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Tutte le regole di Salvini in arrivo per i monopattini elettrici e non solo

Non solo monopattini, ecco le strategie del governo per ridurre il numero di morti sulle strade 

 

Troppi morti sulle strade e troppi ubriachi al volante. Sono queste le considerazioni che hanno portato il governo e il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini a mettersi al lavoro sul disegno di legge per la sicurezza stradale. Il ministro Salvini, nel corso del Question time alla Camera, è tornato sulla riforma del Codice della strada e ha annunciato l’arrivo del ddl sulla sicurezza stradale entro giugno, a cui seguirà la discussione in Aula. Il ddl vuole dare più regole e più sicurezza sulle strade italiane colpendo prima di tutto chi si mette alla guida ubriaco e poi chi viola sistematicamente il codice della strada. Nelle intenzioni del governo l’azione dovrà essere concertata con le associazioni di categoria, con il ministero della Infrastrutture, dell’Interno e della Giustizia.

TROPPI MORTI SULLE STRADE: PIÙ DI 3MILA

“È fondamentale che le strade siano percorsi di vita e non di morte, avere oltre 3.000 morti sulle strade italiane è inaccettabile, è come un paese intero che scompare – aveva detto il ministro Salvini, intervenendo all’apertura del primo Safety Point di Aspi e della polizia sull’autostrada A1 lo scorso aprile -. Proporrò che ci sia un sistema obbligatorio di blocco dell’avvio del motore dell’auto se uno non è in condizione di guidare, un Alcolock come in altri paesi, sto lavorando per avere strade più ampie, moderne, digitali e sicure”. Novità confermata anche nel corso del Question time.

SICUREZZA STRADALE: ’ALCOLOCK ED ERGASTOLO DELLA PATENTE

L’alcolock è un dispositivo che, chi ha ricevuto una condanna per guida in stato di ebbrezza, sarà obbligato a installare sulla propria auto. Lo strumento impedisce l’avvio del motore se il tasso alcolemico è superiore allo zero. Un decreto ministeriale stabilirà le specifiche tecniche di questi strumenti e le auto di ultima generazione dovrebbero essere già predisposte per ospitarli. La strategia del governo per il contrasto alla guida in stato di ebrezza e la guida spericolata si avvarrà anche del cosiddetto “ergastolo della patente“: chi viola sistematicamente il Codice della strada perderà per sempre la possibilità di mettersi alla guida di un autoveicolo. Il ddl dovrebbe prevedere un inasprimento delle pene anche per chi guida sotto effetto di droghe: ritiro della patente all’esito dei controlli con un kit specifico che rileva l’uso di stupefacenti attraverso la saliva o l’urina.

SICUREZZA STRADALE DEI MONOPATTINI: CASCO, ASSICURAZIONE E LOTTA ALLA SOSTA SELVAGGIA

Nel mirino del ministro ci finiscono anche i monopattini. Salvini, nel corso del Question time, ha definito “un dato indegno di un paese civile” i 3.120 morti in incidenti del 2022. Ha ricordato poi l’incidente mortale che a Brescia ha coinvolto un ragazzo in monopattino e uno in moto. Per ciò che riguarda la guida dei monopattini il ddl allo studio del governo dovrebbe introdurre l’obbligo per bici e monopattini del casco, assicurazione, targa e freccia, insieme a sanzioni pesanti per la sosta selvaggia e per la guida contromano. Non solo bastone ma anche carota. La norma dovrebbe prevedere anche un sistema premiale per i ragazzi che seguiranno corsi di educazione stradale in via extracurriculare.

LA REPLICA SI ANCMA: “FORTE PREOCCUPAZIONE”

Le anticipazioni non sono piaciute all’Ancma, l’associazione nazionale Ciclo Motociclo Accessori di Confindustria. Paolo Magri, il presidente di Ancma, si dice “preoccupato” dalle anticipazioni dell’Esecutivo. “Non solo abbiamo sottolineato il valore del comparto ciclo, che in Italia genera un volume d’affari di oltre 3,2 miliardi di euro, ma abbiamo anche evidenziato che il nostro sarebbe l’unico Paese in Europa, dove tra l’altro l’utilizzo della bici è ampiamente più diffuso, ad introdurre questi obblighi – dice Magri -. L’Italia ha un grande potenziale di attrattività cicloturistica, ha un mercato che cresce, è uno dei primi produttori di biciclette nell’eurozona, esprime un tessuto imprenditoriale d’eccellenza fatto da oltre 250 piccole e medie imprese, per l’80% insediate fra Veneto, Lombardia e Piemonte. La riforma sembra oggi più contro la diffusione della bicicletta, che a favore di una maggiore sicurezza sulle strade: penalizzare la leadership della nostra industria sarebbe un autogol”.

SICUREZZA STRADALE: LA RIFORMA DEGLI AUTOVELOX

Infine, il ministro ha annunciato uno schema di decreto ministeriale sugli autovelox, che ne uniformerà l’installazione e l’utilizzo su tutto il territorio nazionale, introducendo regole certe, sanzioni proporzionate ed efficaci e diritto alla difesa per i cittadini.

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