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Enav Centrodestra

Perché i conti Enav non volano

Enav: fatti, numeri e andamento in Borsa. Che cosa succede alla società controllata dal Tesoro che cura l'assistenza al volo.

 

Enav perde quota in Borsa dopo un semestre poco brillante, ha sintetizzato Mf/Milano Finanza la giornata di Enav, la società controllata dal Tesoro che cura l’assistenza ai voli.

Che cosa è successo?

Ecco i conti e l’andamento in Borsa.

A Piazza Affari, il titolo storna del 3,76% e scende a 3,792 euro. Il prezzo incorpora un premio dell’8% rispetto al prezzo obiettivo di Banca Akros (3,5 euro), mentre tratta a sconto del 12% su quello di Equita (4,3 euro). Comunque, sia Equita sia Banca Akros hanno confermato il rating neutrale.

Utile netto consolidato a 13,5 milioni di euro (-13,7%); ricavi consolidati a 375 milioni di euro (+0,7%); Ebitda consolidato a 76,6 milioni di euro (-13%). Sono i risultati registrati da Enav nel primo semestre del 2021. Il periodo di riferimento, “sebbene abbia evidenziato dati sul traffico aereo negativi rispetto al corrispondente periodo del 2020, ha visto un secondo trimestre in sostanziale ripresa per quanto riguarda il traffico di rotta. Il confronto con i primi sei mesi dello scorso anno risulta infatti disomogeneo in quanto gennaio e febbraio 2020, mesi pre-pandemici, avevano fatto registrare una crescita media di circa il 10% sul 2019. Paragonando invece il traffico del primo semestre del 2021 con i valori registrati nel primo semestre del 2019, il calo e’ del 65,3%, con una tendenza al miglioramento, confermata nel mese di giugno 2021 (-53% rispetto al primo semestre 2019)”.

Enav spiega nel dettaglio che “i ricavi da attività operativa si attestano a 142,4 milioni di euro, in diminuzione del 13,5% per effetto del minor traffico gestito nel periodo. I ricavi da mercato non regolamentato ,invece, raggiungono i 15,1 milioni di euro, in aumento del 28,2% rispetto al primo semestre 2020. Tale crescita e’ da attribuire principalmente ai ricavi generati dalla controllata IDS AirNav, società specializzata nei sistemi di gestione delle informazioni aeronautiche, per contratti verso clienti esteri, in particolare in Zambia e in Russia”.

Il primo semestre – ha commentato l’amministratore delegato Paolo Simioni – è stato ancora impattato dagli effetti che la pandemia ha prodotto sul trasporto aereo con dati in linea rispetto alle previsioni europee. A partire dal mese di giugno si e’ iniziata a rivedere una ripresa e a luglio, sui cieli italiani, abbiamo gestito il 65% dei voli del 2019 con punte di oltre il 75 per cento. Nonostante il difficile momento,stiamo salvaguardando la tenuta economico-finanziaria della Societa’ continuando a sviluppare il nostro portafoglio commerciale e al contempo investiamo per modernizzare i sistemi e digitalizzare le nostre infrastrutture per supportare la ripresa,lanciando anche nuovi servizi legati ai droni e all’advanced air mobility”.

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