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LEAPMOTOR Stellantis

Il made in Italy di Stellantis: Mirafiori sfornerà la city car elettrica della cinese Leapmotor

Stellantis starebbe valutando l'idea di assemblare nello storico stabilimento di Mirafiori una city car entry level della cinese Leapmotor conosciuta in Europa per la sua T3 - meglio nota alle testate di settore come "il clone della Fiat 500" - che a breve potrebbe essere realmente made in Italy...

C’è un che di ironico, o forse semplicemente beffardo, nell’indiscrezione secondo la quale Stellantis vorrebbe avviare a Mirafiori, probabilmente anche in risposta delle pressioni governative, entro il 2026, la produzione di una vettura di piccole dimensioni della startup cinese di auto elettriche Leapmotor, della quale a ottobre ha acquisito il 21% per 1,5 miliardi di euro. L’operazione dovrebbe essere gestita dalla joint venture Leapmotor International controllata al 51% da Stellantis e al 49% da Leapmotor.

LEAPMOTOR HA SEMPRE AMATO L’ITALIA, A MODO SUO

C’è un che di ironico, o forse semplicemente beffardo – si diceva – non solo perché Stellantis si è sempre ammantata nel “made in Italy” (anche quando produce le Fiat Topolino e 600 in Marocco e Polonia) che in questo caso verrebbe sfruttato probabilmente pure per reclamizzare vetture alla spina progettate in Cina, ma anche e soprattutto in quanto, come Start Magazine già ricordò, prima dell’acquisizione da parte del gruppo franco-italiano Leapmotor era famosa in Occidente solo per aver “disegnato” un modello, il T03, che più o meno tutte le testate hanno presentato come  “il clone di Fiat 500”.

LA FINTA 500 DI LEAPMOTOR COSTRUITA A MIRAFIORI?

Tra i giornali che ripresero la notizia, alcuni si chiedevano se la Leapmotor T03, stante l’incredibile somiglianza con la Fiat 500, avrebbe mai avuto l’ardire di presentarsi in Europa. La risposta potrebbe avere dell’incredibile: perché quel modello è proprio tra i candidati a essere assemblato a Mirafiori, storico stabilimento che però nei piani industriali del Gruppo inizia a essere considerato superfluo.

COSA SFORNA OGGI IL POLO TORINESE

Oggi a Mirafiori si assembla già la 500 elettrica originale, anche se i turni sono passati da due a uno: le sue linee sono dunque perfette per il clone (o una sua evoluzione) che arriva dal lontano Oriente. Non dovrebbero subire grosse trasformazioni.

Sempre nel polo torinese vengono prodotte le Maserati Gran Cabrio, Gran Turismo e il suv Levante la cui produzione  terminerà il 31 marzo e non sono stati previsti modelli sostitutivi. La cassa integrazione è stata prorogato fino ad aprile.

COSA POTREBBE SFORNARE DOMANI

Insomma, il clone della 500 elettrica che i cinesi di Leapmotor avevano finora pubblicizzato all’ombra di un clone del Colosseo a rimarcarne la sedicente italianità potrebbe essere assemblato all’ombra della Mole, nella culla delle Fiat, che viene ricordata soprattutto per essere il più antico complesso industriale automobilistico del Vecchio continente.

Le linee, producendo la Fiat 500 originale, sono già pronte per assemblare eventuali nuove versioni della variante cinese di Leapmotor, attualmente in commercio con una batteria da 41,3 kWh capace di garantire una autonomia di circa 300 km. Le indiscrezioni indicano l’obiettivo delle 150mila vetture da produrre nella seconda metà del decennio.

L’operazione ha un suo perché: Carlos Tavares, numero 1 di Stellantis, si è più volte lamentato dell’inaccessibilità economica delle elettriche come principale freno del comparto. La risposta cinese aiuterebbe a tenere bassi i costi e, al contempo, far sopravvivere uno dei poli cruciali dell’industria automobilistica italiana, scivolato, assieme a Pomigliano, ai margini dei piani industriali del Gruppo.

L’ELETTRICA LOW COST CINESE ALLA CONQUISTA DELL’EUROPA?

La T3 o l’erede della T3, insomma, sarebbe una city car molto economica e poco pretenziosa, utile a ingolosire chi non vuole spendere troppo in un’auto e con ogni probabilità affiancherebbe i modelli che Stellantis andrebbe a costruire su Stla Small, erede della piattaforma Cmp, che arriverà sul mercato tra qualche anno, con la nuova Peugeot 208 elettrica per coprire, forse, sia il segmento B sia pure quello A delle vetture più compatte. Ma qui Stellantis avrebbe già i cinesi di Leapmotor in avanscoperta con la loro piccola utilitaria elettrica entry level. Che questa volta potrà fregiarsi davvero del marchio “made in Italy”.

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