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Un anno di casini per Cybertruck, tutti i dettagli

Atteso per anni e finalmente giunto sulle strade americane, uno dei veicoli più curiosi e di tendenza dell'ultimo periodo spegne finalmente la sua prima candelina. Ma questi dodici mesi non sono stati affatto facili per Cybertruck, che festeggia il traguardo in solitudine dato che Tesla ha interrotto momentaneamente la produzione nello stabilimento texano di Austin lasciando a casa gli operai

Cybertruck ha compiuto il primo anno di vita. Ma se le candeline della torta anziché contare gli anni contassero i richiami, sarebbero ben sei. Tanti sono stati, infatti, appena nel giro di pochi mesi. E quel che è peggio è che nessuno degli operai addetti alla sua produzione, nello stabilimento texano di Austin ha potuto festeggiarlo, perché Tesla in gran silenzio ha interrotto la produzione.

TESLA RALLENTA LA PRODUZIONE DI CYBERTRUCK?

Mentre insomma sul proprio social X il miliardario Elon Musk ne esalta le qualità, Tesla secondo quanto riferisce Business Insider, nelle ultime ore avrebbe inoltrato ai dipendenti del principale impianto statunitense una comunicazione con la quale venivano informati di non presentarsi per i turni dal 3 al 5 dicembre.

Al momento Tesla non ha commentato la notizia, ma alcuni lavoratori sentiti dalla testata finanziaria hanno raccontato che le irregolarità nei turni si starebbero verificando ormai da alcune settimane. Due le ipotesi: la principale riguarda un eccesso di scorte.

TROPPE SCORTE O AGGIORNAMENTO DELLE LINEE?

Interrompere la produzione anche solo per qualche giorno può essere utile quando l’offerta supera la domanda ed evitare che si stipino all’inverosimile capannoni e magazzini di unità che restano a prendere polvere. Del resto molti avevano preordinato questo curioso pick-up ancora prima della pandemia, quando il prezzo dichiarato doveva aggirarsi sui 40mila dollari salvo poi disdire quando s’è scoperto che il vero prezzo di partenza s’aggirava sui 60mila dollari.

A partire da questa estate, poi, senza dire nulla dal configuratore online della Casa statunitense è sparita la versione più economica, la Rwd a motore singolo da 402 km di autonomia massima, mentre sono apparse configurazioni il cui prezzo supera i 100mila dollari. Cambiamenti nei listini che rischiano di avere inciso notevolmente sulle vendite su cui Musk scommetteva parecchio: nell’ottobre del 2023, ovvero poche settimane prima del lancio (ritardatario), il patron di Tesla, X e SpaceX dichiarò di aspettarsi un milione di ordini all’anno. Non esistono cifre ufficiali, ma nei primi sette mesi dell’anno in corso, in base al numero di vetture richiamate per molteplici problemi, sarebbero stati venduti appena 16.000 esemplari, di cui 4.800 a luglio.

NUOVO RICHIAMO A PARTIRE DAL 9 DICEMBRE

Ma in caso di auto moderne e sofisticate lo stop nella produzione in quel di Austin potrebbe anche essere necessario aggiornare le linee produttive in seguito a modifiche di prodotto: un’ipotesi tutt’altro che balzana dato che nel suo primo anno di vita Cybertruck è stato già oggetto di sei richiami.

Mentre la testata Wired porta all’attenzione un nuovo video social che dimostra come Cybertruck, nonostante sia stato più o meno scherzosamente presentato come mezzo per colonizzare nuovi pianeti, abbia serie difficoltà sulla neve terrestre, l’Nhtsa, l’ente statunitense che si occupa di sicurezza stradale, ha disposto un sesto richiamo per un inverter difettoso che potrebbe portare a perdite improvvise di potenza mentre si guida, con conseguente rischio di incidente.

La Casa di Elon Musk inizierà la procedura di richiamo il prossimo 9 dicembre, contattando direttamente i proprietari interessati dal problema, invitandoli in officina per la sostituzione gratuita dell’inverter difettoso. Il difetto coinvolge tutti i pick-up prodotti fino allo scorso 30 luglio, quando il componente è stato sostituito in linea di produzione e dunque dovrebbe riguardare poco più di 20mila mezzi, gli stessi commercializzati fino a quella data.

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UN ANNO DI RICHIAMI ON THE ROAD

Come si diceva, nei suoi primi 12 mesi di vita Cybertruck ha dovuto affrontare sei richiami: uno ogni due mesi. Si va dal problema software legato alla telecamera di retromarcia, ai sovraccarichi al motore del tergicristallo passando per la tenuta del rivestimento del pianale, senza dimenticare il rischio di blocco dell’acceleratore e il difetto nel software di monitoraggio dell’attenzione del conducente. Per questo non ci sentiamo di rivolgergli l’augurio classico che si fa in occasione dei compleanni (mille di questi giorni) o rischierebbe di non uscire più dalle autofficine.

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