Il nuovo capo della marina russa, l’ammiraglio Alexander Moiseev, parteciperà a una importante conferenza militare nell’alleata Cina, come riportato dall’agenzia di stampa statale russa TASS, in mezzo a crescenti critiche occidentali riguardo ai legami tra i due paesi.
IL SIMPOSIO NAVALE A QINGDAO
Moiseev parteciperà al Simposio Navale del Pacifico Occidentale (WPNS) nella città cinese di Qingdao, come riportato dalla TASS citando il ministero della Difesa russo, e avrà anche incontri bilaterali, inclusi quelli con i vertici della marina cinese.
Questa visita segue le critiche del segretario di Stato americano Antony Blinken di venerdì, che ha denunciato il sostegno cinese all’industria della difesa russa, affermando che Pechino è stato un contributore principale agli sforzi militari di Mosca in Ucraina attraverso la fornitura di componenti critici per le armi.
Moiseev è stato presentato il mese scorso come capo ad interim della marina russa, sostituendo Nikolai Yevmenov, e successivamente è stato nominato su base permanente, sullo sfondo di diversi intoppi nel conflitto con l’Ucraina.
L’evento in Cina, il principale alleato politico globale della Russia, si svolgerà il 22 e 23 aprile, e la visita di Moiseev durerà fino al 25 aprile. Il tema dell’incontro è “Mari di futuro condiviso”.
COSA SIGNIFICA LA PARTECIPAZIONE DELLA RUSSIA ALL’EVENTO NAVALE IN CINA
La partecipazione della Russia a un evento navale in Cina non è solo una dimostrazione di solidarietà bilaterale, ma anche un chiaro segnale geopolitico a livello globale, particolarmente rilevante nel contesto delle tensioni crescenti con le potenze occidentali. Questo incontro rafforza l’alleanza strategica tra i due paesi, mostrando un fronte unito e una volontà comune di sostenersi a vicenda in contesti internazionali e militari, in un momento in cui entrambi i paesi si trovano sotto l’occhio critico dell’Occidente.
IL MAR CINESE MERIDIONALE
In primo luogo, la cooperazione sino-russa assume una significativa valenza strategica nel Mar Cinese Meridionale, una regione cruciale per il commercio internazionale e ricca di risorse naturali. La Cina, rivendicando quasi l’intero Mar Cinese Meridionale, cerca di rafforzare le sue pretese territoriali e di dissuadere le azioni di altre nazioni con rivendicazioni concorrenti come Taiwan, il Vietnam, la Malesia e le Filippine, nonché di contenere l’influenza di potenze esterne, in particolare gli Stati Uniti.
L’INDO-PACIFICO
In secondo luogo, la presenza russa all’evento è anche un messaggio strategico agli Stati Uniti e ai suoi alleati nell’Indo-Pacifico. Essa sottolinea che, nonostante le tensioni crescenti, la Cina non è isolata e può contare sull’appoggio di Mosca, specialmente in questioni sensibili come Taiwan e le manovre militari nella regione.
ULTERIORI COLLABORAZIONI MILITARI IN VISTA?
Questo incontro offre inoltre l’opportunità di discutere ulteriori cooperazioni militari e tecnologiche, che potrebbero includere lo sviluppo congiunto di tecnologie di difesa e la pianificazione di esercitazioni militari congiunte, influenzando così l’equilibrio di potere nell’Indo-Pacifico. L’incremento della presenza e dell’attività militare coordinata di Russia e Cina nella regione è un fattore che potrebbe spingere gli Stati Uniti e i suoi alleati a riconsiderare le proprie strategie e presenza militare nell’area.In conclusione, l’incontro tra i capi delle marine russa e cinese è un elemento chiave di un più ampio gioco geopolitico, mirato a incrementare l’influenza e la capacità di deterrenza di Mosca e Pechino nell’Indo-Pacifico, un’area di fondamentale importanza strategica e oggetto di una crescente competizione globale.