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Fincantieri Borsa

Sottomarini, che cosa farà Fincantieri per la Marina

Notificato il contratto del ministero della Difesa per quattro nuovi sottomarini U212 destinati alla Marina derivanti dalla classe Todaro di Fincantieri.

 

Buone nuove per Fincantieri.

Il ministero della Difesa italiano acquisirà fino a quattro sottomarini Near Future (NFS) di tipo U212 da Fincantieri attraverso l’Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti (Occar), secondo un avviso pubblicato il 9 dicembre sulla banca dati ufficiale delle gare dell’Ue.

Il contratto notificato a Fincantieri ha un valore di 1,35 miliardi di euro per la costruzione dei primi due U212 Nfs, prevedendo un totale di quattro sommergibili per la Marina militare italiana.

Non è stato ancora comunicato da Fincantieri, ma il programma per la costruzione di quattro sommergibili U-212 Nfs pare finalizzato, dopo aver incassato il doppio via libera parlamentare l’anno scorso.

Ma per Banca Akros il titolo del gruppo cantieristico di Trieste non sta ancora prezzando questa probabile novità positiva, come ha scritto MF/Milano Finanza.

Alle ore 11, il titolo Fincantieri, quotato alla Borsa di Milano, scambiava in rialzo dello 0,89% a 0,62 euro.

Tutti i dettagli.

IL PROGRAMMA U212 NFS

I sommergibili U212 NFS rappresentano un’evoluzione dei sottomarini U212A (primo e secondo lotto) attualmente operati dalla Marina italiana e rappresentano uno strumento indispensabile di cui la Marina necessita per soddisfare le proprie esigenze operative in ambito sottomarino per lo svolgimento dei compiti istituzionali.

Questi sottomarini, come aveva evidenziato il Sole 24 Ore, “andrebbero ad affiancare i quattro già in servizio della classe Todaro, realizzati da Fincantieri su licenza della tedesca ThyssenKrupp Marine Systems (Tkms) nell’ambito di un programma di collaborazione con la Germania avviato fin dal 1998”.

I sommergibili della classe Todaro, di cui ne fanno parte il Salvatore Todaro, lo Scirè, il Pietro Venuti e il Romeo Romei, sono i sommergibili convenzionali più avanzati al mondo, derivanti dal progetto tedesco lanciato negli anni ’90 U-212.

LO SCOPO DEI SOTTOMARINI U212 NFS

Secondo quanto riportato nella scheda illustrativa allegata alla richiesta di parere parlamentare, il programma pluriennale U212 Nfs “trova la propria giustificazione nella necessità di preservare adeguate capacità di sorveglianza degli spazi marittimi e subacquei determinata dalla sopraggiunta obsolescenza delle unità della classe Sauro della III e della IV serie ormai prossime alle fine della loro vita operativa e tecnica”.

I RUMORS SU FINCANTIERI E TKMS

In Europa solo Tkms e Fincantieri hanno il know-how tecnico per lo sviluppo e la produzione dei sottomarini U212A. Lo scorso maggio Reuters aveva rivelato che Thyssenkrupp stava esplorando diverse opzioni strategiche per la sua divisione della difesa, Thyssenkrupp Marine Systems (Tkms). Secondo l’agenzia stampa, il gruppo tedesco stava valutando infatti la creazione di un campione nazionale con altri gruppi tedeschi del settore o un’integrazione con le attività dell’italiana Fincantieri.

All’epoca Fincantieri non ha commentato le indiscrezioni stampa ma un portavoce aveva fatto dichiarato: “Il consolidamento dell’industria europea della difesa rimane auspicabile e la cooperazione di lunga data con l’industria navale tedesca per costruire sottomarini rappresenta un’opportunità concreta per parlare di scenari futuri di consolidamento”.

Come ha sottolineato Il Sole 24 Ore “vero è che lo stesso ceo non ha nascosto in passato un interesse per le attività di Tkms se il big tedesco dovesse optare per la loro dismissione. Non è infatti la prima volta che da Thyssen arrivano notizie circa una possibile accelerazione dei piani per il “braccio” attivo nella costruzione dei sottomarini. Che, come già detto, ha un rapporto consolidato con Fincantieri dal momento che il gruppo ha già costruito per la Marina militare italiana quattro sommergibili del tipo U-212 A su licenza tedesca all’interno di un programma avviato nel 1994 nell’ambito del Germane Submarine Consortium”.

I COSTI DEL PROGRAMMA

Tornando dunque al contratto per la costruzione dei primi due U212 Nfs, ricordiamo che il programma è richiamato nella parte seconda del DPP 2019-2021 relativa ai programmi d’investimento della Difesa in avvio nel 2019.

Come si legge nel Dpp 2020-2022, il programma è finanziato sul bilancio del Ministero dello Sviluppo Economico, per mezzo delle risorse recate dal rifinanziamento del fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese di cui all’art.1 co.1072 della LdB 2018 e all’art. 1 co. 95 LdB 2019.

Il programma prevede l’acquisizione di 4 sottomarini U212NFS, di cui attualmente risultano finanziati 1,350 miliardi di euro relativi alla 1° tranche acquisitiva. Il fabbisogno è stato integrato per sopraggiunti aumenti dei costi di realizzazione della quota parte del programma ancora non finanziata. Il fabbisogno complessivo si attesta a 2,682 miliardi di euro.

LE ALTRE INDUSTRIE COINVOLTE

Per quanto concerne i settori industriali interessati la scheda illustrativa indica che tali settori sono prevalentemente quelli delle filiere tecnologiche riconducibili alla Warship Design Authority italiana (Fincantieri), e anche di realtà nazionali quali Calzoni di Bologna, l’Avio di Torino, la divisione livornese di Leonardo (ex Wass), Elt, Acciai speciali Terni, la Faam, industria specializzata nella produzione di batterie al litio, e l’indotto di piccole e medie imprese distribuite sull’intero territorio nazionale.

LA NOTIZIA POSITIVA NON GIOVA ANCORA AL TITOLO FINCANTIERI

Tuttavia, la notizia del contratto in arrivo per Fincantieri e il nuovo lavoro per il suo cantiere di La Spezia non fa sprintare ancora il titolo del gruppo a Piazza Affari (alle ore 11).

Secondo gli analisti di Banca Akros, riporta MF, “è probabile che il contratto verrà annunciato presto: le news, se confermate, saranno chiaramente positive per il gruppo, con il titolo che non sta ancora prezzando questa probabile novità”. “Comunque, Banca Akros ha confermato la raccomandazione neutral sul titolo Fincantieri e un target price a 0,50 euro”.

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