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Porsche, Seat, Honda, Hyundai, Byton, Hongqi e non solo. Le novità del Salone dell’auto di Francoforte

Chi c'è e chi no al Salone dell'auto di Francoforte (e in cosa l'Europa manca) 

Il 10 settembre 2019 è stato inaugurato, in Germania, il 69esimo Salone dell’auto di Francoforte, la vetrina più attesa da esperti di settore, case auto e appassionati. Due le tendenze della manifestazione che oggi ha aperto le porte anche al pubblico: sempre più auto con la spina e sempre più auto cinesi.

Pechino, che da sempre ha cercato di scopiazzare, spesso senza riuscirci, l’industria automobilistica tedesca, ora è tra i protagonisti indiscussi di questa edizione. Andiamo per gradi.

LA MOBILITA’ DEL FUTURO E’ ELETTRICA

Se qualcuno avesse ancora dei dubbi, gli basterà fare una passeggiata al Salone dell’auto di Francoforte per capire che la “moda” della batteria è oramai scoppiata: la mobilità sta cambiando e le auto elettriche circoleranno sempre più sulle strade del Vecchio Continente e non solo.

Il mercato delle auto elettriche, infatti, dovrebbe crescere del 15% l’anno nei prossimi anni. E il numero di modelli con la spina lo testimonia.

I MODELLI ELETTRICI

A Francoforte ha debuttato la prima auto sportiva completamente elettrica di Porsche: è la Taycan e sarà disponibile in due versioni, Turbo da 680 CV e Turbo S da 761 CV. La sportiva elettrica garantisce un’autonomia su ciclo WLTP fino a 450 chilometri, mentre la velocità massima è di 260 km/h.

 

Il gruppo Seat presenta per il nuovo ‘sub-brand’ la Cupra Tavascan, completamente a zero emissioni. Zero emissioni anche per Honda-e, compatta e ideale per gli spostamenti negli urbani.

 

Al Salone di Francoforte debuttano anche la nuova Opel Corsa elettrica e la nuova Mini elettrica, in grado di erogare una potenza di 184 cavalli, con trazione anteriore e autonomia tra i 235 e i 270 km.

 

Al Motor Show non può mancare la nuova generazione di Smart Fortwo e Smart Forfour, due auto che saranno solo ed esclusivamente 100% elettrici.

Protagonista è la Volkswagen ID.3, simbolo di una nuova era per il marchio e, soprattutto, simbolo con cui la casa tedesca cambia pagina e si riscatta dopo lo scandalo Dieselgate.

 

Hyundai, invece, ha presentato in anteprima la nuova concept elettrica EV 45, con cui mostra al pubblico quale sarà il design dei prossimi modelli elettrificati della casa coreana.

LE ELETTRICHE CINESI

Non mancano le elettriche cinesi. Byton ha presentato il suo suv elettrico M-Byte, che dovrebbe arrivare in Europa nel 2021 e dovrebbe avere un prezzo inferiore ai 30mila dollari. Due le soluzioni di trazione: trazione posteriore e 268 Cv, e trazione integrale 408 Cv. Cambia anche l’autonomia, rispettivamente 360 Km e 435 km.

 

Hongqi, costruttore cinese delle auto governative, ha portato a Francoforte la sua E115, 100% elettrica con un’autonomia di 600 km.

 

Great Wall Motor, proprietaria del brand Wey, ha presentate, tra le altre vetture, anche due nuove concept car Wey: VV7 PHEV , VV7 GT PHEV.

FRANCOFORTE SI TINGE DI ROSSO

Ma quelle sopra citate sono solo 3 aziende cinesi su 79 aziende presenti su 800 stand totali (erano 994 del 2017). E mentre Francoforte si tinge di rosso (vista la bandiera cinese), sono diverse le case automobilistiche europee e giapponesi, tra cui Fiat , Alfa Romeo,Nissan, Toyota e Peugeot che hanno saltato lo spettacolo, con l’obiettivo di ridurre i costi, come si legge su Autoblog.

L’EUROPA PAGA LA MANCANZA DI ESPERIENZA NELLE BATTERIE

Ma se cresce la presenza della Cina è anche a causa della mancanza di esperienza in Europa nella produzione di batterie agli ioni di litio (qui per approfondire). Proprio le aziende tedesche, bandiere dell’industria auto nel Vecchio Continente, stanno siglando accordi con società cinesi per la fornitura di batterie. Daimler, tra le altre, ha annunciato un accordo con Farasis Energy, per la spinta all’elettrificazione di Mercedes-Benz.

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