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Perché Report tampona i bus elettrici Yutong

Che cosa è emerso da un'inchiesta della trasmissione Report su Rai3 sui bus elettrici della società cinese Yutong 

 

Lo scorso 3 ottobre un bus turistico elettrico, noleggiato dal campeggio HU di Marghera, è stato coinvolto in un incidente stradale che ha causato 21 morti e 18 feriti. Nell’incidente è morto anche l’autista, il quarantenne Alberto Rizzotto, che lavorava per l’azienda Martini Bus da sette anni. La Procura di Venezia sta indagando sulla vicenda e al vaglio degli inquirenti ci sono le ipotesi di un guasto tecnico e di un malore dell’autista, sul cui cadavere sarà operata una nuova autopsia.

Della vicenda si è interessata anche Report, la trasmissione di Rai tre che nella puntata di domenica 29 ottobre ha indagato sul funzionamento e la preparazione degli autisti che guidano i bus elettrici delle ditte che fanno capo al manager Massimo Fiorese.

NEL 2022 ARRIVANO I BUS ELETTRICI A VENEZIA CON YUTONG

Nel 2022 il sindaco Luigi Brugnaro ha inaugurato l’arrivo a Venezia dei pullman elettrici come quello caduto dal viadotto della Vempa. Il modello è E12, prodotto dal colosso cinese Yutong. In Italia sono arrivati nel 2021 e sono attivi in diverse città: Udine, Bergamo e Padova. Sono commercializzati nel nostro paese dalla Powerbus, società riconducibile a Massimo Fiorese, Amministratore delegato, della Martini Bus, l’azienda del bus precipitataOdal cavalcavia. La società Martini Bus è controllata da La Linea, che fa capo per il 40% sempre a Massimo Fiorese. A Venezia sono attivi 20 esemplari, che la società La Linea utilizza come navette per i turisti ma anche come autobus per il trasporto pubblico. L’azienda, infatti, ha un contratto d’appalto con il Comune che vale 3,5 milioni di euro all’anno per 9 anni.

I BUS ELETTRICI RESPONSABILI DEL 10% DEL TRASPORTO PUBBLICO DI TERRA

I bus elettrici coprono circa il 10% di tutto il trasporto pubblico di terra. “Poco meno di un milione di km di percorrenza annuali – dice Gianfranco Bettin, consigliere comunale di Venezia del Gruppo verde progressista -. Un servizio molto importante, complesso in cui il traffico è molto intenso e anche differenziato”.

IL SECONDO INCIDENTE DEL BUS ELETTRICO YUTONG

In una tratta urbana, a meno di dieci giorni dalla tragedia del 3 ottobre, un bus Yutong, identico a quello coinvolto nell’incidente del viadotto della Vempa, si è schiantato contro un pilone di un portico. L’autista ha dichiarato di avere avuto un malore e di avere visto tutto bianco. Lo scorso giugno un altro autista de La Linea aveva causato un tamponamento sulla statale dichiarando che i freni del bus non avevano funzionato. Ma non solo, nei mesi scorsi alcuni autisti avrebbero segnalato all’azienda alcune difficoltà riscontrate mentre guidavano il bus.

LE DIFFICOLTÀ DEGLI AUTISTI DE LA LINEA NELLA CONDUZIONE DEI BUS: IL MANUALE DI ISTRUZIONE È SCRITTO IN CINESE

La trasmissione Report di Rai Tre condotta da Sigfrido Ranucci (nella foto) ha intercettato un dipendente da oltre 20 anni dell’azienda che ha dichiarato di aver rilevato alcune difficoltà nella conduzione dei bus elettrici. “Per me l’impianto frenante non è adeguato al peso del bus, tu freni e lui non frena – ha detto l’autista, la cui voce è stata camuffata -. Poi se è bagnato, tu freni e lui tira dritto, a me è capitato. Sono capitate anche altre anomalie, si accendevano spie con un simbolo rosso che ho interpretato come se mancasse l’idroguida, se manca l’idroguida il volante si blocca. Bisogna vedere come facevano le manutenzioni”. Per altro pur volendo chiarirsi le idee accedere alle informazioni sul mezzo è difficile perché il manuale di istruzioni è scritto in cinese.

DAL SITO DELLA YUTONG ATTENZIONE ALL’IMPIANTO FRENANTE DEL BUS ELETTRICO

Come riportato dall’autrice del servizio, Giulia Presutti, spulciando sul sito Yutong non si trovano riferimenti a difetti di fabbrica dei pullman o malfunzionamenti, le uniche precauzioni d’uso sono nella sezione francese e riguardano il deceleratore o ritarder, un sistema che in aggiunta all’impianto frenante aiuta a rallentare. Secondo la casa cinese bisogna fare attenzione perché se molto sollecitato il ritarder si può surriscaldare. Un autista esperto di bus elettrici, contattato da Report, spiega che le anomalie riscontrate si sono verificate soprattutto sui fondi scivolosi, il ritarder interverrebbe in maniera violenta facendo bloccare una parte del pullman e facendo allungare i tempi e gli spazi di frenata. Una guida complessa e che richiede autisti esperti.

I CORSI DI FORMAZIONE DEGLI AUTISTI DEI BUS ELETTRICI YUTONG

Uno degli autisti contatti da Report ha detto che i corsi di formazione su quegli autobus non sarebbero stati fatti. “Non ci hanno fatto corsi, sono arrivati belli ma li abbiamo solo provati il giorno prima e il giorno dopo siamo andati in giro – ha detto il dipendente con voce camuffata e volto oscurato -. Ci hanno spiegato l’impianto frenante e l’utilizzo delle batterie”. La riunione con le spiegazioni sull’attenzione maggiore da porre alle frenate è avvenuta dopo gli incidenti.

LE ASSUNZIONI A LA LINEA E UMANA FORMA: L’AZIENDA DI FORMAZIONE CHE ERA DEL SINDACO BRUGNARO

Secondo quanto riportato da Report la ditta La Linea starebbe per assumere nuovi autisti altamente formati. A Venezia è presente un’Academy di alto livello gestita dall’azienda Umana Forma che con un corso di 230 ore abiliterà alla guida nuovi autisti che in futuro potranno collaborare con le aziende del territorio. “Umana è l’impero fondato dal sindaco Brugnaro, lo controlla LB, una holding che porta le iniziali del primo cittadino – dicono da Report -. Per evitare conflitti di interesse nel 2017 il sindaco Brugnaro ha affidato le sue azioni a un fiduciario, l’avvocato americano Ivan Anthony Sacks”. Il passaggio, come spiega l’esperto di riciclaggio Gian Gaetano Bellavia, sarebbe avvenuta attraverso un’operazione che si chiama trust cieco che lascia le azioni nella proprietà del sindaco.

I SINDACATI CHIEDONO MAGGIORE FORMAZIONE PER GLI AUTISTI DI BUS ELETTRICI

In seguito alle testimonianze degli autisti, il Sindacato generale di base veneto ha inviato una lettera alla società La Linea per chiedere all’azienda di organizzare corsi di formazione per la guida dei bus E12 Yutong. “Visto che sembra sia appurato che guidare un bus elettrico non è come guidarne uno tradizionale in quanto è indispensabile che i conducenti di autobus debbano acquisire competenze e conoscenze specialistiche nella guida di questi veicoli per colmare il divario tra i veicoli con motore a combustione interna e i veicoli elettrici – si legge nel comunicato del sindacato -. Visto che tali corsi consentirebbero ai conducenti di sviluppare le capacità necessarie per guidare in modo sicuro ed efficiente l’elettrico e sviluppare anche varie tecniche di guida avanzate e difensive affrontando situazioni di frenata, manovre e controllo degli ausili tecnologici. Per tutto quanto sopra con la presente è ad invitare la società ad organizzare dei corsi di formazione del personale autista, prima che gli stessi vengano rimessi in servizio, con il supporto e l’ausilio di personale qualificato”. I bus infatti torneranno in strada dopo la temporanea sospensione decisa dal Comune per accertamenti.

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