Nelle stesse ore in cui Stellantis comunica che lo stabilimento Stellantis Cassino Plant (Piedimonte San Germano) si fermerà ancora, da lunedì 3 a venerdì 7 novembre – lo stop interesserà i reparti di Montaggio, Lastratura e Verniciatura – sono altre le parole che fanno temere per le sorti della tenuta produttiva della fabbrica laziale nel prossimo futuro.
COSA DICE LA DIRIGENZA
A Cassino si continuerà a lavorare – probabilmente a singhiozzo – sulle Giulia e Stelvio in produzione fino al 2027: a ufficializzare il rinvio, vociferato da tempo, dei nuovi modelli ibridi ed elettrici al 2028 è stato Santo Ficili, Ceo di Alfa Romeo e Chief Operating Officer di Maserati, a margine del Forum Quattroruote Next. Per Maserati e Alfa Romeo “si era parlato di una transizione al 100% elettrico, ma i clienti chiedono il termico. Quindi abbiamo deciso di mantenere in vita la Alfa Romeo Giulia e la Stelvio almeno fino a fine 2027”.
COSA DICONO I SINDACATI
I sindacati, oltre a sottolineare che solo otto anni fa lo stabilimento di Cassino contava il doppio degli occupati e produceva otto volte di più rispetto a oggi, sono in agitazione. Secondo il Segretario Generale Ferdinando Uliano: “La situazione dello stabilimento di Cassino ci preoccupa profondamente e lo abbiamo ribadito anche all’amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, nell’incontro della scorsa settimana a Torino. Bene le parole sull’impegno a non chiudere stabilimenti e a garantire una missione produttiva a ciascuno di essi, ma oggi servono scelte concrete. Le dichiarazioni di ieri dell’amministratore delegato di Alfa Romeo e Maserati, Santo Ficili, che rinviano i nuovi lanci al 2028, non sono accettabili. Non è ciò che ci aspettiamo dal piano che Antonio Filosa presenterà: questo territorio non può sopportare altri due anni di attesa e sofferenza.”
Uliano ha inoltre precisato che “non basta una strategia di marketing: serve una visione industriale vera, accompagnata da investimenti immediati e da un rilancio produttivo concreto. La Fim Cisl è impegnata in Europa per modificare le attuali restrizioni normative e costruire una transizione ecologica giusta, sostenibile sul piano sociale, occupazionale e industriale. Ma Stellantis deve fare la sua parte, a partire da Cassino e da tutti gli stabilimenti italiani. Servono investimenti, innovazione e una nuova strategia per il Gruppo.”
I NUMERI POCO LUSINGHIERI DI CASSINO
Il fatto che il mese di novembre inizi con l’ennesima chiusura è indice delle difficoltà dell’impianto. La produzione nei nove mesi del 2025 sempre secondo i report di Fim-Cisl, è crollata a 14.135 unità, con una frenata del 28,3% rispetto al 2024. “Un dato in termini quantitativo più negativo nella storia dello stabilimento”, viene ribadito dai rappresentanti del lavoratori.
Da quattro anni si lavora su un solo turno, con un impatto diretto negativo in crescendo sull’occupazione e sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Sono 10.600 le produzioni sulle due Alfa Romeo Giulia e Stelvio. Le Maserati Grecale prodotte sono circa 3.535 e la versione full electric rappresenta solo il 4% sul totale. Fino ad oggi si sono registrate oltre 84 giornate di fermo produttivo; nelle giornate lavorate circa 600 lavoratori sono stati coinvolti nel Contratto di Solidarietà.






