Brontola il gigante dei cieli europeo Airbus contro i dazi Ue sui veicoli elettrici cinesi.
Ieri la Commissione europea ha annunciato nuovi dazi sull’importazione di auto elettriche cinesi in Europa per tutelare la produzione europea. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian aveva già affermato che la mossa di Bruxelles avrebbe danneggiato la cooperazione economica tra Cina e Ue.
Senza dimenticare che a fine maggio Politico aveva rivelato che Pechino ha avvertito l’Unione europea che avrebbe colpito i settori dell’aviazione e dell’agricoltura a meno che Bruxelles non si ritiri da un’imminente guerra commerciale. Le misure più gravi per l’aviazione probabilmente inciderebbero su Airbus, il produttore di aeromobili europeo che è il più grande fornitore del mercato cinese. D’altronde Pechino ha già minacciato di colpire Airbus in passato, affermando che non avrebbe acquistato i suoi aerei se le compagnie aeree cinesi fossero state soggette alle norme Ue sul commercio delle emissioni di carbonio.
Ieri, invitato a commentare la decisione della Commissione europea di imporre dazi aggiuntivi fino al 38,1%, un portavoce del più grande produttore di jet al mondo non ha commentato direttamente la mossa, ma ha affermato che le tensioni commerciali erano una sfida per le aziende globali, riporta Reuters.
Proprio la scorsa settimana Bloomberg News ha riferito che Airbus stava discutendo un ordine per 100 aerei wide-body con la Cina.
Tutti i dettagli.
LA POSIZIONE DEL PRODUTTORE DI AEROMOBILI EUROPEO SULLE MOSSE UE
“Vediamo crescenti tensioni sul commercio in tutto il mondo e queste stanno mettendo alla prova la resilienza di aziende globali come Airbus”, ha affermato il portavoce del colosso europeo in una dichiarazione via e-mail a Reuters.
“Vendiamo a clienti in tutto il mondo. Le tariffe commerciali aumentano la complessità e i costi per la nostra catena di fornitura, Airbus e per i nostri clienti”, ha aggiunto la dichiarazione.
A LAVORO SU UN MAXI ORDINE
Come già detto, Airbus ha recentemente avviato trattative con la Cina per un importante potenziale ordine di aerei. Nello specifico, il produttore europeo sta negoziando una vendita di aeromobili A330neo alla Cina, con colloqui che stanno prendendo piede da quando il presidente Xi Jinping ha visitato il suo omologo francese Emmanuel Macron il mese scorso.
Le più grandi compagnie aeree cinesi stanno valutando l’acquisto di oltre 100 modelli A330 aggiornati, secondo fonti a conoscenza della questione. I termini sono ancora in fase di discussione e i tempi sono incerti, secondo le fonti di Bloomberg.
IL COMMENTO DI ESPERTI E ANALISTI
Di certo l’annuncio dei dazi Ue sui veicoli cinesi rischia di avere ripercussioni sull’accordo per la commessa di Airbus.
Una fonte del settore, parlando dopo l’annuncio dell’Ue, ha affermato a Reuters che un’imminente vendita alla Cina sembrava sempre più ambiziosa in mezzo alla disputa commerciale e all’incertezza politica in Europa.
Inoltre, gli analisti notano che gli ordini di aerei all’ingrosso dall’agenzia di acquisto statale cinese tendono a includere un mix di nuovi affari e annunci ripetuti e che la tempistica di tali annunci riflette il flusso e riflusso delle relazioni commerciali. L’aviazione è tra i settori in cui Pechino ha avvertito privatamente Bruxelles che l’Ue potrebbe essere presa di mira se il blocco andasse avanti con i piani per imporre tariffe sui veicoli elettrici realizzati in Cina. La Cina ha fatto messo nero su bianche queste minacce in una lettera al capo del commercio dell’Ue Valdis Dombrovskis, secondo alcuni rapporti stampa.
LE MIRE DEL PRODUTTORE EUROPEO NEL MERCATO CINESE
Infine, da tempo Airbus ha confermato un posto centrale della Cina nel suo piano di ascesa.
Sebbene la rapida crescita economica della Cina negli ultimi decenni sia rallentata drasticamente a causa della pandemia, il mercato dell’aviazione nazionale è in ripresa. E con previsioni di crescita media del traffico aereo del 5,3% annuo nei prossimi 20 anni, la Cina continuerà a essere uno dei principali mercati mondiali. Con un fabbisogno stimato da Airbus di quasi 8.500 nuovi aeromobili nel periodo, il Paese dovrebbe rappresentare oltre il 20% della domanda globale.
La Cina ha storicamente suddiviso approssimativamente le sue esigenze di importazione tra Airbus e il suo rivale statunitense Boeing, ma gli ordini cinesi per gli aerei Boeing sono stati scarsi negli ultimi anni, un periodo che coincide con la turbolenza nelle relazioni tra Cina e Stati Uniti. Quindi il produttore di aerei europeo punta ad approfittarne, ma la mossa di Bruxelles rischia di rappresentare un ostacolo.