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Superjet

Sanzioni Russia, tutti i problemi di Superjet (Sukhoi e Leonardo)

Le sanzioni alla Russia travolgono Superjet International, la società costituita al 90% dai russi di Sukhoi e al 10% da Leonardo (ex Finmeccanica) che ha la sua base italiana a Tessera (Venezia)

 

Le sanzioni alla Russia per l’invasione in Ucraina bloccano lo stipendio ai lavoratori della SuperJet International.

La società è controllata al 90% dalla compagnia russa Sukhoi (Uac) e al 10% dall’italiana Leonardo e ha la sua base italiana a Tessera, in provincia di Venezia. La compagnia è attiva nel settore della produzione, allestimento e servizi di manutenzione di velivoli ad uso civile.

In una lettera inviata al Governo e alla Regione Veneto, lo scorso 15 aprile SuperJet International ha lanciato l’allarme sull’impossibilità di pagare gli stipendi. Pur avendo liquidità nei propri conti correnti, la società ha i conti congelati dal 25 marzo a causa delle sanzioni alla Russia decise dall’Unione europea.

Inoltre, sulla compagnia pesano “mancati incassi per 180 milioni di euro, a cui si aggiungono 15 milioni di dazi e debiti verso lo Stato italiano”, segnala Rainews24.

Non solo. Diverse compagnie aeree russe che gestiscono il Sukhoi Superjet 100 avvertono che potrebbe presto essere necessario mettere a terra il jet. Il problema riguarda l’unico fornitore di motori che ha interrotto la riparazione e la manutenzione dei loro aerei.

La compagnia ha 144 dipendenti in Italia, oltre ad altri 20 operanti negli uffici di Mosca. Considerato l’indotto, si stima che dalla società dipendano circa 200 famiglie di lavoratori e collaboratori, quasi tutti italiani.

I 144 dipendenti italiani hanno già accettato una cassa integrazione al 70% a partire dal 19 aprile. Ma i sindacati non ci stanno. Pro­ba­bil­men­te “ve­ner­dì 29 ci sarà una ma­ni­fe­sta­zio­ne da­van­ti alla fi­lia­le di Ban­ca In­te­sa” dove si tro­va il con­to con­ge­la­to, an­ti­ci­pa il se­gre­ta­rio del­la Fiom di Ve­ne­zia.

Tutti i dettagli.

JOINT-VENTURE TRA LA RUSSA SUKHOI E L’ITALIANA LEONARDO

Quando nacque SuperJet, la ex Finmeccanica (tramite Alenia Aermacchi), attuale Leonardo, controllava la società con il 51% delle azioni. Dopodiché il gruppo ha diluito la sua partecipazione all’attuale 10%. Ora la società è controllata al 90% dai russi di Sukhoi.

COSA FA SUPERJET INTERNATIONAL

L’azienda produce il Superjet 100, un aereo da 75 o 100 posti per tratte regionali, destinato esclusivamente all’aviazione civile. Nella base di Tessera Superjet International allestisce, vende e ripara i gusci a un ritmo di 15 all’anno.

LA POSIZIONE DELL’AZIENDA

“Autorevoli pareri legali – si legge in una nota della società dello scorso 15 aprile – sostengono che SuperJet International non possa essere considerata sanzionabile dalle misure restrittive recentemente emesse contro la Russia e contro varie entità russe (tra cui UAC)”. Secondo l’azienda, “l’erronea applicazione di alcune sanzioni, nonché l’applicazione derivante da interpretazioni eccessivamente restrittive, ed alcuni eventi indiretti, stiano causando una gravissima situazione per la nostra società, e per tutti i suoi lavoratori, generando inevitabili conseguenze sulla continuità aziendale”.

PAGAMENTI BLOCCATI DALLE SANZIONI

“In pochi giorni – prosegue SuperJet – la nostra situazione economico-finanziaria è drammaticamente mutata. Per l’anno in corso, il budget della nostra società prevedeva incassi per circa 180 milioni di euro, tutti esigibili da società russe, ed ora bloccati dalle sanzioni. Per di più, l’impossibilità a proseguire i rapporti commerciali e finanziari con Enti russi sta generando la necessità di dover versare allo Stato Italiano fino a decine di milioni di euro in iva e dazi, in una situazione determinata proprio da leggi implementate dalla Stato”.

“Con i conti correnti bancari illegittimamente bloccati, la società non sarà neppure in grado di pagare gli stipendi e le tasse dovute nel mese di aprile” avverte poi SuperJet.

GLI ALTRI PROBLEMI PER SUPERJET INTERNATIONAL

Ma i problemi per Superjet International non si esauriscono con i conti congelati.

“Questo senza neppure calcolare i problemi che un’azienda specializzata nella costruzione aeronautica può affrontare se costretta allo stop: gli aerei pronti, ad esempio, se tenuti fermi in Italia oltre 30 giorni finiscono per dover pagare l’Iva, che arriva a svariati milioni di euro” aggiunge il Corriere della Sera.

LE COMPAGNIE AEREE RUSSE POTREBBERO METTERE A TERRA IL JET

Infine, le compagnie aeree russe potrebbero dover mettere a terra le loro flotte Sukhoi SSJ.

In una lettera vista dalla testata RBK, IrAero, una compagnia aerea russa, ha avvertito le autorità regionali che i vettori aerei russi che gestiscono il Sukhoi Superjet 100 potrebbero non essere in grado di farlo volare a lungo.  Secondo IrAero le compagnie “non saranno in grado di garantire la riparazione e l’idoneità meccanica” dei motori PowerJet SaM146.

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