 dollari, tasse escluso.

LIBERARSI DELLA VERSIONE PREMIUM CHE NESSUNO VUOLE

Scrostare il logo dalla carrozzeria e rimuovere i vari optional dovrebbe portare il prezzo di listino a quello di 100mila dollari e spingere così un po’ le vendite che, ormai è evidente, sono ben al di sotto rispetto a quanto preventivato dallo stesso Musk: nell’ottobre del 2023, ovvero poche settimane prima del lancio (ritardatario), il patron di Tesla, X e SpaceX dichiarò di aspettarsi un milione di ordini all’anno.

QUANTI CYBERTRUCK HA VENDUTO TESLA?

Non esistono cifre ufficiali, ma nei primi sette mesi dell’anno in corso, in base al numero di vetture richiamate per molteplici problemi, sarebbero stati venduti appena 16.000 esemplari mentre nel mese di maggior successo per il chiacchieratissimo modello, ovvero luglio, le immatricolazioni avrebbero raggiunto appena le 4.800 unità. Le proiezioni più realistiche dunque parlano di 30mila auto piazzate entro la fine dell’anno.

PROVE DI RIPARTENZA

La strategia del magnate sudafricano prevedrebbe pure l’invio dei Foundation superstiti in Canada, dove l’alto reddito pro capite e la maggiore attenzione verso il tema ambientale potrebbero essere prodromici a un mercato più accogliente rispetto a quello statunitense, che continua a ignorare i Cybertruck. Parallelamente entro pochi mesi il mezzo dovrebbe arrivare anche in Cina, avendo ottenuto l’omologazione per la circolazione.

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