Fabrizio Cuscito, segretario nazionale della Filt Cgil – che rappresenta i lavoratori nel settore dei trasporti – ha detto che la compagnia aerea low cost irlandese Ryanair è stata condannata a risarcire il sindacato con 50mila euro, più le spese legali, come risarcimento per il comportamento tenuto verso i lavoratori.
COSA HA DETTO CUSCITO
Come riporta l’agenzia AGI, che cita Cuscito, “le sezioni unite della Corte di cassazione confermano quanto stabilito dalla Corte d’appello di Brescia e dal Tribunale di Bergamo sul comportamento discriminatorio da parte di Ryanair nei confronti dei lavoratori nell’ambito del procedimento legale intentato dalla Filt Cgil”.
LA “BATTAGLIA SINDACALE” CONTINUA
LA QUESTIONE LEGALE RYANAIR-FILT CGIL
Ryanair era stata condannata nel 2019 dalla Corte d’appello di Brescia per “comportamento discriminatorio nei confronti dei lavoratori che avevano rapporti con il sindacato”, aveva spiegato al tempo sempre Cuscito.
La condanna della corte di Brescia, che faceva seguito al pronunciamento del Tribunale di Bergamo, riguardava la cosiddetta “clausola di estinzione”. Ovvero, nelle parole di Cuscito, quella norma che “prevedeva la cessazione del rapporto di lavoro degli assistenti di volo nel caso in cui il lavoratore avesse effettuato interruzioni di lavoro (work stoppages) o avesse intrapreso qualunque altra azione di natura sindacale, impedendo di fatto ai dipendenti di stabilire contatti con il sindacato”.
LE CRITICHE AL GOVERNO
COSA HA DETTO CUSCITO SULLA CONCORRENZA
LA RICHIESTA DI UNA CABINA DI REGIA
LA MULTA DELL’ANTITRUST
Lo scorso maggio Ryanair era stata condannata dall’AGCM (l’Autorità garante della concorrenza e del mercato) al pagamento di una multa da 4,2 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette.
L’autorità sosteneva che la compagnia avesse “reso informazioni lacunose e ambigue” in merito alle cause di cancellazione dei voli dopo il 3 giugno 2020 e “sui diritti effettivamente spettanti per i passeggeri omettendo di prospettare in adeguata e principale evidenza la possibilità di rimborso in denaro” e proponendo solo un voucher sostitutivo. I viaggiatori che erano riusciti a effettuare richiesta di un rimborso integrale, inoltre, lamentavano di averlo ricevuto solo dopo molto tempo.