Giornata positiva quella di ieri per Fincantieri in Borsa.
Nei primi minuti di contrattazione del 5 gennaio il titolo si è mosso in controtendenza, segnando un rialzo dell’1,8% a 0,56 euro, in una seduta iniziata con segno negativo per il listino milanese.
A scatenare gli acquisti su Fincantieri è stata l’indiscrezione raccolta dal Sole 24 Ore, secondo cui nelle prossime settimane sarà finalizzato il contratto tra il gruppo di Trieste e la Marina Militare italiana per la costruzione di quattro sommergibili U-212 Nfs derivanti dalla classe Todaro. Il valore complessivo della commessa è di 2,3 miliardi. La prima tranche avrà un valore di 1,35 miliardi e riguarderà la costruzione dei primi due sommergibili.
“La notizia — se confermata — è positiva per il titolo” secondo Equita anche se “parzialmente scontata”.
Già a metà dicembre infatti la commessa era nota, secondo un avviso pubblicato il 9 dicembre sulla banca dati ufficiale delle gare dell’Ue in base al quale il ministero della Difesa italiano aveva notificato il contratto a Fincantieri.
Tutti i dettagli.
IL RALLY IN BORSA DI FINCANTIERI
Ieri i titoli del gruppo di cantieristica navale sono saliti dell’1,26% a 0,5615 euro, con un massimo toccato a 0,568 euro, quando il Ftse Mib perde lo 0,06% e il Ftse All Share lo 0,08%.
Abbastanza vivaci gli scambi: sono passati di mano 2,5 milioni di pezzi, contro una media degli ultimi trenta giorni per l’intera seduta di 4,2 milioni di titoli.
Come scrive Teleborsa, “a livello comparativo su base settimanale, il trend del principale complesso cantieristico al mondo evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline del FTSE Italia All-Share. Ciò dimostra la maggiore propensione all’acquisto da parte degli investitori verso Fincantieri rispetto all’indice. Lo scenario di medio periodo di Fincantieri ratifica la tendenza negativa della curva. Tuttavia l’analisi del grafico a breve evidenzia un allentamento della fase ribassista propedeutico ad un innalzamento verso la prima area di resistenza vista a 0,5695 Euro. Supporto a 0,553. Eventuali elementi positivi sostengono il raggiungimento di un nuovo top visto in area 0,586”.
L’ANTICIPAZIONE DEL SOLE 24 ORE
Il gruppo di Trieste si è mosso dunque in controtendenza. A far schizzare il titolo Fincantieri in Borsa ci ha pensato un’indiscrezione del Sole 24 Ore circa la finalizzazione del contratto con la Marina militare. “Il contratto dovrebbe essere firmato nel giro di qualche settimana in modo da chiudere il cerchio al più tardi entro la fine del primo trimestre – ha scritto il quotidiano economico-finanziario – È l’ultimo snodo di un percorso che, come noto, ha registrato in prima battuta il doppio via libera parlamentare allo schema di decreto ministeriale contenente l’approvazione del programma pluriennale per lo sviluppo, l’acquisizione e il sostegno tecnico-logistico decennale dei primi due sommergibili U212 derivanti dalla classe Todaro, al quale sono poi seguiti il parere di congruità della Corte dei conti e le due convenzioni ministeriali che hanno garantito la copertura finanziaria di tutti i programmi delle forze armate”.
IL CONTRATTO PER I SOTTOMARINI U212 NFS
Come si diceva all’inizio, in realtà l’ufficializzazione del contratto per Fincantieri è arrivata a metà dicembre in chiave europea e sotto il cappello dell’Occar (l’Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti), attraverso un avviso pubblicato dal ministero della Difesa italiano sulla banca dati delle gare Ue.
Il contratto notificato a Fincantieri ha un valore di 1,35 miliardi di euro per la costruzione dei primi due U212 Nfs (Near Future Submarine), prevedendo un totale di quattro sommergibili per la Marina militare italiana, in affiancamento alle quattro unità già in servizio realizzate dal gruppo guidato da Giuseppe Bono su licenza della tedesca ThyssenKrupp Marine Systems.
IL VALORE DELLA COMMESSA
Il valore complessivo della commessa è di 2,3 miliardi di euro.
Della prima tranche dal valore di 1,35 miliardi di euro, “806 milioni arrivano dalla manovra 2018 e 544 milioni dal Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese”, istituito nel 2017, rifinanziato successivamente e noto anche come “fondone”, ha specificato il Sole 24 Ore.
IL COMMENTO EQUITA
Dunque la notizia della commessa dei sommergibili della Marina militare italiana non è una novità. Come fa notare Equita. Gli analisti della Sim milanese ricordano infatti come le coperture finanziarie da parte del Governo italiano sono state trovate ad inizio 2020. Inoltre nel corso dell’ultima conference call la società aveva già indicato di essere vicina alla sottoscrizione del contratto.
“Tuttavia, si tratta di un contratto importante in grado di migliorare la visibilità sul segmento Naval (nel 2019 1,5 miliardi di fatturato o circa il 26% del fatturo di gruppo) che ha margini superiori alla media di Fincantieri e una dinamica del circolante più favorevole”, sottolinea Equita che sul titolo Fincantieri ha un rating Hold (tenere in portafoglio) con target price di 0,57 euro”.